• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia
  • Fai un Preventivo

Produzione industriale in calo a luglio, Confcommercio: "Situazione critica"

- di: Redazione
 
Produzione industriale in calo a luglio, Confcommercio: 'Situazione critica'

I dati Istat evidenziano risultati negativi per la produzione industriale a luglio, scesa dello 0,9% su base mensile e del 3,3% su base annua: rispetto a giugno, l’indice sale solo per l'energia (+2,3%), mentre cala per i beni intermedi, i beni strumentali e i beni di consumo (-0,7%, -1,2% e -2,3% rispettivamente). Energia che è l'unico settore a salire anche col confronto annui (+1,5%), con i beni intermedi in calo abbastanza contenuto (-2,8%) meno dei beni strumentali (-4,2%) e dei beni di consumo (-5,2%).

Produzione industriale in calo a luglio, Confcommercio: "Situazione critica"

settori di attività economica con gli incrementi tendenziali maggiori sono la fabbricazione di prodotti chimici (+3,9%), le industrie alimentari, bevande e tabacco (+2,5%) e la fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (+1,9%). Le flessioni più ampie riguardano industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-18,3%), fabbricazione di mezzi di trasporto (-11,4%) e attività estrattiva (-5,9%).

Nella media del periodo maggio-luglio il calo è dello 0,4% rispetto ai tre mesi precedenti.

L’Ufficio Studi di Confcommercio ha così commentato: “La persistente debolezza dell’attività industriale che, al netto di alcuni sporadici episodi, è in calo dall’inizio del 2022 continua a rappresentare una delle principali criticità per il conseguimento degli obiettivi di crescita del Paese nel 2024 dopo anni in cui il traino è stato determinato quasi esclusivamente dalle attività dei servizi, in particolar modo quelli legati al turismo. La crisi, seppure diffusa a molti settori, è particolarmente rilevante per i beni di consumo (che incidono per quasi il 25% sull’attività produttiva) a segnalare le criticità che persistono sul versante della domanda delle famiglie i cui effetti negativi si riverberano su tutti gli ambiti del sistema economico. Per il raggiungimento di una variazione del prodotto lordo attorno o poco superiore all’1%, da qui alla fine dell’anno, è necessario il prosieguo della fase disinflazionistica, la tenuta dell’occupazione sugli attuali massimi, la riduzione dei tassi d’interesse di riferimento e, in generale, un consolidamento della fiducia che consenta ai maggiori redditi reali di tradursi in maggiori consumi”.

Notizie dello stesso argomento
Trovati 117 record
15/12/2025
Asia in rosso, oro forte e futures Europa in rialzo
Borse asiatiche in calo con yen forte e Cina sotto pressione. Oro vicino ai massimi, petro...
15/12/2025
B.F. acquisisce l'intero capitale sociale di F.lli Martini & C.
B.F. acquisisce l'intero capitale sociale di F.lli Martini & C.
15/12/2025
Rincaro gasolio da gennaio, stop agli aumenti delle multe
Da gennaio il gasolio costa di più per il riallineamento delle accise, mentre le multe res...
15/12/2025
Fiducia ai massimi da 4 anni: il Giappone pronto a alzare i tassi
La fiducia delle grandi imprese giapponesi torna ai livelli più alti dal 2021. Investiment...
15/12/2025
La lunga ritirata del credito bancario in Umbria
Dal 2019 al 2025 il credito bancario alle imprese umbre cala del 28,3%. Persi 3,5 miliardi...
14/12/2025
I grandi numeri del calcio: business, soldi e proprietà in Serie A
Il calcio è diventato un business globale da miliardi: investitori stranieri, club italian...
Trovati 117 record
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia
  • POSTE25 sett 720