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Rottamazione quater: nuove prospettive per i contribuenti in difficoltà

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Rottamazione quater: nuove prospettive per i contribuenti in difficoltà

Il governo si prepara a varare una nuova misura di tregua fiscale per venire incontro a cittadini e imprese alle prese con il peso delle cartelle esattoriali. Il nuovo provvedimento, che si inserisce nella linea delle precedenti sanatorie, punta a offrire una soluzione più sostenibile per chi ha debiti con il fisco, senza però compromettere la tenuta dei conti pubblici. Il Ministero dell’Economia sta lavorando a un piano che prevede la possibilità di rateizzare i debiti fino a dieci anni, con una maggiore flessibilità nei criteri di decadenza.

Rottamazione quater: nuove prospettive per i contribuenti in difficoltà

L’intenzione del governo è quella di proporre uno strumento che permetta di regolarizzare le pendenze fiscali senza gravare eccessivamente sui bilanci di famiglie e imprese, molte delle quali già provate dagli effetti della crisi economica degli ultimi anni.

Il provvedimento, attualmente in fase di definizione, dovrebbe riguardare le cartelle esattoriali notificate fino al 31 dicembre 2023. Questo ampliamento del perimetro di applicazione punta a includere un numero maggiore di contribuenti, favorendo una ripresa economica più equa e inclusiva.

Uno degli aspetti più innovativi della riforma è l’introduzione di una dilazione più lunga rispetto alle precedenti rottamazioni. Il pagamento potrà infatti essere distribuito su 120 rate mensili, ovvero dieci anni, con un impegno finanziario più gestibile per i debitori. Inoltre, la soglia per la decadenza dalla rottamazione sarà più alta rispetto al passato: il contribuente non perderà automaticamente il beneficio se salta una o due rate, ma il limite sarà esteso fino a sei rate non pagate, anche non consecutive. Questa misura è stata pensata per evitare che difficoltà momentanee possano compromettere la possibilità di mettersi in regola con il fisco.

Parallelamente, il governo starebbe valutando la possibilità di ridurre gli oneri accessori, come sanzioni e interessi di mora, per rendere l’adesione alla nuova sanatoria più vantaggiosa. Se confermata, questa misura rappresenterebbe un ulteriore incentivo per chi desidera regolarizzare la propria posizione fiscale, eliminando costi aggiuntivi che spesso rendono il debito molto più oneroso rispetto all’importo originario.

La rottamazione si inserisce in un più ampio quadro di riforma della riscossione, su cui il governo intende intervenire con misure strutturali. L'obiettivo dichiarato è quello di ridurre il fenomeno del sovraindebitamento e di migliorare il rapporto tra cittadini e amministrazione finanziaria.

Troppe volte, infatti, le aziende si sono trovate a dover affrontare situazioni di insolvenza a causa di cartelle esattoriali con importi difficilmente sostenibili in un’unica soluzione. Una gestione più flessibile del debito fiscale potrebbe consentire a molte realtà imprenditoriali di continuare a operare e investire senza il timore di sanzioni insostenibili.

Dal punto di vista dell’impatto sui conti pubblici, la rottamazione è una misura che solleva non poche perplessità. Se da un lato favorisce la riscossione di crediti che altrimenti rischierebbero di rimanere inesigibili, dall’altro riduce temporaneamente le entrate per lo Stato.

Tuttavia, il governo ritiene che la possibilità di recuperare in maniera graduale e sostenibile le somme dovute rappresenti una strategia efficace nel medio-lungo periodo, con un effetto positivo sul bilancio dello Stato e sul livello di compliance fiscale.

L’approvazione definitiva del provvedimento è attesa entro la primavera del 2025. Una volta pubblicato il decreto attuativo, verranno chiarite le modalità operative per aderire alla sanatoria. L’adesione potrà avvenire attraverso il portale dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, con procedure digitalizzate che dovrebbero snellire l’intero iter burocratico. Il tema resta comunque aperto al dibattito parlamentare e non si escludono modifiche nel corso dell’iter legislativo. Molto dipenderà dalle risorse disponibili e dal margine di manovra che il Ministero dell’Economia riuscirà a garantire.

Nel frattempo, l’attenzione rimane alta, sia da parte delle associazioni di categoria, che vedono nella nuova rottamazione un’occasione per dare respiro alle imprese, sia da parte delle istituzioni, che dovranno valutare attentamente l’efficacia della misura senza compromettere gli equilibri di bilancio.

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