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RSE, ENEA e CREA firmano un Protocollo d’Intesa per la transizione energetica

- di: Daniele Minuti
 
RSE, ENEA e CREA firmano un Protocollo d’Intesa per la transizione energetica
RSEENEA e CREA hanno firmato un Protocollo d’Intesa di durata triennale finalizzato alla condivisione di conoscenze e competenze e alla promozione di ricerca e sviluppo nel settore della produzione e del consumo di energia, conciliando i temi energetici ed agricoli, al fine di favorirne il perseguimento degli obiettivi di sostenibilità tecnica, ambientale, economica e di inclusione sociale.

RSE, ENEA e CREA firmano un Protocollo d’Intesa per la transizione energetica

Tra i temi di interesse dell'accordo ci sono l’agrivoltaico, i processi termochimici, biologici e biotecnologici per la trasformazione energetica delle biomasse, per la produzione di biocarburanti avanzati e idrogeno, nonché l’efficientamento energetico delle filiere agricole e agroalimentari.

Franco Cotana, Amministratore Delegato di RSE, ha commentato: “I biocarburanti, il biometano, la legna e i suoi derivati sono biomasse per uso energetico, prevalentemente termico, che oggi rappresentano circa il 50% di tutte le energie rinnovabili prodotte nel nostro Paese. Tali biomasse sono energie rinnovabili programmabili, la cui disponibilità è indipendente dalle condizioni meteorologiche, e per questo giocano un ruolo strategico nella transizione energetico-ambientale che l’Italia e l’Europa hanno intrapreso. Il potenziale sostenibile delle bioenergie non ancora sfruttato in Italia è elevato e consentirebbe un raddoppio delle attuali produzioni. Più in generale, le agro-energie e il bioidrogeno sono uno dei settori più promettenti e sfidanti per la ricerca e le tecnologie della decarbonizzazione dei prossimi anni. Tali sfide richiedono sinergie tra i protagonisti della ricerca applicata come CREA, RSE ed ENEA e necessitano di un approccio olistico e circolare che l’accordo sottoscritto consentirà di sviluppare pienamente”.


Giorgio Graditi Direttore Generale di ENEA (nella foto), ha aggiunto: “Gli eventi globali recenti, dalla pandemia alla crisi energetica, all’instabilità degli approvvigionamenti, hanno ulteriormente evidenziato il ruolo di primo piano dei vettori energetici sostenibili, in tutte le possibili forme, nei settori della produzione, dei servizi e degli usi finali. Attraverso la firma del Protocollo di Intesa si intende mettere a sistema competenze ed esperienze multi-interdisciplinari per contribuire al raggiungimento dei target di decarbonizzazione, allo sviluppo e l’implementazione di modelli di filiere agro-energetiche sostenibili, nonché ad accrescere la competitività e la capacità produttiva delle imprese del settore”.

Il Prof. Mario Pezzotti, Commissario Straordinario del CREA, ha concluso: “In questo quadro il nostro ente di ricerca, per favorire la decarbonizzazione del settore agroalimentare, può fornire la conoscenza delle pratiche agricole, della struttura delle aziende, del loro livello tecnologico e dei loro consumi, così come delle loro prospettive di innovazione e delle barriere che ne impediscono gli investimenti. Inoltre, verranno individuati casi di eccellenza che possano costituire un incoraggiamento e una traccia per le piccole e medie imprese che spesso, non avendo al loro interno le opportune strutture tecniche e operative per affrontare le nuove soluzioni, richiedono un opportuno percorso di accompagnamento e di supporto nel percorso verso la transizione energetica”.

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