Immaginate di uscire di casa senza portafoglio: fastidioso, certo, ma ancora sopportabile. Ora provate a pensare di uscire senza smartphone. Per la maggior parte degli italiani sarebbe impensabile, quasi un atto di coraggio estremo. Non è solo una sensazione: i dati parlano chiaro. Una recente indagine condotta da AstraRicerche per Mastercard fotografa un Paese in cui il telefono non è soltanto utile, ma un vero compagno di vita.
Smartphone, mai più senza: il 91,2% degli italiani non può più farne a meno
Secondo lo studio, oltre nove italiani su dieci – precisamente il 91,2% – dichiarano di non poterne fare a meno. Lo smartphone non è più un semplice telefono, ma un’estensione della mano: contiene la rubrica degli amici, l’agenda degli impegni, i biglietti digitali, le mappe, la banca personale e persino il telecomando della casa. Ogni gesto quotidiano passa da quello schermo, che accompagna dalla sveglia del mattino fino all’ultima occhiata prima di dormire.
Il trio del digitale
Accanto allo smartphone, altre due tecnologie si confermano indispensabili. I computer, scelti dall’84,8% degli intervistati, restano strumenti chiave per lavorare, studiare e informarsi. Le Smart TV, apprezzate dal 73,8%, hanno smesso da tempo di essere semplici televisori per trasformarsi in portali verso cinema, musica, sport ed esperienze multimediali che riempiono i salotti italiani.
L’auto diventa smart
L’indagine sottolinea anche l’avanzata del settore automotive. Oggi l’auto non è più soltanto un mezzo di trasporto, ma un vero ecosistema digitale fatto di navigazione assistita, applicazioni integrate e sistemi di sicurezza intelligenti. Il 68,8% degli italiani dichiara di non poterne più fare a meno, sia nei brevi spostamenti cittadini sia nei viaggi più lunghi.
La casa come rifugio tecnologico
La dimensione domestica non resta indietro. Gli elettrodomestici innovativi, insieme ai sistemi di allarme e alla domotica intelligente, trasformano le abitazioni in spazi interattivi e personalizzati. Non più semplici mura protettive, ma ambienti che dialogano con chi li abita, programmando luci, ottimizzando consumi e garantendo sicurezza anche a distanza. Tra gli under 49 questa tendenza è ancora più marcata, segno che la smart home rappresenta già il presente e non soltanto una promessa futura.
Il caso dei wearable
Più contenuto, ma in forte crescita, è l’interesse per i dispositivi indossabili. Con il 40,5% di apprezzamento, i wearable non hanno ancora raggiunto la diffusione degli altri prodotti, ma conquistano terreno tra i 30-39enni, una fascia dinamica e attenta alla salute, al fitness e al benessere personale. Orologi intelligenti e braccialetti fitness diventano simboli di uno stile di vita attivo e sempre connesso.
Uomini e donne, due approcci diversi
Lo studio racconta anche di differenze di genere. In generale, gli uomini tendono ad attribuire maggiore importanza alla tecnologia, forse spinti da curiosità e desiderio di sperimentare novità digitali. Eppure, quando si parla di smartphone, sono le donne a mostrare un legame più forte: il telefono diventa strumento indispensabile per comunicare, organizzare la giornata, gestire relazioni e intrattenersi.
La tecnologia prende un volto umano
Oltre alle percentuali, la ricerca rivela un aspetto sorprendente: molti italiani immaginano la tecnologia come una persona. Per il 31,1% è una guida che orienta nelle scelte quotidiane, per il 29,2% è un assistente personale che ricorda impegni e scadenze, per il 28,2% è un collega di lavoro che migliora l’efficienza, mentre per il 26,6% è addirittura un amico che sostiene nei momenti di difficoltà. Solo il 6,7% la percepisce come un nemico, un ostacolo che complica più che aiutare.
Un’Italia sempre più digitale
Dal telefono che non lasciamo mai, ai computer che scandiscono il ritmo delle attività, dalle Smart TV che intrattengono fino alle soluzioni che rendono auto e case sempre più intelligenti, emerge un Paese in cui la tecnologia non è più un accessorio. È diventata parte integrante della quotidianità, una presenza costante che semplifica, guida e sostiene. Minuto dopo minuto, gli italiani vivono immersi in un digitale che non ha più contorni futuristici, ma è ormai il volto concreto della loro vita di tutti i giorni.