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Terna chiude il 2021 con un miglioramento in tutti gli indicatori economici

- di: Daniele Minuti
 
Terna chiude il 2021 con un miglioramento in tutti gli indicatori economici
Il consiglio di amministrazione di Terna ha approvato i risultati al 31 dicembre 2021, registrando un miglioramento in tutti i principali indicatori economici: l'esercizio si è infatti chiuso con ricavi pari a 2.604,8 milioni di euro (crescita del 4,6% su base annuale), un EBITDA che ammonta a 1.854,8 milioni di euro (aumento del 2,4%) e un utile netto di gruppo a 789,4 milioni di euro (+0,5%).

Il Cda di Terna ha approvato i risultati al 31 dicembre 2021

Salgono gli investimenti, di 12,6 punti percentuali (arrivando a 1.520,7 milioni di euro) con un indebitamento finanziario si assesta a 10.002,5 milioni di euro: tali investimenti sono divisi in interventi importanti, per un totale di 37 nuove opere autorizzate dal Ministero della Transizione Ecologica e dagli Assessorati regionali (record nella storia dell'azienda), per un valore quasi quadruplicato rispetto all'esercizio precedente.

Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre specificato che proporrà all'Assemblea del 29 aprile 2022 l'approvazione di un dividendo complessivo "di 585.108.671,20 euro, pari a 29,11 centesimi di euro (+8% rispetto al 2020) per azione e la distribuzione - al netto dell'acconto sul dividendo ordinario relativo all'esercizio 2021 pari a 9,82 centesimi di euro per azione già posto in pagamento dal 24 novembre 2021 - dei rimanenti 19,29 centesimi di euro per azione, al lordo delle eventuali ritenute di legge", che sarà messo in pagamento il 22 giugno 2022 (data di stacco 20 giugno, record date 21 giugno)

Stefano Donnarumma, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna (nella foto), ha commentato: "Nel corso del 2021 è proseguita la forte accelerazione dei nostri investimenti, con l’obiettivo di abilitare e favorire sempre di più lo sviluppo dell’energia prodotta da fonti rinnovabili: l’attuale contesto internazionale dimostra con ancor maggior forza come l’Italia debba puntare con decisione su quei combustibili di cui il nostro Paese è ricco come pochi al mondo, sole e vento".
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