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Turismo, le pagelle al veleno di Federconsumatori

- di: Barbara Bizzarri
 
Turismo, le pagelle al veleno di Federconsumatori

L’estate sta finendo, e Federconsumatori traccia un primo bilancio della stagione turistica italiana, bocciando senza pietà chi, a suo insindacabile giudizio, ha trasformato in un supplizio le vacanze estive 2023. Queste le pagelle:

RYANAIR, ovvero l’arroganza di Michael O’Leary: bocciato

Su questo argomento, Federconsumatori non transige: Ryanair ha insultato ripetutamente il Governo italiano, i suoi Ministri, ha definito spazzatura una nostra legge. O’Leary e la sua Ryanair sono un manifesto vivente dell’arroganza e del peggior capitalismo, ai limiti della caricatura. Si propongono voli aerei spartani a costi contenuti, quindi nel tempo si elimina la concorrenza, creando un sostanziale monopolio; a questo punto si quadruplicano i prezzi, non essendoci più competizione. Ma i servizi restano ultra spartani, di disservizi ce ne sono in abbondanza, mentre le politiche di prezzo continuano ad essere oscure e governate da profilazioni ed algoritmi. Da Ryanair attenzione al cliente zero: sui clienti ricadono tutti i problemi, come nel caso, in questi giorni, dei voli verso Marrakech, che non vengono rimborsati o riprogrammati. Intanto la quota di mercato di Ryanair in Italia cresce ancora, superando il 37% nei voli nazionali, mentre l’utile netto dell’azienda nel 2022 ha sfiorato gli 1,5 miliardi. A tutto questo si aggiunge la “decimazione” dei voli verso la Sicilia e la Sardegna, come punizione all’Italia per aver posto dei vincoli all’azione della compagnia irlandese. Ryanair ed i suoi comportamenti sono un problema per tutta Europa”.

 MINISTERO DEL TURISMO, ovvero il deragliamento dei prezzi e il silenzio del Governo: bocciato

Dai voli aerei agli ombrelloni, dagli affitti turistici ai ristoranti, dagli alberghi ai coni gelato. Questa estate, si legge in una nota, sarà ricordata a lungo per l’incredibile incremento dei prezzi di tutte le prestazioni turistiche, ben oltre i livelli di inflazione reali, e dopo un 2022 non privo di rincari. A causa di questi aumenti incontrollati e spesso non giustificati, un altro pezzo di Paese, a reddito medio e medio basso, si è aggiunto alla già grande quantità di famiglie che non possono permettersi una vacanza o che sono costrette a contrarne la durata, ingegnandosi per trovare soluzioni low cost. In una condizione dove i redditi da lavoro sono fermi al palo, si segnala il silenzio del Governo, in particolare del Ministero del Turismo, il cui compito non può limitarsi a vantare la bellezza del nostro Paese (in maniera discutibile, per di più). Un esempio? È rimasta inevasa la richiesta d’incontro avanzata da Federconsumatori nei mesi scorsi, a fronte delle migliaia di famiglie truffate nella vicenda della catena alberghiera Fabilia. In clamoroso ritardo e del tutto marginale, poi, l’intervento per arginare la crescita immotivata dei prezzi dei servizi turistici tra il 15 ed il 20%, in particolare dei voli aerei.

SISTEMA TURISTICO ITALIANO, ovvero l’invisibilità: bocciato

Difficile bocciare qualcosa che non esiste, fanno sapere da Federconsumatori. Se l’attenzione dei governi al turismo, non soltanto di quello attuale, è decisamente insufficiente, bisogna dire che “in Italia non c’è un approccio generale riguardo a promozione, organizzazione, sinergie e programmazione”. In Italia, dicono da Federconsumatori, i principali operatori turistici sono alcuni siti, le cosiddette bacheche, gestite da operatori non professionali che non rispondono in nessun modo dei problemi e dei disservizi che si potrebbero creare a fronte di una casa o di servizi inesistenti. Inoltre, Federconsumatori sottolinea che,  in questo Paese, il nero è il colore di moda tutte le estati, e ci vogliono i tribunali per restituire al pubblico le spiagge; la concorrenza è ignota e il misuratore della qualità rischia di essere affidato unicamente a piattaforme non sempre trasparenti e imparziali. Soprattutto, in caso di difficoltà, non esistono canali sicuri e rapidi per risolvere la situazione.

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