Al Vertice internazionale per l'Azione sull'Intelligenza Artificiale, in corso a Parigi, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha ribadito la visione italiana per un'IA sicura, inclusiva e al servizio dell’uomo. Secondo Urso, l’Europa deve sviluppare un modello autonomo, equilibrato e fondato su un approccio antropocentrico, in cui la scienza e la tecnologia siano strumenti al servizio della società.
Urso al Vertice di Parigi: "L'Europa segua la via antropocentrica per l'AI"
Nel suo intervento, il Ministro ha sottolineato come l'Italia si stia muovendo con determinazione verso una regolamentazione avanzata dell’IA, anticipando il Regolamento UE con un proprio disegno di legge. Ha evidenziato l’importanza di una governance chiara, che sappia coniugare innovazione e tutela dei diritti, senza lasciarsi influenzare dai modelli statunitense e cinese.
Questa prospettiva, definita la "terza via", è stata evocata dal Presidente francese Emmanuel Macron come alternativa alle strategie globali dominanti, per affermare un'intelligenza artificiale etica e orientata alla crescita inclusiva.
L’Italia ha promosso questa visione anche durante la presidenza del G7, avviando l’AI Hub per lo Sviluppo Sostenibile, una piattaforma in collaborazione con il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP). L’iniziativa mira a supportare l’adozione dell’intelligenza artificiale nei Paesi emergenti, con un’attenzione particolare all’Africa, dove il settore tecnologico può offrire soluzioni efficaci per l’energia, l’agricoltura, la sanità, l’istruzione e le infrastrutture.
Secondo Urso, l’obiettivo è accompagnare le piccole e medie imprese africane verso un utilizzo sicuro e produttivo dell’IA, garantendo una crescita inclusiva e rispettosa delle esigenze locali.
Durante il vertice, il Ministro ha anche evidenziato il ruolo strategico dell’Italia nel campo dei supercalcolatori e delle tecnologie quantistiche, essenziali per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Ha citato il Cineca di Bologna e il Davinci di Genova, quest’ultimo classificato tra i supercomputer più potenti a livello globale. Urso ha sottolineato che l’investimento in queste tecnologie è cruciale per la sovranità digitale europea, permettendo all’Europa di mantenere il controllo sui propri dati senza dipendere da altri attori internazionali.
Concludendo il suo intervento, Urso ha richiamato la tradizione culturale italiana, affermando che l’IA deve essere ispirata ai principi del Rinascimento, dove l’innovazione è al servizio dell’essere umano e non il contrario. Ha ribadito che la tecnologia non deve diventare un fattore di esclusione, ma un mezzo per rafforzare le competenze, migliorare la qualità della vita e sostenere uno sviluppo equo e sostenibile.
Nel corso del vertice, il Presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato un piano di investimenti da 109 miliardi di euro per l’intelligenza artificiale in Francia, con l’obiettivo di consolidare la posizione dell’Europa come leader nel settore. L'evento, che ha riunito rappresentanti di oltre 80 Paesi, ha offerto un'importante occasione per discutere strategie comuni e delineare il futuro di un'IA etica, regolamentata e al servizio del progresso collettivo.