Bezos dà, Bezos toglie: in beneficenza 124 miliardi, ma licenzia 10 mila dipendenti

- di: Redazione
 
E' forse il caso di avvertire che, nell'universo sterminato dei santi, esiste già un san Goffredo, che in inglese diventa Jeffrey, che è il nome per esteso dell'ex ceo di Amazon, Jeff Bezos, che, forse nutrendo l'ambizione di ascendere al paradiso della perenne riconoscenza planetaria, ha annunciato che devolverà in beneficenza la quasi intera sua ricchezza, circa 124 miliardi di dollari (su un totale di più di 140), centesimo più, centesimo meno.  Ma non una beneficienza ''normale'', perché andrà alla lotta al cambiamento climatico e a sostenere, citiamo quasi integralmente il suo proposito, chi si batte per ''l'unità a fronte delle profonde divisioni politiche e sociali'', quel che questo possa significare. Quindi, soldi per l'ambiente (che sono pertinenza degli Stati e non dei privati) e per favorire il superamento delle divisioni (non si sa se vi è compresa l'avversione tra laziali e romanisti, tra interisti e milanisti, tra  juventini e il resto del mondo). 

Jeff Bezos darà 124 miliardi in beneficenza

Il palco scelto per dire e farsi applaudire è stata la consegna di un premio, ovviamente a lui intitolato (la modestia non abita dalle sue parti), il Bezos Courage and Civility Award, a Dolly Parton, icona della country music e protettrice della chirurgia estetica. Si potrebbe dire che uno che, nel giro di pochi anni, ha accumulato una ricchezza da capogiro, partendo, come tanti selfmademen americani dall'immancabile garage (o era un cantinato? boh...), può anche avere la giusta soddisfazione a vantarsi di quel che ha fatto. Ma scegliere l'occasione della consegna di un premio a lui intitolato per annunciare che, una volta passato a miglior vita, lascerà ogni suo avere in beneficenza sa tanto di -  si può dire anche se non si è in fascia protetta? - paraculaggine, perché si sa che le sue parole avranno  un'eco amplissima. Al momento non si hanno reazioni all'annuncio da parte dei quattro figli di Bezos, che in ogni caso qualcosa da dividersi ce l'avranno una volta che il padre non ci sarà più. 

Amazon pronta a licenziare 10mila dipendenti

Ma il gesto eclatante resta, anche se giunge nelle stesse ore in cui Amazon starebbe per dare il via ad un taglio di diecimila posizioni di lavoro. La società di Seattle segue in questo modo la strada di altre grandi aziende americane che, per i timori sul futuro dell'economia, si preparano a tempi incerti usando lo strumento di sempre: il licenziamento di chi ha dato anima e corpo e viene ripagato con un biglietto di ringraziamento per poi essere accompagnato all'uscita. La notizia è stata data dal New York Times, che non è esattamente l'ultimo giornalino di provincia che ha bisogno di ''presunti scoop'' per incrementare le vendite. Una notizia che sarà stata controllata e che, con la quasi certezza, è anche vera, anche se i portavoce di Amazon non l'hanno voluta confermare. Ma, se fosse stata inventata, la smentita sarebbe stata immediata. La scure del licenziamento dovrebbe abbattersi in generici ''contesti aziendali e tecnologici'', cosa che potrebbe significare che nessuno è al sicuro, ad eccezione dei manager e non considerando i lavoratori non stabilizzati, quelli che, a dirla chiaramente, si smazzano il lavoro più pesante e, come denunciato da più parti, con tutele sindacali che non possono essere definite tali. Quindi Jeff Bezos, che non ha certo bisogno di momenti di celebrità (quelli che ha come imprenditore se li merita tutti), forse poteva scegliere un altro periodo per farsi ammirare da tutti per la sua generosità post mortem, tenuto conto del fatto che, sebbene sia un mostro della programmazione, non ha ancora inventato un modo per portarsi il proprio denaro all'altro mondo. Oppure, se proprio non poteva fare a meno di annunciare all'universo mondo quant'è generoso, forse doveva scegliere un altro palco, magari la fabbrica da cui la sua Amazon licenzierà molti padri di famiglia o anche single, tanto alla fine l'effetto sarà devastante per tutti. 
Il Magazine
Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
Iscriviti alla Newsletter
 
Tutti gli Articoli
Cerca gli articoli nel sito:
 
 
Vedi tutti gli articoli