GO Internet chiude il 2021 con ricavi di vendita di 9,18 mln di euro. EBITDA pari a 0,13 mln.

- di: Barbara Bizzarri
 
Cresce la focalizzazione sul segmento business di clientela per GO internet, società attiva nel settore dell’Internet Mobile e del Fiber To The Home che offre servizi di connessione internet e voce utilizzando tecnologie wireless di quarta generazione  mediante i protocolli Wimax e Lte (4G e 4.5G) e Gigabit Passive Optical Network (GPON) per i servizi in fibra. Il progetto di bilancio d’esercizio e il bilancio consolidato per l’anno 2021 approvati dal CdA del Gruppo sottolineano, infatti, che le performances positive ottenute nell’offerta di servizi alla clientela business avvalorano le scelte  strategiche di riposizionamento con una crescente focalizzazione su questo segmento. La società XStream, 100% di proprietà GO Internet e focalizzata solo sull’offerta di servizi alle imprese, segna tassi di crescita importanti (+42% del valore dei canoni per servizi in abbonamento della customer base attiva al 31/12/2021 rispetto al 31/12/2020) ed in linea con le attese. Mentre GO Internet risente della sempre maggiore competitività dei grandi player sul segmento consumer e sconta l’alto costo e la bassa diffusione delle tecnologie 5G che non hanno permesso, fino ad oggi,  di procedere a migrazioni massive della clientela registrando una flessione sulla customer base FWA. Da segnalare, poi, che GO internet ha lanciato una linea di prodotti orientati a professionisti e piccole imprese in linea con il percorso di riposizionamento del Gruppo già approvato dal piano industriale 2020.

Veniamo ai numeri: i ricavi di vendita del Gruppo sono pari a Euro 9,18 milioni (Euro 7,21 milioni al 31 dicembre 2020), con un EBITDA pari a Euro 0,13 milioni (Euro 0,85 milioni al 31 dicembre 2020) ed un EBITDA margin che  si attesta al 1% (10% al 31 dicembre 2020). Il risultato netto è invece pari a Euro -3,22 milioni (Euro -2,74 milioni al 31 dicembre 2020). Il Cash flow operativo è pari a Euro 4,22 milioni (Euro -6,36 milioni al 31 dicembre 2020) e la Posizione Finanziaria Netta pari a Euro 8,89 milioni (Euro 11,69 milioni al 31 dicembre 2020). L’esercizio 2021 ha visto al centro delle attività industriali l’affinamento e il potenziamento della macchina operativa orientata alla clientela business, incentrata sulla società X-Stream acquisita al 100% da GO internet nell’ottobre 2020. Nell’arco dell’anno sulla società acquisita si è proceduto ad una revisione dei processi, al potenziamento dei reparti tecnici e commerciali, allo sviluppo di nuovi prodotti. Molte attività di efficientamento sono ancora in corso con particolare riguardo al comparto dei sistemi informativi e delle operation e ancora le nuove figure commerciali inserite non possono considerarsi a regime ma, già con il lavoro ad oggi svolto, XStream è in grado di esprimere un potenziale certamente superiore rispetto al momento della sua acquisizione, a conferma delle attese potenzialità del business. Con XStream maggiormente concentrata su servizi su misura per le imprese e i servizi all’ingrosso per  rivenditori e system integrator, GO internet è andata a colmare il portafoglio d’offerta business del gruppo con soluzioni orientate a professionisti e piccole imprese alle quali rivolgersi in maniera più automatizzata e  meno sartoriale di quanto faccia XStream. Tali soluzioni sono state commercializzate a partire dal quarto trimestre del 2021 e ci si attende che nel corso del 2022 vadano progressivamente a regime. A soffrire maggiormente, ed in parte come previsto, è stato il segmento consumer che tuttora rappresenta un volume di business complessivamente rilevante. In tale segmento pesano, da un lato, gli effetti della competizione sempre più serrata sui prezzi anche in virtù dell’ingresso di nuovi player, sia di settore sia provenienti da settori limitrofi (energia e media). Dall’altro lato, la metamorfosi che il settore sta vivendo dal  punto di vista tecnologico con la diffusione di fibra e 5G è ancora tutt’altro che completata se non anche rallentata da dinamiche innestatesi negli ultimi anni, quali la scarsità degli apparati (legata alla “crisi dei chip”)  e il parziale conseguente innalzamento dei prezzi da parte dei fornitori di apparati che male si scontra con  una clientela consumer che insegue il miglior prezzo e sulla quale gli operatori non riescono pertanto a ribaltare i maggiori oneri legati all’incremento dei costi. Quanto sopra rappresentato evidenzia come l’andamento economico sia negativamente influenzato dalla contrazione dei ricavi consumer e impone di proseguire nel riposizionamento di tutto il gruppo sul segmento business che mostra il potenziale di crescita adeguato per trainare l’inversione dei risultati nel medio/lungo periodo. 

Il sostegno finanziario di tale strategia risulta fondamentale e trova riscontro, da un lato, nell’evoluzione  dell’Accordo Quadro con Linkem, sia per effetto dell’ acquisto delle Frequenze 2 al 31 marzo 2022 con corresponsione del prezzo di acquisto residuo entro luglio 2022, sia per effetto della proroga della dilazione di pagamento dei canoni wholesale e, dall’altro, negli accordi con Atlas Special Opportunities e Atlas Capital Markets approvati dall’Assemblea dei soci del 26/06/2020, che forniscono al Gruppo la garanzia di accesso  alla liquidità necessaria, mediante la possibilità di emettere bond convertibili/convertendi. Sul fronte dei rischi esterni si segnala che il perdurare della pandemia da Coronavirus continua a generare difficoltà sia nell’approvvigionamento degli apparati per clienti sia sul fronte commerciale, inevitabilmente indebolito dal distanziamento sociale. Si segnala infine che il conflitto russo-ucraino scoppiato alla fine di febbraio 2022 ha impatti marginali sull’attività del Gruppo, in quanto il settore non ne è influenzato in  maniera diretta. Nel complesso il volume di ricavi annuale si attesta a 9,2 milioni di Euro composti interamente da ricavi core verso clienti finali e ripartiti per il 56% da clientela consumer e per il 44% da clientela business. Ad evidenza dell’impegno posto nel riposizionamento si segnala che, al 31 dicembre 2020, tale incidenza si attestava al 71% per il consumer e al 29% per il business. Si conferma interessante la quota di ricavi con caratteristica ricorrente che si attestano all’89% del totale al pari dell’esercizio 2020 e sono composti da servizi in abbonamento (84%) e da servizi a traffico (5%). L’importanza di tale natura di ricavi risiede nella loro garanzia di costanza e mantenimento dei volumi nel futuro conferendo al Gruppo doti di stabilità e resilienza, decisamente importanti in questo periodo. L’EBITDA che sconta un segno contrapposto tra marginalità derivante dal consumer e marginalità derivante dal business, si attesta al 1% ed ammonta complessivamente a 0,13 milioni di Euro e sconta, da un lato, l’incremento dei costi operativi previsti dal piano per la messa in esercizio della nuova struttura commerciale business e, dall’altro, il deterioramento dei tassi di churn della clientela consumer. 

Come già evidenziato, a pesare sulle disdette consumer è sia l’impossibilità per GO Internet di replicare le offerte commerciali dei big player di settore sia di contrastare l’obsolescenza tecnologica della rete WiMAX e LTE il cui ammodernamento procede con ritmi rallentati dalla scarsa maturità e dall’alto costo delle  infrastrutture 5G e dei relativi apparati per i clienti. Oltre alla maggiore focalizzazione sul segmento business, che offre maggiore marginalità e tassi di crescita interessanti, è proseguita l’implementazione del nuovo modello di business meno “capital intensive” che permette di mantenere un livello di investimenti stabile (2,54 milioni di Euro rispetto ai 2,41 milioni di Euro del 2020) e ammortamenti che si attestano a 3,24 milioni di Euro (rispetto a 4,23 milioni di Euro del 2020).  Per quanto sopra esposto, il Gruppo chiude l’esercizio con un EBIT negativo pari a -4,3 milioni di Euro, registrando una perdita dell’esercizio pari a 3,2 milioni di Euro. Infine, la Posizione Finanziaria Netta risulta diminuita da 11,7 a 8,9 milioni di Euro prevalentemente per i minori impatti relativi al trattamento contabile derivante dal principio IFRS 16 della locazione dei siti FWA, che si riflette in una pari variazione del circolante. L’esposizione pari ad Euro 8,9 milioni, per la quale il Gruppo prevede di mantenere regolarità nei pagamenti, risulta composta per il 77% da debiti verso istituti di credito e per il 23% da debiti per leasing e locazioni. Il Capitale Circolante Netto al contempo risulta in diminuzione (da -2,8 a -6,9 milioni di Euro) in virtù, oltre che dello spostamento relativo ai contratti di locazione di cui sopra, dei costi operativi incrementali, in particolare quelli legati ai servizi di accesso wholesale FWA verso Linkem (2,9 milioni di Euro). 

Nel complesso la marginalità e la generazione di cassa 2021 del Gruppo non sono ancora in linea con gli obiettivi di medio periodo, tuttavia, tali risultati avvalorano le scelte industriali effettuate e confermano l’importanza di proseguire sulle linee guida dettate dal nuovo piano industriale, ovvero di focalizzare le attività sull’offerta di servizi business che oggi compensano i risultati del segmento consumer e che segnano tassi di crescita in linea con le attese. Sul fronte industriale per il segmento business prosegue l’introduzione di servizi evoluti di connettività e sicurezza e il continuo efficientamento della struttura produttiva con continui interventi su processi, sistemi e risorse per garantire l’adeguato sostegno ai volumi di vendita attesi da una forza commerciale non ancora a regime ma che cresce di mese in mese nelle performance.  In affiancamento ai progetti portati avanti dalla società XStream, la Capogruppo ha sviluppato, come evidenziato in precedenza, prodotti orientati a professionisti e piccole imprese che mancavano nel portafoglio XStream e che vanno a completare il portafoglio di offerta business. Tali prodotti, e i relativi processi e sistemi per la vendita, configurazione e gestione, sono stati lanciati nel quarto trimestre 2021 e per il 2022 ci si attende una progressiva crescita nei volumi. Sul segmento consumer, attività core della capogruppo, proseguono le attività di razionalizzazione e ottimizzazione con particolare attenzione a contrastare i tassi di insoluto e di disdetta.  Nel complesso, sebbene i risultati attuali non siano positivi, risulta evidente l’importanza e la correttezza del percorso intrapreso e come il proseguimento nella direzione del riposizionamento sia la strada per garantire un recupero della marginalità e la crescita.

Nella foto: Giuseppe Colaiacovo – Presidente
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