Ambiente, Costituzione, legalità e memoria al centro dell’evento per le scuole "Giustizia ambientale"

- di: Barbara Bizzarri
 

Presso Palazzo Giureconsulti, a Milano, si è svolto l'evento "Giustizia ambientale: una storia, una sfida. Memoria rigenerativa e rigenerazione urbana", organizzato in collaborazione tra Fondazione Snam, Fondazione Occorsio, Forestami e Università Mercatorum. Obiettivo comune, promuovere la riqualificazione urbana delle periferie attraverso il concetto di memoria rigenerativa: lo scopo, quello di unire cultura della legalità e rispetto dell’ambiente, individuando, all’interno dei tessuti urbani, aree (anche tra quelle confiscate alla criminalità) da valorizzare, trasformandole in isole verdi, creando veri e propri “sentieri della legalità” da dedicare alla memoria di coloro che hanno sacrificato la propria vita in difesa dei valori costituzionali e comunitari.

Ambiente, Costituzione, legalità e memoria al centro dell’evento per le scuole “Giustizia ambientale

Il contributo della Fondazione Snam si è manifestato attraverso la strategia dell’outdoor education, una modalità di insegnamento riconosciuta in ambito europeo, che integra nelle proposte educative momenti outdoor e di nature based education. Il cortile diventa così una palestra di vita dove le ragazze e i ragazzi si possono mettere in gioco fin dalla progettazione stessa di tali spazi. Quindi, l’educazione ambientale assume un ruolo chiave per contrastare il fenomeno della dispersione scolastica ed educare i giovani ai mestieri del futuro. Professioni che si baseranno sempre più sulle discipline STEM. Fondazione Snam sta sperimentando questo tipo di intervento in partnership con alcune delle scuole presenti all’evento e in collaborazione con i docenti e gli studenti del Politecnico di Milano e dell’Università Bicocca: “Fondazione Snam contrasta la povertà educativa e promuove la cultura dell’ambiente nelle nuove generazioni. – ha dichiarato la presidente di Fondazione Snam Monica de Virgiliis – Il nostro contributo ai ragazzi in età scolastica è volto a dare loro gli strumenti concreti per divenire cittadini consapevoli ed attivi di una “transizione giusta”. 

Giovanni CannataMagnifico Rettore dell'Universitas Mercatorum, Università telematica delle Camere di Commercio Italiane con sede a Roma, nonché Presidente Parco Nazionale d’AbruzzoLazio e Molise, ha aperto i lavori sottolineando l’importanza della giustizia ambientale, ovvero la difesa dei diritti civili che riconoscono l'ambiente come elemento di equità e giustizia sociale: "La questione forestale è diventata centrale nel tema della biodiversità e nella gestione dell’ambiente e, allo stesso tempo, è centrale sia nei territori con minore densità di popolazione, con condizioni critiche ambientali i quali possono essere i territori delle colline delle aree interne, sia nelle realtà urbane. Abbiamo oggi, però, degli strumenti che possono essere utilizzati, seguiti dalle indicazioni di una strategia forestale nazionale che riguarda appunto tutte le tipologie di territorio e tutte le tipologie di forestazione, anche di natura meramente ambientale. Questo è anche un inizio complessivo dell’Unione Europea. Ci sono poi delle valorizzazioni speciali dei territori forestali, come la valorizzazione delle foreste protette che hanno un certo numero di anni di vita, dette anche foreste vetuste, premiate dall’Unesco".

I saluti istituzionali sono stati espressi da Vannia GavaViceministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, e da Elena Eva Maria GrandiAssessora all'Ambiente e Verde del Comune di Milano, per sottolineare l’importanza del ruolo sociale che l’educazione ambientale insieme al tema della legalità ricoprono per le nuove generazioni.

A seguire si è svolto un dialogo tra il giornalista e divulgatore scientifico Marco Merola e i partecipanti, che hanno affrontato tematiche cruciali legate sia al concetto di giustizia sociale sia all’impatto che il danno all’ambiente può avere sulle comunità marginalizzate della società. Marco Alessandrini, figlio di Emilio Alessandrini, giudice ucciso dalle Brigate Rosse a Milano nel 1979ha portato invece una testimonianza in memoria delle vittime del terrorismo, sottolineando l'importanza di perseguire una società equa e sostenibile.

L’evento è proseguito con una tavola rotonda dal titolo "Insieme per unire legalità e cultura dell'ambiente nell'ottica di una memoria rigenerativa", con la partecipazione di Monica de Virgiliis, presidente di Snam e della Fondazione SnamVittorio Occorsio, co-fondatore della Fondazione Vittorio Occorsio e ordinario di diritto privato a Unimercatorum, e Stefano Boeri, presidente del Comitato Scientifico di Forestami. Al centro della discussione, il modo in cui la cultura della legalità può trovare nella rigenerazione urbana e ambientale uno strumento per essere trasmessa ai più giovani, attraverso sinergie tra le diverse iniziative realizzate.

Le conclusioni dell'evento sono quindi state affidate a Melina DecaroSegretaria Generale della Fondazione Vittorio Occorsio, sul significato e sulle opportunità della collaborazione avviata.

Il Progetto “La giustizia adotta la scuola” della Fondazione Vittorio Occorsio si impegna a riscoprire e a trasmettere fra le giovani generazioni, con il metodo della Public History, la storia della violenza dei terrorismi e delle organizzazioni criminali contro servitori della Repubblica e cittadini inermi, a partire dagli anni Settanta del Novecento: una guerra dichiarata alla democrazia italiana che negli stessi anni si consolidava con riforme sociali decisive per il suo sviluppo. Portare nella scuola l’orgoglio di aver sconfitto quegli attacchi attraverso le storie personali delle vittime e dei protagonisti - con racconti e testimonianze di magistrati, rappresentanti delle forze dell’ordine, notai e con l’educazione alla ricerca delle fonti, contro le manipolazioni delle fake news, vuole rendere la memoria viva e rigenerativa di una cittadinanza che costruisce una convivenza sostenibile, curando e riqualificando le aree più disagiate e marginali.

La Fondazione che ricorda mio nonno – ha dichiarato Vittorio Occorsio – ha l’ambizione di impegnare scuola, mondo economico pubblico e privato, società nel suo insieme a prendersi cura della memoria e dell’ambiente, spostando una nozione “integrale” della sostenibilità, che comprende anche, nella formazione di cittadini responsabili per sé e per le future generazioni, la memoria come insostituibile elemento per tramandare i valori costituzionali”.

Forestami ha evidenziato invece la propria expertise nel collegare l'ambiente al concetto di rigenerazione urbana, in linea con le attuali strategie istituzionali che mirano a un nuovo utilizzo delle aree più fragili delle città: “La crescente adesione che il progetto Forestami sta raccogliendo è la dimostrazione del cambiamento epocale che stiamo vivendo. Avere città sempre più verdi e dunque in grado di migliorare la salute e la qualità dell’aria e della vita, è diventato un obiettivo condiviso da milioni di cittadini del mondo, dalle aziende e dalle istituzioni - afferma Stefano Boeri, Presidente del Comitato Scientifico di Forestami -. La forestazione urbana è un contributo semplice, inclusivo e efficiente alla cura del pianeta. Il cambiamento climatico colpirà soprattutto chi abiterà le nostre città nei prossimi decenni, in tal senso nessun progetto di forestazione urbana di larga scala può essere concepito senza un percorso educativo nel territorio che coinvolga innanzitutto le generazioni più giovani”.

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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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