L’IA perde smalto, Tokyo guarda ai tassi e il dollaro resta tonico: ecco la mappa completa di Borse, valute, energia e futures.
Il clima del giorno
L’Asia ha imboccato la strada in discesa nella seduta di giovedì 18 dicembre 2025, con un copione ormai familiare e sempre un po’ nervoso:
presa di profitto sui titoli tecnologici legati all’intelligenza artificiale e attesa per una Bank of Japan più “falco”.
Il rimbalzo di Wall Street non è arrivato: la notte americana ha lasciato in eredità un Nasdaq in sofferenza e un mercato che torna a chiedersi
quanto sia “pagabile” l’AI quando l’infrastruttura costa e la visibilità sugli utili non è infinita.
La controstoria ha però un nome e un ticker: Micron. Dopo la chiusura di New York, i risultati e soprattutto le indicazioni sul trimestre hanno spinto il titolo in after-hours con un balzo di circa +7%,
offrendo un piccolo paracadute al sentiment del comparto semiconduttori.
Tokyo sotto i riflettori: la BoJ e lo yen
In Giappone la seduta è stata dominata dal conto alla rovescia per la decisione della banca centrale: il mercato ha alzato il volume sulle aspettative di un rialzo
che porterebbe il tasso di riferimento a 0,75%. In un recente sondaggio tra economisti, la larga maggioranza vede un ritocco già nel meeting del 18-19 dicembre.
L’idea è che l’inflazione “tenace” e la debolezza dello yen stiano riducendo lo spazio per attendere ancora.
Sul fronte cambi, lo USD/JPY ha continuato a muoversi su livelli elevati (area 155), con il biglietto verde sostenuto dall’attesa per una raffica di decisioni di politica monetaria in Europa e nel Regno Unito,
mentre da Washington arrivano segnali che tengono viva la discussione su possibili tagli graduali nel 2026 se il mercato del lavoro rallenta.
Tech asiatico: l’AI non è più un “free pass”
Il messaggio che ha attraversato i listini è netto: la tecnologia resta la storia di lungo periodo, ma nel breve non perdona.
Tra valutazioni tirate, investimenti mastodontici in data center e interrogativi sulla monetizzazione, gli investitori hanno ridotto l’esposizione
proprio dove negli ultimi due anni avevano corso di più.
A dare benzina alla cautela globale, nelle ultime ore, hanno pesato anche notizie di progetti AI rallentati e tensioni su costi e finanziamenti:
la narrativa “crescita illimitata” si sta trasformando in “crescita sì, ma al prezzo giusto”.
Tutte le chiusure delle Borse asiatiche
- Tokyo (Nikkei 225): 49.084,00 (+0,50%)
- Tokyo (Topix): 3.356,89 (-0,37%)
- Hong Kong (Hang Seng): 25.390,50 (-0,31%)
- Cina (Shanghai Composite): 3.878,93 (-0,02%)
- Cina (CSI 300): 4.553,66 (-0,59%)
- Seul (Kospi): 3.994,51 (-1,53%)
- Taipei (Taiex): 27.447,45 (-0,55%)
- Sydney (S&P/ASX 200): 8.588,2 (circa invariata)
- Singapore (Straits Times Index): 4.575,48 (-0,09%)
- Mumbai (BSE Sensex 30): 84.662,54 (+0,12%)
- Mumbai (Nifty 50): 25.842,35 (+0,13%)
- Jakarta (IDX Composite): 8.705,14 (-0,20%)
- Bangkok (SET): 1.251,17 (-0,45%)
- Kuala Lumpur (FBM KLCI): 1.539,65 (-0,20%)
- Manila (PSEi): 6.055,00 (-0,40%)
- Ho Chi Minh City (VN-Index): 1.448,32 (-0,78%)
- Wellington (S&P/NZX 50): 13.256,77 (-0,30%)
Nota di lettura: il quadro è “a macchia di leopardo”, ma con un filo rosso evidente. Dove la tecnologia pesa di più (Seul, Tokyo, Taipei),
il mercato ha mostrato una sensibilità maggiore alle correzioni dell’AI e al tema tassi.
Valute: dollaro tonico, Asia in modalità prudente
- Dollaro index (DXY): 98,04 (poco mosso)
- Euro/dollaro (EUR/USD): 1,1739
- Dollaro/yen (USD/JPY): 155,51
- Dollaro/yuan (USD/CNY): 7,0415
- Dollaro/won (USD/KRW): 1.478,02
- Dollaro/rupia indiana (USD/INR): 90,28
- Dollaro/dollaro di Singapore (USD/SGD): 1,2911
Il punto chiave per la seduta: con più banche centrali in calendario e l’attenzione puntata sull’inflazione, il mercato FX tende a premiare la valuta “rifugio di liquidità”.
In Asia, la prudenza è aumentata anche perché un dollaro forte può trasformarsi in un vento contrario per importazioni energetiche e flussi sui mercati emergenti.
Materie prime e oro: energia su, gas giù, metalli preziosi sorvegliati speciali
- WTI (petrolio): 56,38 $ (+1,02%)
- Brent (petrolio): 60,24 $ (+0,94%)
- Gas naturale (future): 4,052 $ (-1,34%)
- Oro (future): 4.364,30 $ (-0,22%)
- Argento (future): 66,57 (-0,49%)
- Rame (future): 5,4065 (-0,37%)
L’energia ha trovato sostegno nel mix geopolitico e nelle notizie su possibili strette e nuove frizioni sui flussi.
L’oro resta in equilibrio instabile: da un lato copre l’incertezza, dall’altro soffre quando il dollaro è sostenuto e i rendimenti reali non mollano la presa.
Futures Europa: apertura attesa in lieve movimento
In vista dell’avvio dei listini europei, i derivati indicano un’apertura prudente, più “di attesa” che di direzione:
- Euro Stoxx 50 future: 5.700 (in lieve rialzo)
- DAX future (scadenza dicembre): 24.095 (lieve calo)
- FTSE 100 future: 9.800 (poco mosso)
- CAC 40 future: 8.108,5 (leggero rialzo)
- Future Bund: 127,50 (in aumento)
Il mercato europeo arriva alla campanella con tre bussole puntate: inflazione, banche centrali e tenuta del ciclo.
Un segnale importante arriva anche dagli Stati Uniti: secondo Christopher Waller (Fed), la politica monetaria resta restrittiva e c’è spazio per tagli, ma con passo graduale,
perché il lavoro mostra segnali di raffreddamento.
Cosa guardare adesso
Se la seduta asiatica racconta una cosa, è questa: il mercato sta passando dalla fase “innamoramento per l’AI” alla fase “contabilità dell’AI”.
Nel breve, ogni sorpresa su tassi, inflazione e guidance aziendali può amplificare i movimenti. Nel medio, la partita si gioca su due parole semplici e spietate:
margini e cash flow.