Assicurazioni sulla vita: settore non pronto per un trasferimento di ricchezza di 7,8 trilioni di dollari entro il 2040

- di: Barbara Bizzarri
 

Nella foto, Aiman Ezzat, Ceo di Capgemini

Le compagnie assicurative del ramo vita vivono un periodo di transizione senza precedenti, in quanto si trovano ad affrontare un significativo deflusso di asset in gestione (AUM), in vista del più grande trasferimento di ricchezza intergenerazionale della storia: è quanto emerge dal World Life Insurance Report 2023, elaborato dal Capgemini Research Institute e pubblicato oggi, da cui si desume che, attualmente, gli assicurati di età superiore ai 65 anni detengono il 40% degli AUM, che per le 40 maggiori compagnie assicurative vita globali ammontano a 7.800 miliardi di dollari. Secondo il report, questi asset potrebbero essere trasferiti ai beneficiari entro il 2040.

Assicurazioni sulla vita: settore non pronto per un trasferimento di ricchezza di 7,8 trilioni di dollari entro il 2040

Le Nazioni Unite prevedono che, entro il 205,0 il 33% della popolazione mondiale avrà più di 50 anni, anche se la maggior parte dei senior non dispone di un piano finanziario per affrontare in maniera adeguata l’avanzamento dell’età. Secondo il nuovo report di Capgemini, il 60% degli over 65 non ha richiesto un consulto finanziario professionale per prepararsi alla pensione o per gestire il trasferimento del proprio patrimonio.

Molte persone che si avvicinano alla pensione sono costrette a farsi carico di una maggiore responsabilità finanziaria per invecchiare bene, poiché la crisi del costo della vita è esacerbata dalla congiuntura economica, dal calo del sostegno governativo e dall'aumento dei costi sanitari. Nonostante queste condizioni creino un maggiore bisogno di assicurazioni sulla vita, i consumatori incontrano crescenti ostacoli all'adozione di tali soluzioni. Chi ha sottoscritto una polizza segnala la complessità dell'offerta assicurativa vita e la scarsa consapevolezza (39%) tra gli ostacoli maggiori, seguiti dalla mancanza di fiducia (29%): “Il cambiamento demografico, abbinato al più grande trasferimento di ricchezza che avrà luogo nei prossimi anni, minaccia il settore delle assicurazioni sulla vita, che compete per soddisfare le esigenze di una popolazione che invecchia. Per accompagnare gli assicurati nell’invecchiare in modo ottimale, gli operatori devono trovare un modo per soddisfare le esigenze in evoluzione dei consumatori creando un’esperienza personalizzata e su misura attraverso una progettazione più innovativa del prodotto. L’ecosistema delle partnership, così come il coinvolgimento di aziende specializzate nei servizi alle persone anziane, possono aiutare gli assicuratori a orchestrare servizi a valore aggiunto e a colmare le loro lacune in aree chiave. Coloro che danno priorità al coinvolgimento sin dall’inizio dei clienti e dei loro beneficiari genereranno fiducia e salvaguarderanno i loro capitali”, ha affermato Matteo BonatiInsurance Director Capgemini Italia.

La sfida più grande che le compagnie assicurative del ramo vita si trovano ad affrontare attualmente è quella di rimanere rilevanti in un periodo di grande trasferimento di ricchezza. Per proteggere i patrimoni in gestione esposti al rischio, il report raccomanda di guardare con attenzione ai clienti facoltosi e a quelli benestanti, che detengono il 39% della ricchezza globale e rappresentano circa il 20% della popolazione che sta invecchiando. Questo segmento ha il maggior bisogno di soluzioni per invecchiare bene, con oltre il 75% degli intervistati che desidera prodotti assicurativi innovativi. Tuttavia, solo il 27% delle compagnie assicurative ha le capacità per poterli sviluppare.

Secondo il report, oltre il 44% dei clienti facoltosi e benestanti che hanno più di 50 anni si aspettano che le loro compagnie assicurative forniscano servizi specifici, che vanno dalle iniziative legate al benessere alle strutture di residenza assistita. Le partnership di ecosistema si riveleranno fondamentali per le compagnie, consentendo loro di colmare questo divario e offrire un ampio ventaglio di servizi a valore aggiunto.

Nell'affrontare lo scenario attuale, le compagnie assicurative devono trovare un modo per proteggere gli asset e favorire la crescita. Il report indica un processo che le porterà dall'attuale approccio incentrato sul prodotto a un modello operativo orientato al cliente, con soluzioni complete e di maggior valore progettate per aiutare i consumatori a invecchiare meglio. Questa transizione richiede un'evoluzione della catena del valore volta a migliorare il processo di onboarding dei clienti e a favorire il coinvolgimento degli assicurati e dei beneficiari. Successivamente, questi ultimi potranno essere trasformati in nuovi clienti, mentre i sinistri in opportunità per generare ricavi.

Per iniziare, le compagnie assicurative possono raggruppare i dati per avere a disposizione una visione globale di ogni cliente e fornire agli agenti nuovi strumenti digitali potenziati dall'intelligenza artificiale, compresa l’AI generativa, per offrire consulenza iper-personalizzata. Tuttavia, solo il 21% delle compagnie ha a disposizione gli strumenti necessari per dotarsi di capacità avanzate di analisi dei dati e sono ancora meno (19%) quelle che sfruttano le tecnologie avanzate per semplificare le operazioni, arricchire le esperienze, integrarsi con gli ecosistemi emergenti e prendere decisioni più rapide e basate sui dati.

Le compagnie assicurative possono inoltre favorire il coinvolgimento di assicurati e beneficiari semplificando e personalizzando il percorso di onboarding, migliorare la gestione dei sinistri fornendo flessibilità nella ristrutturazione delle pratiche e acquisire una visione globale del cliente modernizzando la propria infrastruttura tecnologica. Secondo il report, le compagnie che riusciranno in questo percorso saranno in grado di rafforzare la fiducia tra le diverse generazioni, favorire la crescita e salvaguardare gli ingenti patrimoni che rischiano di essere trasferiti nel prossimo futuro.

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