Banca d'Italia: tutto pronto per l'arrivo di Panetta

- di: Redazione
 
Sembra essere ormai cominciato il conto alla rovescia per la nomina del nuovo governatore della Banca d'Italia. E se è vero che tre indizi fanno una prova, tutto lascia pensare che i rumors degli ultimi giorni, che vedono Fabio Panetta in pole position per la più prestigiosa poltrona di Palazzo Koch, siano quasi un annuncio. Chi è Fabio Panetta? Una domanda questa che in molti si saranno posti visto che, negli ultimi tempi, il nome dell’attuale membro del Comitato esecutivo della Banca centrale europea è stato più volte tirato in ballo nel toto-ministri del nascente governo Meloni.
Giorgia Meloni infatti starebbe pensando proprio a Fabio Panetta per il ruolo di prossimo ministro dell’Economia; una mossa che stando agli immancabili spifferi di corridoio sarebbe avallata anche dal Colle e da Palazzo Chigi.

Banca d'Italia: tutto pronto per l'arrivo di Panetta

Le ultime voci a riguardo parlano di una opera di convincimento da parte di Meloni che sarebbe andata a buon fine, con Panetta che si sarebbe convinto ad accettare il delicato incarico di guida del Mef. Vediamo allora la biografia, i guadagni e lo stipendio di Fabio Panetta, il banchiere a cui potrebbe spettare il non facile compito di guidare il ministero dell’Economia in uno dei momenti più difficili della storia del nostro Paese.

La biografia di Fabio Panetta

Nato a Roma il primo agosto del 1959, Fabio Panetta al momento è uno degli economisti più quotati del Belpaese. Sposato con tre figli, suo padre Paolino per quasi trent’anni è stato per conto della Democrazia Cristiana sindaco di Pescosolido, in provincia di Frosinone.

Dopo aver essersi laureato con lode in Economia alla Luiss, nel 1984 ha conseguito un M.Sc. in Monetary Economics alla London School of Economics e poi, nel 1996, un PhD in Economics and Finance alla London Business School.

Un curriculum di tutto rispetto che ha permesso a Panetta di entrare nel 1985 in Banca d’Italia, dove con il passare degli anni ha fatto carriera arrivando a ricoprire, dal 2012 al 2019, il ruolo di vicedirettore generale e poi, dal maggio 2019 al dicembre dello stesso anno, quello di direttore generale.

Dopo l’addio alla Banca d’Italia, in quel periodo è stato anche presidente dell’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, il banchiere dal primo gennaio 2020 è entrato a far parte del board del Comitato esecutivo della Banca centrale europea.

In passato il suo nome è finito anche nelle cronache di Mafia Capitale, in virtù di una intercettazione di Massimo Carminati dove l’ex Nar ha parlato di Fabio Panetta come “uno dei miei migliori amici, ogni tanto mi chiama…”. Immediata però è arrivata la precisazione dell’economista a riguardo: “Eravamo da ragazzi nello stesso quartiere dell’Eur. Posso dire con certezza che non lo vedo e sento da 30 anni almeno”.

I guadagni e lo stipendio


Da quanto si apprende, Fabio Panetta durante gli anni in cui è stato vicedirettore generale della Banca d’Italia, ha ricevuto uno stipendio pari a 315.000 euro. Nel suo passaggio a direttore generale invece ha avuto uno scatto fino a 400.000 euro.

Per il suo ruolo nel Comitato esecutivo della Banca centrale europea, Panetta ha diritto a uno stipendio di circa 270.000 euro annui. Se dovesse diventare ministro, per lui i guadagni potrebbero diminuire in maniera sensibile. In Italia infatti i ministri tecnici ricevono uno stipendio complessivo che è di 9.203,54 euro al mese. Dal luglio 2019 però è entrata in vigore una norma che prevede un taglio del 3,7% dei compensi.
Al netto il totale dovrebbe essere di circa 4.500 euro al mese per un ministro tecnico, visto che ci sono da considerare sul totale lordo anche le trattenute per la pensione e il fondo di credito.
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