Tirano il fiato le Borse asiatiche mentre in Europa sono tutte in calo

- di: Redazione
 
Dopo il recupero venerdì scorso, oggi i mercati azionari europei - mentre quelli asiatici sembrano avere ''scansato'' la crisi - hanno aperto con perdite, dopo gli annunci del fine settimana legati all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. L'ordine di Putin di attivare la sua forza nucleare, come deterrente, e l'imposizione di nuove sanzioni da parte di Bruxelles hanno aggiunto più nervosismo ai mercati e alle Borse, che avevano sperato in una imminente fine delle operazioni militari.

Borse: migliora la situazione in Asia, peggiora invece in Europa

Milano è arrivata vicino al -3%, con i titoli bancari in affanno (Unicredit è stata sospesa per un eccesso di ribasso). A Francoforte si registra un - 2,5%, a Parigi un - 3,1%, a Madrid un -2,23 % e a Londra Londra un meno 1,5%.

In attesa delle decisioni della banca Centrale, davanti alle sanzioni dell'occidente, la Borsa di Mosca resta chiusa, mentre il rublo scende al minimo storico, cedendo il 30% nel mercato ufficiale di Mosca. Al mercato ufficiale occorrono 106 rubli per un dollaro.

Stamattina alla borsa di Londra le azioni della banca russa Sberbank (di cui la Bce ha ipotizzato un fallimento della filiale europea, che ha base in Austria) sono crollate del 75%. Sempre a Londra le azioni di un'altra banca russa, la Tinkoff, hanno perso fino al 79% del valore.

Il prezzo del barile del Brent è risalito, superando nuovamente la soglia dei 100 dollari. Gli investitori, così come avevano fatto la scorsa settimana, si sono rifugiati in asset come il debito pubblico. Il rendimento del titolo tedesco, considerato il più sicuro, è sceso dello 0,064%.
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