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Borse: mercati all'insegna dell'incertezza in attesa dell'inflazione negli Stati Uniti

- di: Redazione
 
Borse: mercati all'insegna dell'incertezza in attesa dell'inflazione negli Stati Uniti
I mercati azionari globali hanno mostrato incertezza, nelle contrattazioni odierne, nell'attesa dei dati sull'inflazione negli Stati Uniti e come essa potrebbe incidere sulla politica di aumenti dei tassi di interesse attuata dalle banche centrali. Gli operatori sperano che i dati sull'inflazione, che saranno resi noti domani, mostrando un rallentamento del rialzo sui prezzi statunitensi, incoraggi la Federal Reserve ad allentare gli sforzi per raffreddare l'attività commerciale e le assunzioni. Nelle prime contrattazioni, il FTSE 100 di Londra è salito dello 0,3% a 7.903,02. Il DAX di Francoforte è sceso dell'1,4% a 15.307,98,il CAC 40 di Parigi ha perso lo 0,8% a 7.129,73. A Milano la Borsa, a metà giornata, segna un + 0,30%, a 27.349,56.

Borse: mercati all'insegna dell'incertezza in attesa dell'inflazione negli Stati Uniti

Venerdì l' indice S&P 500 è salito dello 0,2%, ma nella settimana ha registrato una perdita dell'1,1%, la più grande da dicembre. Il Dow ha guadagnato lo 0,5% e il Nasdaq è sceso meno dello 0,1%.
In Asia, il Nikkei 225 di Tokyo è sceso dello 0,9% a 27.427,32, mentre lo Shanghai Composite Index è salito dello 0,6% a 3.279,94. L'Hang Seng di Hong Kong ha perso lo 0,4% a 21.099,65. Il Kospi di Seul è sceso dello 0,6% a 2.453,89 e l'S &P-ASX 200 di Sydney ha perso lo 0,2% a 7.417,80. L'indiano Sensex ha aperto in ribasso dello 0,5% a 60.386,40. La Nuova Zelanda e Singapore hanno chiuso in terreno negativo, al contrario di Giacarta e Bangkok.

I prezzi del petrolio sono scesi dopo l'impennata di venerdì dopo che la Russia ha dichiarato che il mese prossimo taglierà la produzione di 500.000 barili al giorno. I governi occidentali hanno imposto un limite massimo a quanto permetteranno ai clienti di pagare il greggio russo per punire Mosca per la sua invasione dell'Ucraina.
Nei mercati dell'energia, il greggio USA di riferimento ha perso 84 centesimi a 78,88 dollari al barile nel trading elettronico sul New York Mercantile Exchange. Il greggio Brent, la base dei prezzi per il commercio internazionale di petrolio, è sceso di 81 centesimi a 85,58 dollari al barile a Londra.
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