Milano e le Borse UE in calo, euro stabile, petrolio su, attesa per Powell e mosse di Trump.
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Mercati in frenata, nervosismo geopolitico
Le principali Borse europee trascinano Milano al ribasso: il FTSE MIB scivola dello 0,5%, Francoforte cede circa lo 0,6% e Parigi lo 0,48%, mentre Londra resta sostanzialmente invariata (+0,1%). Gli investitori restano cauti a causa delle tensioni tra Iran e Israele e del prossimo verdetto della Fed, previsto in serata a Washington.
In vista della decisione sui tassi, Wall Street mostra segnali di forza: alle 17:40 italiane l’S&P 500 è in guadagno modesto (+0,5%), il Dow sale dello 0,6%, il Nasdaq +0,6%.
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Occhio a Fed e banche centrali europee
• Federal Reserve: nessuna variazione attesa sui tassi; però occhi puntati sulle nuove previsioni macro e sul discorso di Powell.
• Banca di Svezia: taglio dal 2,25 % al 2,00 % il 18 giugno, apertura a nuove misure entro l’anno.
• BoE, SNB e Norges Bank annunci in arrivo giovedì: riflettori puntati sui loro orientamenti sulla politica monetaria.
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Movimenti valute, oro e materie prime
• Euro/dollaro quota stabile su 1,150 circa .
• Oro mantiene i 3.392–3.405 $/oz dopo un rally innescato dal rischio geopolitico.
• Petrolio: Brent a ~76,5 $/barile (+0,1 %); WTI a ~73,3 $/bbl, grazie a tagli alle scorte e ansia per lo stretto di Hormuz.
• Gas: quotazioni in rialzo seppure con minore impatto diretto sui mercati.
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Spread e titoli di stato
Lo spread BTP-Bund a 10 anni scende sotto i +100 pb (≈+90 pb), con il rendimento del decennale italiano intorno al 3,40 %, beneficiando dell’avanzamento dei paesi periferici.
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Borsa Italiana: top e flop dell’odierna seduta
Ftse Mib (-0,50%):
• In evidenza Telecom Italia (+2,9%), Saipem (+1,6%), Amplifon (+0,9%), Banco BPM (+0,7%).
• Sotto pressione Iveco (-2,6%), Recordati (-2,0%), Moncler (-1,8%), Generali (-1,4%).
Ftse Italia Mid Cap (-0,45%):
• Brillano D’Amico (+2,0%), OVS (+1,9%), Rai Way (+1,5%), BFF Bank (+1,4%).
• Peggiori: Ariston Holding (-2,9%), Ferragamo (-2,6%), TXT E solutions (-2,2%), Alerion Clean Power (-1,8%).
Ftse Italia Small Cap (+0,06%).
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Focus: inflazione eurozona
La lettura finale del CPI maggio conferma l’inflazione tendenziale all’1,9% e quella core al 2,3%, in linea con le attese.
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Interpretazione e scenari
1. Il nervosismo geopolitico (Iran-Israele e potenziale coinvolgimento Usa) spinge l’oro e il petrolio, mantiene le valute emergenti sotto pressione e favorisce il dollaro.
2. Le banche centrali restano in attesa: il taglio svedese e l’inflazione sotto controllo scoraggiano manovre aggressive in UE e UK .
3. Il calo dello spread riflette la fiducia nei paesi periferici, ma la cautela sugli asset rischiosi impedisce una ripresa robusta.
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Seduta in calo per l’Europa, Milano compresa; ma la moderata forza di Wall Street e la stabilità dei Treasury danno un barlume di ottimismo. Oggi sera si attende la Fed: discorso di Powell e previsioni potrebbero cambiare il gioco. Fino ad allora, il mix geopolitico e macro manterrà i mercati in tensione.