Continua la lotta ai rifiuti in mare di Capitan Findus: in due anni raccolti 12.500 kg
- di: Barbara Leone
Continua il percorso di sostenibilità che Findus porta avanti da anni e di cui Capitan Findus si fa promotore con il programma “Fish For Good, per il futuro degli oceani”, un vero e proprio manifesto articolato su tre pilastri: garantire una filiera responsabile e trasparente (il 98% delle materie prime ittiche proviene oggi da pesca sostenibile certificata MSC e acquacoltura ASC), prendersi cura attivamente dell’oceano con progetti tangibili e avere a cuore la salvaguardia dell’ambiente (il 98% degli imballaggi oggi è riciclabile e per tutte le scatole di cartone prodotte si utilizza carta proveniente da foreste gestite in modo sostenibile, come da certificazioni PEFC e FSC). Tre le attività messe in campo, Findus sostiene la campagna PlasticLess di Lifegate che ha portato l’azienda ad “adottare”, garantendone il corretto funzionamento e la manuntezione, 10 Seabin, cestini mangia-rifiuti, in tutta Italia.
Continua la lotta ai rifiuti in mare di Capitan Findus: in due anni raccolti 12.500 kg
In due anni sono stati raccolti oltre 12.500 kg di rifiuti, pari al peso di circa 840.000 bottiglie da 0,5L. I Seabin sono collocati lungo tutta la penisola, dalla Puglia (Brindisi), risalendo nel Lazio (Gaeta), in Toscana (a Viareggio, sull’Isola d’Elba e di Capraia), Emilia-Romagna (Marina di Ravenna, Cattolica, Cesenatico), Veneto (Venezia) e Liguria (Porto Venere). A Gaeta, nel Lazio, in cui è stato installato 1 Seabin, sono stati raccolti ad oggi oltre 1.000 kg di rifiuti, ovvero l’equivalente di 68.000 bottiglie da 0,5L. Un impegno sottolineato anche dalla recente partnership con Ogyre, la prima piattaforma globale di Fishing for Litter per raccogliere rifiuti marini grazie al supporto dei pescatori. Una collaborazione che unisce due realtà che vivono il mare ogni giorno e scelgono di tutelarlo insieme e che ha l’obiettivo di raccogliere in 12 mesi 6.000 kg di rifiuti.
“Quello dell’inquinamento marino è un problema di cruciale importanza che come azienda, attraverso progetti e azioni concrete, cerchiamo di affrontare da anni provando a fare la nostra parte. Per questo da due anni sosteniamo la campagna PlasticLess di Lifegate e abbiamo stretto quest’anno una partnership con Ogyre – commenta Manuel Rubini, Marketing Manager Findus –. Centrali nel nostro programma sono inoltre attività volte a sensibilizzare i consumatori di oggi e di domani”.
Gli impegni contenuti nel manifesto Fish for Good includono anche azioni volte a sensibilizzare i consumatori, come la realizzazione di un eco murales a Tor Bella Monaca, periferia di Roma, e l’attivazione di progetti destinati ai più piccoli, come “A Scuola di Futuro”, in collaborazione con Scuolattiva Onlus: un programma educativo dedicato ai bambini della scuola primaria per far scoprire loro il mondo marino e quello agricolo. “La sostenibilità ambientale e sociale non solo sono decisive per lo sviluppo personale dei più piccoli ma sono anche le fondamenta per la futura crescita del nostro Paese e delle nuove generazioni - afferma Simona Frassone Presidente di ScuolAttiva Onlus -. Il progetto educativo ‘A Scuola di Futuro’ che ScuolAttiva promuove da oltre 6 anni insieme a Findus ha coinvolto più di 265.000 studenti della scuola primaria, avvicinando gli alunni ad argomenti come la sostenibilità, il rispetto delle risorse naturali, le corrette scelte alimentari, temi che potranno renderli cittadini responsabili del loro futuro e soprattutto del futuro Pianeta. Insieme a Capitan Findus promuoviamo nelle scuole i valori del rispetto, dell’inclusione e della collaborazione con l’obiettivo di costruire una leadership positiva che aiuti i bambini a superare le difficoltà rendendoli i veri Capitani del domani”
Le modalità di pesca e di approvvigionamento giocano un ruolo fondamentale nella salvaguardia degli oceani e delle loro risorse, per questo è necessario che tutte le aziende coinvolte nel settore rispettino standard elevati che garantiscano una pesca responsabile per il futuro dei nostri mari. Findus si impegna a scegliere pesca e acquacoltura sostenibili certificate MSC ed ASC e a sostenere attivamente importanti progetti di miglioramento delle filiere di pesca nel rispetto degli standard di sostenibilità. Un percorso avviato da tempo che ha portato l’azienda ad avere oggi la quasi totalità degli approvvigionamenti (98%) da pesca sostenibile certificata MSC e acquacoltura ASC, rigorosi processi di certificazione che garantiscono completa tracciabilità per pesce e prodotti ittici - con l’obiettivo di arrivare al 100% entro la fine del 2025. Findus vanta inoltre la completa trasparenza sul luogo e modalità di approvvigionamento, tanto che sul sito è possibile conoscere per ogni prodotto l’area di pesca attraverso lo strumento Captain’s Fish Finder tool.
Il Seabin, cestino “mangia-rifiuti”, è in grado di catturare circa 1,5 kg di detriti galleggianti al giorno (a seconda del meteo e del volume dei detriti), comprese le microplastiche da 2 a 5 mm di diametro e le microfibre da 0,3 mm, invisibili all’occhio umano. Il Seabin può inoltre catturare molti rifiuti comuni che finiscono nei mari come i mozziconi di sigaretta, purtroppo anch’essi molto presenti nelle acque. Grazie all’azione spontanea del vento, delle correnti e alla posizione strategica del cestino, i detriti vengono convogliati direttamente all’interno del dispositivo. I rifiuti vengono catturati nel filtro, che può contenere fino a un massimo di 20 kg, mentre l’acqua scorre attraverso la pompa e torna in mare; quando il filtro è pieno, viene svuotato e pulito. Può funzionare 24 ore al giorno e quindi è in grado di rimuovere molta più spazzatura di una persona dotata di una rete per la raccolta.
Il dispositivo risulta straordinariamente efficace in aree come i porti, darsene e anse fluviali poiché sono naturali “punti di accumulo”, in cui convergono la maggior parte dei rifiuti in mare. Tra le attività messe in campo, anche la collaborazione avviata quest’anno con Ogyre, la prima piattaforma globale di Fishing for Litter, nata con la missione di creare un legame tra le persone che hanno a cuore la salute del mare e dell’oceano e coloro che si impegnano attivamente per la sua pulizia. La collaborazione ha l’obiettivo di raccogliere in 12 mesi 6.000 kg di rifiuti: al momento ne sono stati raccolti oltre 5.000 kg. La partnership con Ogyre prevede anche un progetto di ricerca scientifica, sviluppato insieme all'ente scientifico PM_TEN. A partire da un’approfondita classificazione di rifiuti accidentalmente pescati durante le attività di Fishing for Litter portate avanti presso il porto di Santa Margherita Ligure dai pescatori Ogyre in collaborazione con Findus, lo studio individuerà alcune categorie di rifiuti maggiormente rappresentative, per i quali verranno delineati scenari di trasformazione e riuso che considerino il loro utilizzo alternativo e opzioni di recupero/riuso, in linea con i principi dell’economia circolare. L’attività di Fishing for Litter è il cuore dell’attività di Ogyre, resa possibile grazie alla sua flotta di 74 pescatori, distribuiti tra Italia (Santa Margherita Ligure, Cesenatico e Teulada in Sardegna), Bali (Benoa) e Brasile (Guanabara Bay), che si occupano della raccolta e del corretto smaltimento dei marine litters, in ottica di riciclo e rigenerazione.