Diritto alla riparazione, la proposta dell'Ue: nuove regole per i produttori di elettrodomestici sulla garanzia

- di: Barbara Bizzarri
 
Le nuove normative green, un’accresciuta sensibilità per un sistema sostenibile, supportato dall’abitudine al riuso e al riciclo, l'obiettivo di contrastare l'obsolescenza programmata e di rendere più economico riparare i propri dispositivi anziché cambiarli ha indotto la Commissione Europea a presentare una nuova proposta relativa a norme comuni che promuovono la riparazione dei beni, che permetterà risparmi per i consumatori e sosterrà gli obiettivi del Green Deal europeo riducendo, tra l'altro, i rifiuti.

Diritto alla riparazione, la proposta dell'Ue: nuove regole per i produttori di elettrodomestici sulla garanzia

Negli ultimi decenni la sostituzione è stata spesso privilegiata rispetto alla riparazione in caso di difetti insorti nei prodotti e i consumatori non sono stati sufficientemente incentivati a riparare i beni dopo la scadenza della garanzia legale. La proposta renderà più facile e più economico riparare, anziché sostituire i beni: una maggiore domanda stimolerà il settore della riparazione, incoraggiando i produttori e i venditori a sviluppare modelli di business più sostenibili. "La riparazione è la chiave per porre fine al modello 'prendi, crea, rompi e getta' che è così dannoso per il nostro pianeta, la nostra salute e la nostra economia. Non c'è motivo per cui un cavo difettoso o un ventilatore rotto debbano costringerti ad acquistare un prodotto completamente nuovo – sostiene il vice presidente della Commissione, Frans Timmermans - L'anno scorso abbiamo proposto regole per garantire che i prodotti siano progettati per essere riparabili. Oggi proponiamo di rendere effettivamente la riparazione delle cose l'opzione facile e attraente per i consumatori".

La proposta assicurerà che un numero maggiore di prodotti sia riparato nell'ambito della garanzia legale, nel cui periodo di copertura i venditori saranno tenuti a offrire la riparazione, tranne quando è più costosa della sostituzione, e che i consumatori dispongano di opzioni più facili e meno costose per riparare prodotti tecnicamente riparabili quando la garanzia legale è scaduta o quando il bene non è più funzionante a causa dell'usura.

In più, oltre alla garanzia legale, i consumatori disporranno di una nuova serie di diritti e strumenti che renderanno la riparazione un'opzione facile e accessibile, quale per esempio la norma che garantirà che i consumatori possano sempre rivolgersi a qualcuno quando scelgono di riparare i prodotti e incoraggerà i produttori a sviluppare modelli di business più sostenibili; l'obbligo dei produttori di informare i consumatori sui prodotti per i quali sono tenuti a fornire la riparazione; una piattaforma online per la riparazione che consentirà di mettere in contatto i consumatori con i riparatori e i venditori di beni soggetti a ricondizionamento presenti nella loro zona. Questa piattaforma permetterà di effettuare ricerche per luogo e norme di qualità, aiutando i consumatori a trovare offerte interessanti e aumentando la visibilità dei riparatori; un modulo europeo di informazioni sulla riparazione, che i consumatori potranno richiedere a qualsiasi riparatore e che garantirà la trasparenza delle condizioni di riparazione e del prezzo e renderà più facile per i consumatori confrontare le offerte di riparazione.

Sarà anche elaborato uno standard di qualità europea per i servizi di riparazione, allo scopo di aiutare i consumatori a individuare i riparatori che si impegnano a offrire una qualità superiore. Questa norma per una "riparazione facile" sarà aperta a tutti i riparatori in territorio UE che intendono impegnarsi a favore di livelli minimi di qualità, basati ad esempio sulla durata o sulla disponibilità dei prodotti.

La proposta dell’UE punta anche a cambiare il modello di approccio verso i prodotti, in gran parte elettronici. "Vogliamo aiutare i consumatori a riparare i loro prodotti, se lo desiderano. Diamo loro gli strumenti per fare scelte più informate e confrontabili - spiega la vice presidente Vera Jourova -. Vogliamo incentivare i produttori, in modo che rendano possibile la riparazione, piuttosto che impegnarsi in una corsa senza fine di acquistare nuovi prodotti di cui noi fruitori non abbiamo bisogno. Ciò non è sostenibile e non lascia scelta ai consumatori".

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