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Pioggia di dividendi oggi in Borsa: le società che staccano la cedola

- di: Redazione
 
Pioggia di dividendi oggi in Borsa: le società  che staccano la cedola

Una pioggia di dividendi in Borsa oggi lunedì 18 novembre. A staccare la cedola ben dieci società del Ftse Mib, andando a pesare sull’indice principale per l’1,22%. Nella maggior parte dei casi si tratta di acconti del dividendo per l’anno 2025.

Pioggia di dividendi oggi in Borsa: le società  che staccano la cedola

Le dieci società sono Eni (0,25 euro per azione), Banca Mediolanum (0,37 euro per azione), Banco Bpm (0,4 euro per azione), Intesa Sanpaolo (0,17 euro per azione), Poste Italiane (0,33 euro per azione), Tenaris (0,27 dollari per azione), Terna (0,1192 euro per azione), Unicredit (0,9261 euro per azione), Recordati (0,6 euro per azione), Mediobanca (con 0,56 euro per azione a saldo finale per l’esercizio 2023/2024.

Intanto c’è attesa per la ripartenza delle Borse europee, che venerdì avevano chiuso in negativo – sulla scia di Wall Street - dopo la dichiarazione del Presidente della Fed, Jerome Powell, circa il fatto che “non c’è fretta di tagliare i tassi di interesse”, alla luce della robustezza dell’economia americana, facendo quindi capire che difficilmente la Fed procederà a una nuova riduzione dei tassi nella riunione di novembre.

La Fed, con questa dichiarazione, manda un messaggio anche al neopresidente Trump, il cui programma elettorale ha una non indifferente spinta inflattiva. La Fed marca così la sua autonomia dalla politica (che negli Usa è minore di quella garantita in Europa alla Bce) e fa capire a Trump che la Banca centrale americana continuerà ad avere acceso un potente faro sull’andamento dell’inflazione che a ottobre, su base annua, è cresciuta del 2,6%, in aumento rispetto al 2,4% del mese precedente. Il “core” rate, ossia l’indice dei prezzi al consumo depurato delle componenti più volatili quali cibo ed energia, il più osservato dalla Fed, ha registrato un aumento su base annua del 3,3%. L’obiettivo strategico della Federal Reserve è ridurre l’inflazione al 2%, stesso livello obiettivo della Banca centrale europea.

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