Energia, analisi ENEA: "Salgono consumi ed emissioni, rinnovabili in calo"

- di: Daniele Minuti
 
L'ENEA ha pubblicata l'analisi trimestrale del sistema energetico italiano: i dati mostrano una crescita costante dei consumi nel primo trimestre 2022 (di 2,5 punti percentuali, sebbene sotto i livelli pre pandemici) e delle emissioni di anidride carbonica (+8%) per via del maggior uso di fonti fossili (+7%) causato dal -20,5% dell'import di energia elettrica e dal -9,5% delle rinnovabili elettriche (legato al -40% dell'idroelettrico, non compensato dal +11% di eolico e solare).

Pubblicata l'analisi trimestrale del sistema energetico italiano dell’ENEA

Cala del 29% su base trimestrale l’indice ENEA-ISPRED che misura l’andamento della transizione energetica sulla base di prezzi, emissioni di CO2 e sicurezza degli approvvigionamenti. Secondo il report, la crescita di emissioni è legata per il 40% a terziario, trasporti e residenziale mentre il restante 60% è legato a industrie energivore, raffinerie e produzione di energia elettrica da carbone.

la ripresa della domanda è da ricondurre all'aumento di consumi di carbone (+0,4 Mtep, pari a +25%) e petrolio (+1,6 Mtep, pari a +14%), mentre il gas naturale sale solo di un punto percentuale.
Il prezzo medio di borsa dell'elettricità supera i 250 €/MWh con la media del primo semestre stimata al di sopra dei 200 €/MW (il doppio della media 2021). Torna ad aumentare il differenziale fra prezzo italiano e quello di altre borse europee, mentre i prezzi raggiungono nuovi record storici nonostante le misure governative (+55% per le famiglie, +40% per le imprese).

Capitolo gas naturale: i prezzi al consumo arrivano ai massimi storici (1,4 €/m3 per i consumatori) per un incremento semestrale previsto di oltre il 60% rispetto ai massimi raggiunti nello stesso periodo del 2019. Per quanto riguarda le imprese meno energivore, il prezzo è a 1 €/m3 (triplo rispetto allo stesso periodo 2021). Sul lato sicurezza energetica, l'affrancamento dal gas russo porta a un abbassamento sotto il 24% delle importazioni di gas dalla Russia.

Francesco Gracceva, il ricercatore ENEA che coordina l’Analisi, ha commentato: "Il balzo delle emissioni di anidride carbonica e i prezzi record dell’energia hanno fortemente penalizzato l’ISPRED. A questi livelli, per rispettare i nuovi obiettivi europei Fit for 55 (riduzione al 2030 del 55% delle emissioni nette dell’UE rispetto al 1990) sarà necessario un taglio di oltre 100 milioni di tonnellate di CO2 nei prossimi otto anniI consumi sono comunque cresciuti meno del PIL per effetto del calo della produzione industriale, dell’inverno mite, ma anche dei prezzi record che hanno contribuito a frenare la domanda (in particolare quella di gas negli usi diretti: -8% nell’industria, -2% nel civile). Tuttavia la forte ripresa dei volumi di traffico di passeggeri e merci su strada, tornati ai livelli pre-pandemia, porta a stimare una crescita dei consumi di energia ben superiore al 2% anche nel secondo trimestre, con una previsione di oltre il 2% per tutta la prima metà dell’anno. Si tratta di valori maggiori a quelli registrati nell’Eurozona, dove l’incremento trimestrale è stato di poco superiore all’1%, un trend che prosegue dallo scorso anno anche per le emissioni".
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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