Federturismo compie 30 anni e presenta "Il turismo pilastro dell’Economia dell’Esperienza"

- di: Barbara Bizzarri
 

Nata da una felice intuizione dei vertici di Confindustria all’inizio degli anni Novanta del secolo scorsoFederturismo ha compiuto 30 anni e festeggia l’evento con una presentazione, avvenuta a Roma, in onore di una delle industrie più importanti per la nostra economia: la ricerca Il turismo pilastro dell’Economia dell’Esperienza”, affidata a Banca Ifis, per celebrare una delle industrie più importanti per la nostra economia, che ha assunto negli anni un ruolo sempre più predominante nel panorama italiano ed internazionale fino a diventare, come ha scritto qualcuno, “l’Industria del XXI Secolo”, e che intende essere un punto di partenza dal quale trarre spunti e ulteriori riflessioni per far crescere l’ecosistema turistico italiano, consapevoli che solo attraverso la cooperazione di imprese, territori, associazioni e pubblica amministrazione sarà possibile valorizzare ancora di più il inestimabile, patrimonio turistico.

Federturismo compie 30 anni e presenta "Il turismo pilastro dell’Economia dell’Esperienza"

 "E proprio quel sentimento di fedeltà alla visione iniziale di riconoscere al turismo il valore di industria è stato - dichiara la Presidente Marina Lalli - un filo rosso che ha legato tutta la storia della Federazione, che oggi conta oggi più di 9000 imprese associate tra le più grandi ed importanti tra tutti i settori della filiera turistica. Un bel traguardo, ma anche un grande punto di partenza. Da allora il mondo del turismo è cambiato, sono cambiati i comportamenti, le preferenze e le attitudini dei viaggiatori e l'obiettivo per il prossimo futuro è generare valore economico e nuove opportunità per le destinazioni, puntando su sostenibilità, innovazione ed esperienzialità. Il turismo in questi anni ha dimostrato di essere un fenomeno in grado di superare ogni barriera, di modificare i suoi percorsi e di non fermarsi mai. Anzi è stato capace di proseguire una crescita che non ha paragoni con altri settori dell’economia, contribuendo allo sviluppo e al benessere socio-economico, spesso come fattore chiave e determinando benefici in molteplici altri settori ad esso collegati".

Secondo lo studio realizzato da Banca Ifis, la pandemia ha contribuito ad alimentare il desiderio che il viaggio diventasse un’occasione speciale, lo strumento per vivere un’esperienza nuova e totalizzante, per certi versi esistenziale.

Sugli oltre 255 milioni di arrivi turistici in Italia stimati per il 2022 (inclusi 90 milioni di escursionisti e 57 milioni di ospiti presso parenti e amici) si sono registrate oltre 352 milioni di esperienze. La durata del viaggio è passata da 4,4 notti del 2019 a 5,1 per il 2022, con una crescita del 16%. Tempo di permanenza e numero di esperienze sono le determinanti che hanno portato ad un incremento del 16% della spesa pro capite (anche al netto dell’inflazione) sui valori pre-pandemia. In particolare, la spesa per musei, mostre, eventi, shopping e altre attività è cresciuta del 15% (da 194€ a 224€ tra il 2019 e il 2022). Il conto economico 2022 ha registrato un incremento del 5% sui valori del 2019.

La ricerca identifica sette esperienze che descrivono l’offerta turistica italiana: “Cultura e riscoperta dei territori”, “BenEssere”, “Enogastronomica”, “MICE e Grandi Eventi”, “Shopping”, “Natura e Svago” e “Spirituale”, esperienze che generano a loro volta un effetto booster detto country of origin” (16 miliardi di euro/anno) ovvero quel fenomeno per il quale l’esperienza vissuta in Italia impatta positivamente sulle esportazioni di Made in Italy indirizzando le scelte d’acquisto del turista quando torna a casa, con un effetto economico innescato dai consumi e dall'occupazione delle imprese del turismo (79 miliardi di euro/anno) che si traduce in forza lavoro e che abbraccia 12 settori produttivi differenti, dall'hospitality all'agroalimentare, all'intrattenimento, al real estate fino alla cantieristica, ma anche servizi finanziari, sanità ed istruzione.

Da rilevare anche il contributo al Soft power italiano: il turismo esperienziale continua a vivere nei racconti post viaggio e su questo si costruisce un driver reputazionale. Quanto meglio si sarà trovato il turista, più ricche saranno state le sue esperienze e più ne parlerà ai suoi contatti, facendo crescere l’influenza del “brand” Italia. Lo testimonia il nono posto occupato dall'Italia nel Global Soft Power Index stilato da Brand Finance per il 2023 in cui è dimostrato che senza il contributo delle sette esperienze e i riflessi positivi che queste generano in termini di coinvolgimento, l’Italia perderebbe posizioni scivolando da nona a sedicesima.

“Siamo felici di essere al fianco di Federturismo anche nelle celebrazioni del trentesimo anniversario. Come Banca delle piccole e medie imprese italiane, siamo consapevoli dell’importanza che il turismo riveste per la crescita economica e sociale del nostro Paese. Proprio con questo spirito, abbiamo voluto realizzare lo studio che mostra i nuovi trend di questa industria e le opportunità che essa rappresenta per l’Italia. Ne emerge un quadro dove l’imprenditore del turismo, ben rappresentato da Federturismo, si connota oggi più che mai come un ideatore e promotore di esperienze che da un lato invitano al benessere personale e dall’altro promuovono il dialogo derivante dalla conoscenza reciproca e dall’interscambio culturale. Attività, oggi, più che mai fondamentali”, dichiara Ernesto Fürstenberg Fassio, Presidente di Banca Ifis.

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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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