• 8501 intesa GREEN 25
  • POSTE25 850 1

Chiara Ferragni torna padrona del suo brand: ora detiene il 99% della Fenice Srl

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Chiara Ferragni torna padrona del suo brand: ora detiene il 99% della Fenice Srl
Chiara Ferragni torna ad essere azionista di maggioranza della società che porta il suo nome. Con un’operazione di aumento di capitale da circa 6,43 milioni di euro, l’imprenditrice digitale ha acquisito il 99% delle quote della Fenice Srl, la società che controlla il brand “Chiara Ferragni”. L’annuncio è stato dato dalla stessa influencer attraverso i suoi canali social, con un messaggio improntato alla volontà di riprendere il controllo diretto sul proprio progetto imprenditoriale.

Chiara Ferragni torna padrona del suo brand: ora detiene il 99% della Fenice Srl

«È la scelta di rimettere le mani sulla mia storia, senza delegare», ha scritto Ferragni, accompagnando lo screenshot del messaggio che ufficializzava la nuova configurazione societaria. Una scelta che arriva dopo un periodo particolarmente complesso, segnato da un forte calo di ricavi e da una perdita di immagine dopo il caso Balocco, che ha inciso in modo significativo sul valore percepito del marchio e sulla fiducia da parte degli investitori.

I numeri dell’operazione: ricapitalizzazione e ripianamento delle perdite

Stando ai verbali dell’ultima assemblea dei soci, l’aumento di capitale è stato sottoscritto quasi integralmente dalla stessa Ferragni. I 6,43 milioni stanziati sono serviti in larga parte a coprire le perdite residue della società: 50mila euro rappresentano l’incremento del capitale sociale, mentre il restante importo, circa 6,38 milioni, è stato destinato a titolo di sovrapprezzo. Un intervento che ha diluito le quote degli altri due soci, l’imprenditore Pasquale Morgese e l’ex presidente Paolo Barletta, quest’ultimo già sostituito come amministratore unico da Claudio Calabi.

Dalla crescita alla crisi: il crollo dei ricavi nel 2024

Nel 2023, la Fenice Srl aveva registrato ricavi tra gli 11 e i 12 milioni di euro, ma l’anno successivo il fatturato è sceso a meno di 2 milioni. Le perdite complessive accumulate nell’arco di due anni hanno toccato i 10 milioni. A giugno 2023, il valore stimato della società era ancora pari a 75 milioni di euro. Un dato oggi lontano dalla realtà, viste le difficoltà incontrate sul piano reputazionale e commerciale.

Il futuro del marchio: ricostruzione e rilancio

Nel suo messaggio, Ferragni ha parlato di “una realtà fatta di alti e bassi, imperfetta, mia”, indicando la volontà di ripartire senza l’ambizione di una rinascita immediata, ma con l’obiettivo di costruire una nuova fase di autenticità imprenditoriale. Il futuro del brand dipenderà ora dalla capacità di riconquistare la fiducia del mercato e di posizionarsi in un settore competitivo, dove immagine e coerenza comunicativa giocano un ruolo cruciale.
Notizie dello stesso argomento
Trovati 85 record
Pagina
2
04/07/2025
Unicredit sfida Roma e Berlino: golden power e assalto a Commerz
Unicredit rilancia su Banco Bpm e punta a Commerzbank, mentre il golden power italiano e i...
04/07/2025
L’industria farmaceutica corre, ma il sistema la frena
L’industria farmaceutica italiana vola su export e occupazione, ma resta intrappolata tra ...
04/07/2025
Borse asiatiche vivaci ma caute in vista dei dazi Usa
Le borse asiatiche restano vivaci ma caute in attesa della scadenza del 9 luglio sui dazi ...
04/07/2025
Roma, esplosione in via dei Gordiani: feriti e ustionati
Una fortissima esplosione ha scosso i residenti della zona Est di Roma nella mattinata di ...
04/07/2025
Riecco il ravvedimento speciale: il fisco torna a battere cassa
Ritorna il ravvedimento speciale: emendamento FdI riapre il concordato biennale per il 202...
03/07/2025
Dollaro giù, America in bilico: panico o strategia?
Il dollaro crolla come non accadeva dal 1973. Tra dazi, debito e Fed politicizzata, l’Amer...
Trovati 85 record
Pagina
2
  • POSTE25 720
  • 720 intesa GREEN 25