Rottamazione quinquies sprint, Salvini gioca d’anticipo su Meloni
- di: Bruno Legni

Un’accelerazione decisa prima della pausa estiva: coperture pronte, 247 mila lettere in arrivo e la sfida agli alleati.
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Il Carroccio scommette sulla rottamazione urgente
La Lega, sotto la regia di Matteo Salvini, ha avviato una manovra lampo per blindare la maxi-rottamazione delle cartelle fiscali prima dell’estate (rottamazione quinquies). Il presidente della commissione Finanze al Senato, Massimo Garavaglia (foto), sta curando ogni dettaglio tecnico e finanziario: l’obiettivo è ottenere copertura già entro luglio e inserire il provvedimento nella prossima legge di bilancio, evitando così ostacoli posteriori.
Così facendo, il ddl attuale conterrebbe stanziamenti espliciti e vincolanti, un’ingegneria istituzionale che punta a impedire che Fratelli d’Italia o Forza Italia possano poi fare marcia indietro. Inoltre, il passaggio diretto alla Finanziaria accelera l’iter: niente attesa alla Camera, solo corsia preferenziale per un trattato fiscale blindato, prima che si sciolgano le Camere.
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Via i piccoli e i debiti “pesanti”: come cambia la rottamazione
Il testo fuoriserie esclude dai benefici le cartelle di importo modesto, inferiori a 200–300 €, giudicate poco significative, e quelle già oggetto di definizioni agevolate.
Si punta perciò a una platea composta da debiti medi, delegati a un piano dilazionato fino a 120 rate, con esenzione da interessi e sanzioni per posizioni accumulate tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2023 .
Garavaglia ha dichiarato che la platea verrà definita in accordo con il Ministero dell’Economia, dopo una serie di consultazioni. Elementi importanti, considerando che un sottosegretario leghista, Max Bitonci, ha già dichiarato la priorità di estendere la rottamazione per chi salta una o più rate, con un orizzonte di rientro a 10 anni.
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Flat tax rilanciata: un messaggio chiaro agli alleati
Parallelamente alla rottamazione, Salvini rilancia la flat tax per partite Iva portandola da 85 mila a almeno 100 mila euro, e forse fino a 150 mila. «Così aumenterebbe la possibilità di fatturare, dichiarare e incassare per lo Stato» ha affermato Salvini. Un segnale politico fortissimo in risposta alle spinte interne sul taglio delle aliquote Irpef, volute da Meloni a favore del ceto medio.
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253 mila lettere e il cronoprogramma operativo
Sul piano operativo, l’Agenzia delle Entrate Riscossione sta inviando circa 247 000 comunicazioni ai contribuenti riammessi alla rottamazione-quater entro il 30 aprile: lettere cartacee o PEC contenenti importi, scadenze e istruzioni per pagamenti agevolati.
L’invio è previsto entro il 30 giugno, mentre il nuovo piano rateale parte ufficialmente l’ultimo giorno di luglio. In caso di rateazione, si hanno fino a dieci tranche distribuite fino al 2027, con una tolleranza che posticipa la prima scadenza ai primi di agosto.
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Reazioni e conseguenze: la mossa che scuote la maggioranza
Mentre Fratelli d’Italia e Forza Italia restano in osservazione, l’anticipo deciso della Lega rischia di creare tensioni nella coalizione. Salvini lo ha definito un modo per «mettere gli alleati davanti a un fatto compiuto» e impedire capovolgimenti di rotta. Il contesto si fa caldo, dato che Meloni punta sull’Irpef, la Lega spinge sulla flat tax e FdI resta su posizioni medesime alle forze moderate.
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Il punto programmatico: due appuntamenti cruciali prima dell’estate
1. La commissione Senato punta a chiudere la fase istruttoria entro metà luglio, con voti favorevoli e coperture integrate.
2. La legge di bilancio autunnale sarà il tram ferroviario che trasporterà il ddl-blindo nei passaggi parlamentari restanti, consentendo un parto rapido e senza cambi di rotta.
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Una strategia a doppia corsia
La Lega sta giocando d’anticipo con una strategia a doppia corsia: sanatoria fiscale e flat tax. È una mossa pensata per consolidare il consenso elettorale e mettere gli alleati di fronte a un bivio: trainare o restare travolti. Il cronoprogramma è serrato, le lettere già partite e la sensazione è che nei prossimi mesi il fisco sarà il nuovo terreno di battaglia della politica italiana.