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Fukushima: nel 2023 l'acqua contaminata sarà sversata in mare

- di: Redazione
 
Fukushima: nel 2023 l'acqua contaminata sarà sversata in mare
A breve i tecnici della Tokyo Electric Power (la Tepco) cominceranno i preparativi per la posa di tubi sul fondo del mare per scaricare tonnellate di acqua contaminata trattata a un chilometro di distanza dal modulo n.1 della centrale nucleare di Fukushima, per liberare la capacità di stoccaggio nel sito.
La centrale è condizionata dal continuo accumulo di acqua altamente contaminata, dopo il disastro dell'impianto innescato dal terremoto del 2011 e dallo tsunami che seguì.

Secondo l'agenda dei lavori, il rilascio dell'acqua contaminata trattata comincerà nella primavera del 2023 in base a piani approvati di concerto con il governo.
I lavori preparatori prevedono anche uno studio del fondale marino, a partire da settembre, per preparare l'installazione dei tubi.
Il volume di acqua radioattiva proveniente dall'impianto - secondo fonti ufficiali - continua a crescere a un ritmo di 140 tonnellate al giorno. Questo perché le acque sotterranee che fluiscono e le precipitazioni sugli edifici del reattore danneggiati vengono contaminate mescolandosi con acqua altamente radioattiva utilizzata per raffreddare il combustibile nucleare fuso nel sito.
L'acqua contaminata viene conservata in serbatoi di stoccaggio dopo che la maggior parte del materiale altamente radioattivo è stata trattata (con apparecchiature note come Advanced Liquid Processing System, l'ALPS).

Più di 1.000 serbatoi sono stati installati nel complesso nucleare per immagazzinare l'acqua contaminata e lo spazio sta raggiungendo rapidamente la massima capacità.
Il governo ha deciso ad aprile che il rilascio dell'acqua trattata nell'oceano Pacifico fosse l'unico modo per risolvere il problema. Prima di essere rilasciata, l'acqua radioattiva verrà ulteriormente trattata con l'ALPS e miscelata con acqua di mare per diluire il contenuto.

Per quanto riguarda il trizio, un isotopo radioattivo dell'elemento idrogeno che l'ALPS non può rimuovere, sarà diluito a meno di un 40° degli standard di legge per lo scarico prima di essere rilasciato. La Tepco deve ottenere l'approvazione dall'Autorità di regolamentazione nucleare del governo per attuare il suo piano di rilascio, spiegando approfonditamente la progettazione delle attrezzature necessarie e altri dettagli ritenuti essenziali.
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