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Accordo per la tregua a Gaza: Trump annuncia intesa, Israele e Hamas confermano

- di: Bruno Coletta
 
Accordo per la tregua a Gaza: Trump annuncia intesa, Israele e Hamas confermano
Un momento cruciale per il conflitto tra Israele e Hamas: è stato raggiunto un accordo per una tregua e il rilascio di ostaggi israeliani catturati il 7 ottobre. L’annuncio, che ha suscitato reazioni internazionali, è stato fatto per primo da Donald Trump, presidente eletto degli Stati Uniti, da Mar-a-Lago.
I primi ostaggi saranno rilasciati tra poco”, ha dichiarato Trump. Il  presidente eletto ha poi aggiunto: “Un accordo epico, realizzabile solo grazie alla mia vittoria. Abbiamo ottenuto così tanto senza nemmeno essere alla Casa Bianca. Basta terroristi a Gaza, espanderemo gli accordi di Abramo”. Le parole di Trump hanno immediatamente suscitato reazioni sia di sostegno sia di critica da parte della comunità internazionale e dei suoi avversari politici negli Stati Uniti.

Conferme dai negoziatori a Doha

Fonti diplomatiche a Doha, dove si sono svolte settimane di negoziati mediati dal Qatar, hanno confermato l’accordo. Israele e Hamas hanno dato il via libera ufficiale, seguiti dalla conferma della Casa Bianca. L’amministrazione Biden ha dichiarato che il cessate il fuoco rappresenta un passo importante verso la stabilità della regione. “Lavoreremo per garantire che l’accordo sia rispettato e che la pace sia duratura”, ha detto il segretario di Stato Antony Blinken in una conferenza stampa a Washington. Fonti vicine ai negoziatori hanno riferito che l’intesa prevede anche il passaggio sicuro di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, un punto critico nei colloqui degli ultimi mesi.

Liberazione degli ostaggi e celebrazioni a Gaza
Fonti israeliane hanno confermato che i primi tre ostaggi saranno liberati entro le prossime 48 ore. Tra questi, secondo alcune indiscrezioni, ci sarebbe una madre con il figlio adolescente, entrambi rapiti durante l’attacco di Hamas del 7 ottobre. Il governo israeliano ha definito l’accordo “una prima vittoria diplomatica”, sottolineando che l’esercito rimane pronto a rispondere a eventuali violazioni della tregua.
Intanto, a Gaza, migliaia di persone sono scese in strada per celebrare il cessate il fuoco. Le immagini trasmesse da Al Jazeera mostrano folle festanti, mentre esponenti di Hamas hanno parlato di una “vittoria per il popolo palestinese”. Tuttavia, in alcuni quartieri, soprattutto nelle aree più colpite dai bombardamenti, il clima rimane teso. Alcuni abitanti hanno espresso scetticismo sulla durata della tregua e timori per il futuro. “Abbiamo vissuto troppe tregue che poi sono fallite”, ha dichiarato un residente di Khan Yunis.

Reazioni internazionali e dubbi sul futuro

Le Nazioni Unite hanno accolto con favore l’accordo, definendolo “un passo necessario per prevenire ulteriori sofferenze”. Il segretario generale António Guterres ha ribadito l’appello a tutte le parti affinché rispettino il cessate il fuoco e lavorino per una soluzione duratura del conflitto. Anche l’Unione Europea ha espresso soddisfazione per l’intesa, ma ha sottolineato la necessità di avviare negoziati più ampi che coinvolgano tutte le parti interessate, compresa l’Autorità Nazionale Palestinese.
Nonostante l’ottimismo generale, diversi analisti hanno espresso dubbi sulla tenuta dell’accordo. “La sfida più grande sarà garantire che entrambe le parti rispettino i termini dell’intesa, soprattutto considerando i precedenti fallimenti”, ha affermato un esperto del Middle East Institute. L’opposizione israeliana, guidata da Yair Lapid, ha criticato il governo Netanyahu per aver accettato condizioni che, a loro dire, potrebbero rafforzare Hamas a lungo termine.
La tregua, se rispettata, potrebbe rappresentare un momento di svolta per la regione, ma resta da vedere se sarà l’inizio di un percorso verso la pace o un’altra tregua temporanea in un conflitto che dura ormai da decenni.

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