• 8501 intesa GREEN 25
  • SIMEST25 850 1
  • Banner 850 1 Genertel 2025

Il governo, dopo Pontida, è ancora unito?

- di: Redazione
 
Il governo, dopo Pontida, è ancora unito?
Lo spettacolo andato in scena ieri a Pontida, con Matteo Salvini che ha voluto mostrare, con mesi di anticipo, quale sarò la sua scaletta politica in vista delle elezioni europee del prossimo anno, non ha reso un grande servizio al governo e a Giorgia Meloni che, nelle ore in cui visitava Lampedusa con la presidente della Commissione europea, von der Leyen, era contestata nelle sue politiche sull'immigrazione dal cuore verde e padano della Lega.
Non che le cose dette e ascoltante sul ''sacro pratone'', come lo chiamava con orgoglio Umberto Bossi (la cui eredità politica è stata mandata definitivamente in naftalina da Salvini), fossero completamente inattese, ma il fatto che, sul raduno, siano state fatte aleggiare, di proposito, le tesi più estremistiche del movimento certo non ha fortificato il governo che ora, oggettivamente, deve fare i conti con una Lega sempre più recalcitrante a stare dentro i paletti di una azione politica che, pur se nominalmente condivisa, è soprattutto dettata dal presidente del consiglio.

Il governo, dopo Pontida, è ancora unito?

Ma il fatto stesso di esibire a Pontida un campione dell'anti-europeismo, quale Marine Le Pen, mentre Meloni cercava nella presidenza della Commissione europea una sponda per affrontare il problema dell'immigrazione irregolare e non più sostenibile dal punto di vista dei numeri, tutto è sembrato fuorché una coincidenza, cercando di marcare, già oggi, un territorio politico in vista delle europee, che saranno giocate da Salvini parlando alla pancia del Paese e, quindi, alimentandone le paure, vecchie e nuove. A cominciare da quella del ''diverso'', e non solo di quello che ha un colore della pelle diverso, una lingua diversa, una religione diversa, e ci fermiamo qui.
Non è certamente un caso se, tra quelli che hanno partecipato al raduno (pur se bisogna sempre mettere in conto che qualche ''buontempone'' ci può sempre essere), c'è stato chi ha cercato di fare passare il messaggio più estremo, che non è stato solo quello di respingere i migranti con ogni mezzo, ma anche di ricreare quel clima di separazione morale tra Nord e Sud, quasi marcando una supposta superiorità etnica di cui non si sentiva parlare da parecchi anni e di cui, naturalmente, non si sentiva affatto bisogno.

La Lega non è certamente questa, ma è chiaro che, se tornano a manifestarsi quei sentimenti che avevano fatto da traino ai suoi successi nel Nord del Paese, è un segnale che, seppure con la giusta tara su numeri e qualità dei singoli, che non può essere sottovalutato o, peggio, fatto passare per episodi folcloristici.
Perché parlare di invasione (che i numeri non confermano, anche se il fenomeno è molto preoccupante) non aiuta certo a trovare una soluzione che, per essere efficace e fattibile, deve avere il consenso e l'apporto di tutti. E se, a dismettere per un giorno, i panni del moderato è persino il presidente del Veneto, Luca Zaia (''L'Europa non può considerare Lampedusa come confine italiano. La Von der Leyen vada pure a Lampedusa ma si ricordi che deve anche tornare a casa a risolvere il problema"), ecco che qualche retropensiero bisogna pure farla. Saranno pure, tra Salvini e i suoi (presunti) proconsoli, delle parti in commedia, ma bisogna tenerne conto, se si vuole capire quali saranno le mosse future del vicepremier leghista.

Giorgia Meloni
, da parte sua, consapevole che la lunga volata per le europee è già partita, deve, ad un lato pararsi dagli attacchi che, da destra, le porta Salvini (che cerca di erodere il consenso a Fratelli d'Italia), ma dall'altro deve dimostrarsi dialogante con l'Europa, il cui contributo è decisivo. Quella stessa Europa, cui Meloni si rivolge chiedendo, è attaccata da Salvini e dalla sua ospite francese. La cui presenza a Pontida è stata snobbata da Antonio Tajani che, da New York, ha fatto capire che Salvini può invitare chi vuole, ma che le alleanze non può certo imporle il leghista.
Notizie dello stesso argomento
Trovati 16 record
Pagina
1
07/06/2025
Gaza, la piazza di Roma rompe il silenzio: “Non in nostro nome”
In migliaia al corteo con Schlein, Conte e Fratoianni. “Basta complicità”. Ma le comunità ...
06/06/2025
Referendum, i partiti si dividono: tra appelli al Sì, al No e all’astensione
Il weekend dell’8 e 9 giugno vedrà gli italiani impegnati per una tornata referendaria che...
06/06/2025
Scontro aperto sul referendum: Durigon contro Landini, il PD evoca il Ventennio
A pochi giorni dai referendum promossi dalla CGIL la tensione tra governo e sindacati ragg...
06/06/2025
L’America tossica / Trump contro Musk, veleno e vendette
Contratti cancellati, accuse su Epstein, minacce incrociate e il progetto di un partito pe...
05/06/2025
Draghi osserva e aspetta: il suo nome agita i piani alti della finanza
Dopo il suo rapporto sulla competitività europea, l’ex premier torna al centro dei giochi....
05/06/2025
Trump chiama Xi, ma ora è la Cina a dettare le regole del gioco
Dopo mesi di muscoli e minacce il tycoon si sgonfia, ha paura e cerca il dialogo: Pechino ...
Trovati 16 record
Pagina
1
  • Banner 720 Genertel 2025
  • 720 intesa GREEN 25