Intesa Sanpaolo, 4,3 miliardi di utile nel 2022. Messina: "miglior bilancio della storia della banca"

- di: Daniele Minuti
 
Intesa Sanpaolo ha chiuso il 2022 con un utile netto che ha raggiunto 5,5 miliardi di euro, risultato che, escludendo 1,4 miliardi di euro di accantonamenti/rettifiche di valore per Russia e Ucraina, va oltre l'obiettivo del piano di impresa 2022-2025 di oltre 5 miliardi per lo scorso anno. Senza tali misure di derisking, l'utile netto contabile ammonta a 4,35 milioni di euro, in crescita di 4 punti percentuali su base annua.

Intesa Sanpaolo: utile netto contabile del 2022 a 4,3 miliardi di euro

La Banca guidata dall'Amministratore Delegato Carlo Messina (nella foto), registra un calo del 68% dell'esposizione verso la Russia nel secondo semestre (sotto lo 0,3% dei crediti a clientela complessivi).

Il Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo ha inoltre deliberato di dare esecuzione al buyback per il restante ammontare di 1,7 miliardi di euro autorizzato dalla BCE. Il board ha anche deliberato di proporre all'assemblea la distribuzione di 3,05 miliardi di euro complessivamente a valere sull'utile 2022, corrispondente a un payout ratio del 70% dell'utile netto, che, tenendo conto dell'acconto dividendi pagato lo scorso novembre pari a 1,4 miliardi, porta alla proposta di distribuzione di 1,64 miliardi a saldo. Sulla base dell'attuale numero azioni ordinarie il saldo dividendi è pari a 8,68 centesimi di euro per azione,

Risultato corrente lordo in crescita dell’ 11,5% rispetto al 2021; risultato della gestione operativa in aumento del 7,4% rispetto al 2021;
proventi operativi netti in crescita del 3,3% rispetto al 2021; costi operativi in diminuzione dello 0,4% rispetto al 2021.

Elevata patrimonializzazione, largamente superiore ai requisiti normativi: Common Equity Tier 1 Ratio a regime al 13,5%.

Le iniziative industriali del Piano di Impresa 2022-2025 "sono ben avviate ed è confermato l’obiettivo di 6,5 miliardi di euro di utile netto nel 2025, con un chiaro e forte rialzo derivante dall’aumento dei tassi di interesse". Per il 2023, la banca prevede un significativo aumento del risultato della gestione operativa, derivante da una solida crescita dei ricavi trainati dagli interessi netti (crescita di circa 2,5 miliardi di euro degli interessi netti nel 2023 rispetto al 2022 assumendo il tasso Euribor a 1 mese in media d’anno pari al 2,5%) e da un continuo focus sul cost management, e un forte calo delle rettifiche di valore nette su crediti, con un conseguente utile netto ben al di sopra dei 5,5 miliardi di utile netto 2022 calcolato escludendo il de-risking Russia/Ucraina.

Prevista una solida patrimonializzazione, con un Common Equity Tier 1 ratio fully phased-in - confermando l’obiettivo superiore al 12% nell’orizzonte del Piano di Impresa 2022-2025 secondo le regole di Basilea 3 / Basilea 4 - prossimo al 13% a fine 2023 considerando gli impatti regolamentari, oltre il 13% nel 2024 e oltre il 13,5% nel 2025 ante Basilea 4 (oltre il 13% post Basilea 4, a circa il 14% considerando l’assorbimento delle DTA), tenendo conto del payout ratio cash pari al 70% e non considerando un’eventuale ulteriore distribuzione.

Il CdA ha deliberato di proporre alla prossima Assemblea ordinaria la distribuzione di 3.047.836.282,28 euro complessivamente a valere sull’utile 2022, corrispondente a un payout ratio pari al 70% dell’utile netto consolidato, che, tenendo conto dell’acconto dividendi pagato lo scorso novembre pari a 1.399.608.167,99 euro, porta alla proposta di distribuzione di 1.648.228.114,29 euro a saldo. Sulla base dell’attuale numero di 18.988.803.160 azioni ordinarie in cui è suddiviso il capitale sociale, il saldo dividendi è pari a 8,68 centesimi di euro per azione al lordo delle ritenute di legge; i dividendi relativi alle azioni che saranno state annullate al completamento del predetto buyback verranno proporzionalmente attribuiti alle altre azioni in circolazione che ne avranno diritto; alle azioni proprie di cui la Banca si trovasse eventualmente in possesso alla record date non spettano dividendi, e il relativo importo sarà girato a riserva straordinaria. Tale distribuzione, se approvata dall’Assemblea, avrà luogo a partire dal giorno 24 maggio 2023 (con stacco cedole il 22 maggio e record date il 23 maggio). Rapportando l’importo unitario a saldo di 8,68 centesimi di euro al prezzo di riferimento dell’azione registrato ieri, risulta un rendimento (dividend yield) pari a 3,5%; se si rapporta anche l’importo unitario di 7,38 centesimi di euro corrisposto come acconto nello scorso novembre, il dividend yield complessivo a valere sull’esercizio 2022 risulta pari a 6,5%.

Carlo Messina: "miglior bilancio della storia di Intesa Sanpaolo"

“Oggi abbiamo presentato dei risultati di altissima qualità”, dichiara il Ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina. “Quello del 2022 è il miglior bilancio della storia di Intesa Sanpaolo. Il quarto trimestre è stato il miglior trimestre di sempre per ricavi - in aumento del 13% sull’anno precedente - con una forte accelerazione della componente da margine di interesse. Con un risultato netto di 5,5 miliardi, escludendo gli accantonamenti per il de-risking relativo alla Russia, abbiamo superato ampiamente l’obiettivo di Piano per il 2022”.

“Anche considerando il de-risking relativo alla Russia, il risultato netto è stato di 4,4 miliardi, il miglior utile in quindici anni e ben al di sopra delle indicazioni fornite a seguito dell'invasione dell'Ucraina”, continua Messina.

“Nel 2023, prevediamo una significativa crescita del risultato netto ben al di sopra dei 5,5 miliardi raggiunti nel 2022 (escludendo il de-risking relativo alla Russia). Remunerare gli azionisti mantenendo una solida posizione patrimoniale è elemento essenziale del nostro Dna e resta la nostra priorità. Nei prossimi giorni lanceremo la seconda tranche del riacquisto di azioni proprie, portando l’importo complessivo a 3,4 miliardi”.

“Ciò significa che quest’anno restituiremo almeno 5,3 miliardi tenendo conto del dividendo che pagheremo a maggio previa approvazione dell’assemblea, della seconda tranche del buyback e dell’acconto sul dividendo che – come di consueto – pagheremo a novembre, sulla base della previsione di oltre 5,5miliardi di Risultato netto per l’intero anno. Nella seconda metà dell’anno abbiamo ridotto massicciamente la nostra esposizione alla Russia, che ora è al di sotto dello 0,3% dei prestiti alla clientela del Gruppo. Continueremo a lavorare per ridurre ulteriormente la limitata esposizione residua”.

“Confermiamo la nostra forte attenzione alla difficoltà di famiglie e imprese e il nostro impegno a sostenerli. Nel 2022, abbiamo fornito oltre 30 miliardi a supporto di famiglie e imprese per il caro energia e abbiamo erogato oltre 81 miliardi complessivi, di cui quasi 60 miliardi in Italia. E per le nostre persone di Intesa Sanpaolo, abbiamo fornito un contributo una tantum di quasi 80 milioni per mitigare l'impatto dell'inflazione su di loro e le loro famiglie. Voglio anche ricordare che nel corso del 2022, abbiamo donato 10 milioni a sostegno dell’emergenza umanitaria in Ucraina e abbiamo accolto in Italia quasi 100 famiglie dei nostri colleghi Pravex”, conclude Messina.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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