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Intesa Sanpaolo: utile trimestrale a 1,67 mld di euro. Messina: "miglior trimestre dal 2008 escludendo Russia"

- di: Daniele Minuti
 
Intesa Sanpaolo: utile trimestrale a 1,67 mld di euro. Messina: 'miglior trimestre dal 2008 escludendo Russia'
Intesa Sanpaolo ha chiuso il primo trimestre 2022 registrando un utile netto contabile pari a 1,024 miliardi, risultato in calo di 32,5 punti percentuali su base annuale, mentre l'utile netto del gruppo (escludendo le rettifiche di valore per Russia e Ucraina pari a 0,8 miliardi di euro) si attesta a 1,67 miliardi di euro, in crescita del 20,2% su base annuale e in linea con l'obiettivo di oltre 5 miliardi di euro per il 2022.

Intesa Sanpaolo: risultati consolidati al 31 marzo 2022

La Banca ha chiuso il trimestre con un'elevata patrimonializzazione, superiore ai requisiti normativi: il Cet1 a regime arriva al 13,6% a fine periodo, deducendo dal capitale 700 milioni di dividendi maturati nel periodo, senza considerare circa 110 centesimi di punto di beneficio derivante dall’assorbimento delle imposte differite attive entro il 2029.

Confermato, dati i risultati, il target di 6,5 miliardi di utile netto al 2025, con una crescita potenziale ulteriore dovuta all'aumento di tassi d'interesse, dall'alta flessibilità nella gestione dei costi operativi e dello status di banca a zero NPL. Il Piano d'impresa 2022-2025 resta in corso di attuazione, con i risultati che provano la capacità di Intesa Sanpaolo di generare redditività solida e valore per gli stakeholder, nonostante il difficile scenario globale.

Le principali iniziative industriali previste per l'Istituto sono una forte riduzione del profilo di rischio, con un conseguente taglio del costo del rischio; una riduzione strutturale dei costi, resa possibile dalla tecnologia; una crescita delle commissioni, trainata dalle attività di Wealth Management, Protection & Advisory; ulteriore impegno ESG, con un posizionamento ai vertici mondiali per l’impatto sociale e grande focus sul clima; attenzione alle persone del Gruppo; supporto ai bisogni sociali e sull'inclusione finanziaria, più un impegno concreto sulla cultura, la promozione dell'innovazione e il supporto ai clienti nella transizione ESG/climate.

Carlo Messina
, Ad di Intesa Sanpaolo (nella foto), ha commentato: "Abbiamo rivisto l'outlook per il 2022 su base prudente e conservativa, ovvero come gestiamo sempre Intesa Sanpaolo. Infatti arriveremo a un livello superiore ai 4 miliardi di risultato netto, ipotizzando che non ci siano variazioni cruciali alle forniture di materie prime. Anche in uno scenario molto prudente, che prevede un'ipotesi molto conservativa di una copertura di circa il 40% dell'esposizione verso Russia e Ucraina, arriveremo a più di 3 miliardi di risultato netto. Continuiamo a mantenere il nostro obiettivo di risultato netto di 6,5 miliardi nel 2025 e lo stesso vale per il riacquisto e per il nostro payout ratio del 70% per ogni anno del piano. La forte creazione e distribuzione di valore continueranno ad essere la nostra priorità. Intesa San Paolo e il suo management di lunga esperienza e coeso ha sempre conseguito gli obiettivi che si è data, e sarà così anche quest'anno e gli anni a venire. Nel primo trimestre abbiamo conseguito una solida performance operativa in un contesto sfidante. Grazie a un modello di business plan diversificato abbiamo conseguito un risultato netto di 1,7 miliardi, che è il miglior trimestre dal 2008 escludendo gli accantonamenti per l'esposizione russo-ucraina. Il piano si muove a pieno ritmo con tutte le nostre persone impegnate e sulle iniziative industriali chiave, che sono ben avviate. Per quanto riguarda il massivo de-risking upfront, la banca ha conseguito una riduzione dello stock di crediti deteriorati lordi di 4,8 miliardi di euro, equivalente all'esposizione Russia-Ucraina, riducendo l'NPL ratio netto sotto l'1%.Abbiamo fatto un deleveraging per 26 trimestri di consecutivi, con una riduzione totale di deteriorati di quasi 55 miliardi dal picco di settembre del 2015. Grazie a questo risultato veramente impressionante, tra i migliori in Europa, il costo del rischio è già in linea con quello di una banca a zero deteriorati, praticamente siamo una banca nordica"..
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