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Iren: investimenti da record nel 2022, in crescita del 56%

- di: Daniele Minuti
 
Iren: investimenti da record nel 2022, in crescita del 56%
Il Consiglio di Amministrazione di Iren ha approvato i risultati al 31 dicembre 2022: l'EBITDA ammonta a 1.054,7 milioni di euro, in crescita del 3,8% su base annua grazie al corrispettivo di “capacity market” per le attività di generazione elettrica, alla crescita organica nei settori regolati (Reti e Ambiente) e alle acquisizioni effettuate nelle rinnovabili.

Iren: investimenti da record nel 2022, in crescita del 56%

L'Utile Netto di Gruppo attribuibile agli azionisti si attesta a 226 milioni di euro (in contrazione del 25% rispetto al dato 2021 influenzato positivamente da 32 milioni da proventi fiscali non ricorrenti e da 9 milioni da altre sopravvenienze attive). Il risultato, come spiegato nella nota, include maggiori oneri finanziari su derivati per circa 21 milioni di euro e l'impatto negativo del Contributo di Solidarietà è stimato per 27 milioni di euro.

L'indebitamento finanziario netto si attesta a 3.347 milioni di euro (+15,2%), dato in crescita per via degli investimenti realizzati nel periodo ma comunque contenuto grazie alla cessione del magazzino gas e all’ottima gestione del capitale circolante netto commerciale. Gli investimenti lordi sono pari a 1.485 milioni di euro, in crescita del 56% rispetto all'anno precedente, di cui 898 milioni di euro di investimenti tecnici, 310 milioni di euro di investimenti in operazioni di M&A e 277 milioni di euro inerenti lavori di riqualificazione energetica degli edifici.

Luca Dal Fabbro
, Presidente del Gruppo, ha dichiarato: "I risultati appena approvati evidenziano come, anche in un anno particolarmente complesso, Iren abbia dimostrato solidità finanziaria e visione industriale, agendo con grande capacità di resilienza e con forte senso di vicinanza ai territori in cui opera e ai loro cittadini. Il difficile contesto geopolitico che ha caratterizzato il 2022 e generato forte criticità nel settore energetico e dei servizi è stato affrontato da Iren con responsabilità ed attenzione ai clienti e agli azionisti, rafforzando ulteriormente il ruolo di Iren quale partner affidabile nella transizione energetica e nella creazione di valore per il territorio e per le comunità".

Moris Ferretti, Vicepresidente di Iris, ha commentato: "Anche nel 2022 i risultati del Gruppo Iren sono stati affiancati dalla crescita degli indicatori di Sostenibilità in linea con le previsioni di piano mi riferisco in particolar modo alla quantità di rifiuti avviati a recupero di materia nei nostri impianti, che è cresciuta del 40% rispetto allo scorso anno, agli abitanti serviti dall’attività di raccolta rifiuti, ora a 3,8 milioni, al volume di energia elettrica green certificata venduta ai nostri clienti per oltre 1,6 TWh e alla qualità del servizio offerto nel ciclo idrico integrato con perdite idriche medie del 31%, contro una media nazionale del 41%. Tali traguardi confermano la grande attenzione che il Gruppo dedica da sempre a questi aspetti fondamentali per lo sviluppo dei territori nel pieno rispetto dell’ambiente e dei diversi attori che interagiscono con Iren".

Gianni Vittorio Armani, Amministratore Delegato e Direttore Generale del Iris, ha dichiarato: "L’anno appena concluso ha confermato la validità della strada intrapresa con il precedente piano industriale che ha consentito la realizzazione di investimenti record pari a 1,5 miliardi di euro, +56% rispetto al 2021 e più del doppio rispetto al 2020 e il raggiungimento di un EBITDA ordinario in crescita del 6,4% rispetto al precedente anno. Nonostante il forte incremento degli investimenti siamo riusciti a mantenere un profilo di indebitamento sotto le previsioni, grazie alla cessione del magazzino gas e all’ottima gestione del capitale circolante netto commerciale. Nel corso dell’anno, in seguito al consolidamento di Sei Toscana e alle nuove assunzioni, delle quali il 50% composto da giovani under 30, 1.530 persone sono entrate a far parte del Gruppo portando il numero complessivo di dipendenti a 10.580. Data la solidità dei risultati appena approvati proponiamo un dividendo in crescita del 10% come previsto nel piano industriale e pari a 0,11€/azione".
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