Jannik Sinner, il simbolo della nuova generazione del tennis italiano, ha raccontato davanti alle telecamere del TG1 il lato oscuro della sua carriera, in un’intervista toccante che ha fatto il giro del Paese. “Ho pensato di lasciare – ha detto con voce ferma – perché passare da innocente quello che ho vissuto è stato durissimo”. Il riferimento è al caso del clostebol, la sostanza dopante con cui fu contaminato involontariamente lo scorso anno, e che per settimane lo tenne sospeso tra incertezza, rabbia e paura per la sua reputazione.
Sinner si confessa: “Ho pensato di smettere”
Il giovane altoatesino ha ricostruito quei giorni in cui tutto sembrava crollare: “Ero arrabbiato, stanco, deluso. Ma ho avuto accanto le persone giuste, la mia squadra, la mia famiglia. Questo sport mi ha dato tanto, e ho deciso di lottare per tornare”. Quelle parole, pronunciate con sincerità e senza retorica, hanno colpito pubblico e addetti ai lavori, aprendo uno spiraglio sulla fragilità che spesso si cela dietro l’immagine vincente di un campione.
Djokovic rinuncia agli Internazionali: problemi fisici e calendario saturo
A rendere ancora più centrale la figura di Sinner nel panorama tennistico internazionale è arrivata, quasi in contemporanea, la notizia del forfait di Novak Djokovic agli Internazionali d’Italia. Il serbo, sei volte vincitore a Roma, ha comunicato che non prenderà parte al torneo a causa di un’infiammazione persistente al polso, che già lo aveva costretto a limitare gli allenamenti a Montecarlo e Madrid. Una scelta dettata anche dalla volontà di prepararsi al meglio per il Roland Garros, obiettivo dichiarato della sua stagione.
L’assenza di Nole spalanca il tabellone del torneo capitolino, che quest’anno si presenta più aperto che mai. Il pubblico del Foro Italico si prepara così ad accogliere un’edizione che potrebbe finalmente avere un protagonista italiano assoluto. Gli occhi saranno tutti su Sinner, attualmente numero 2 del ranking ATP, ma anche su Lorenzo Musetti, che ha appena compiuto un’autentica impresa a Madrid.
Musetti batte Tsitsipas a Madrid: prima semifinale Masters e top ten
Il ventiduenne Lorenzo Musetti ha superato Stefanos Tsitsipas nei quarti di finale del torneo ATP 1000 di Madrid, con un punteggio che non lascia spazio a dubbi: 6-4, 7-5. Una vittoria netta, maturata al termine di un match in cui il toscano ha mostrato tutto il suo repertorio di talento, concentrazione e maturità. Grazie a questo risultato, Musetti entra per la prima volta nella top ten mondiale, un traguardo che solo tre italiani nella storia del tennis maschile avevano raggiunto prima di lui.
Il percorso a Madrid lo ha visto eliminare anche avversari di peso come Dimitrov e Hurkacz, dimostrando una continuità finora intermittente nella sua carriera. “Sto imparando a stare nei momenti difficili – ha dichiarato – e sento di essere cresciuto dentro e fuori dal campo”. Ora, con la semifinale in programma contro il vincente tra Zverev e Rune, l’orizzonte si allarga anche in chiave Roland Garros.
Un’Italia protagonista: generazione d’oro e pubblico in delirio
Il tennis italiano vive un momento di grazia. Mai come oggi, il circuito vede protagonisti azzurri ai vertici delle classifiche mondiali, e non solo in campo maschile. A Roma, per gli Internazionali BNL d’Italia, si prevede un record assoluto di presenze e incassi, con il pubblico pronto a sostenere i suoi beniamini. La Federazione Italiana Tennis parla di un “momento storico” e investe sulla promozione delle nuove leve, anche grazie al traino di volti come Sinner e Musetti, diventati punti di riferimento per migliaia di ragazzi.
L’intervista di Sinner e il trionfo di Musetti arrivano in un momento simbolico, a pochi giorni dall’avvio del torneo di casa. Per l’altoatesino, sarà la prima volta da numero uno italiano assoluto al Foro Italico, con l’onere e l’onore di essere il principale favorito. Per Musetti, invece, è l’occasione per confermare che la sua crescita è ormai una certezza, e non più una promessa.