Quando il beauty incontra il tailoring: un’alleanza che può cambiare il lusso.
Nel panorama della moda e della bellezza, sta per scriversi un nuovo capitolo: il gigante francese L’Oréal guarda con decisione alla partecipazione nel gruppo italiano Giorgio Armani S.p.A., mentre consolida la sua posizione con l’acquisizione delle attività cosmetiche del gruppo Kering per circa 4 miliardi di euro. Il matrimonio «beauty + moda» assume contorni strategici, globali, a lungo termine.
Un investimento da record nel beauty
Il 19 ottobre 2025 Kering e L’Oréal annunciano un’alleanza strategica che include: l’acquisizione da parte di L’Oréal della casa di profumeria di lusso Creed e licenze esclusive della durata di 50 anni per sviluppare fragranze e cosmetici per i marchi Gucci, Bottega Veneta e Balenciaga.
L’accordo, stimato in circa 4 miliardi di euro ed eventualmente 4,7 miliardi di dollari secondo alcune fonti, è atteso in chiusura nel primo semestre 2026.
«Questo accordo ci consente di rafforzare la nostra leadership nel beauty di lusso e di esplorare nuove frontiere nel wellness», dichiara Nicolas Hieronimus, CEO di L’Oréal.
Perché Kering ha accettato questa cessione
Il gruppo Kering, sotto la nuova guida del CEO Luca de Meo (arrivato nel settembre 2025), ha avviato un profondo ripensamento strategico: riduzione del debito, focalizzazione sui marchi core della moda, uscita da settori collaterali.
Il risultato operativo della divisione bellezza era in perdita nei primi sei mesi del 2025 (circa –60 milioni di euro) e l’indebitamento netto superava i 9,5 miliardi di euro. L’operazione con L’Oréal rappresenta quindi una mossa di alleggerimento e di rilancio.
L’occhio su Armani: il testamento che detta i tempi
Alla morte del fondatore Giorgio Armani (4 settembre 2025) la sua volontà all’interno del testamento chiede che venga ceduta una quota iniziale del 15 % del gruppo entro 12-18 mesi, con priorità su L’Oréal, LVMH o EssilorLuxottica.
L’Oréal conferma ufficialmente di essere «pronta a valutare trattative» con il gruppo Armani, «come previsto dal testamento del signor Armani», sia da sola che con un partner.
Che cosa significa questo per il mercato del lusso
- Il beauty di lusso è un mercato in forte espansione: acquisizioni come quella di Creed e licenze pluridecennali segnano un cambio di paradigma
- Per L’Oréal significa rafforzare la propria presenza nei segmenti premium, integrando marchi di moda iconici e potenzialmente soggetti “contenuto”.
- Per Armani, l’ingresso di un partner strategico può offrire slancio internazionale, capitale e know-how alla distribuzione beauty; ma è anche un passaggio che potrebbe modificare il controllo del gruppo nel medio termine.
- Per Kering è un ritorno alla propria “core competence” della moda e del lusso, liberando risorse e delineando un futuro più focalizzato.
Le incognite da tenere d’occhio
Non tutto è scritto: tra le questioni da seguire troviamo
- Quando verrà effettivamente ceduta la quota di Armani e con che modalità (vendita diretta, IPO, partner strategico).
- Come L’Oréal gestirà l’integrazione dei marchi, le linee di fragranze/cosmetici e il rapporto con i licenziatari attuali (ad esempio l’accordo con Coty per Gucci in scadenza nel 2028).
- Quali saranno le reazioni degli altri attori del lusso (LVMH, EssilorLuxottica) e dei mercati finanziari rispetto alla governance e al posizionamento competitivo.
Un colpo da maestro
Con un colpo da maestro L’Oréal sta ridefinendo i confini tra bellezza e moda, puntando a integrare marchi che sono perfettamente riconoscibili in tutto il mondo. Allo stesso tempo l’operazione con Kering spalanca nuove opportunità per Armani, che ora può scegliere il proprio alleato ideale. Il lusso globale, mai come ora, si gioca su trasformazioni strutturali e alleanze strategiche — e noi siamo spettatori privilegiati di questo spettacolo.