Meloni ago della bilancia per un vertice Ue-Usa con Trump. L’Ue scommette sul dialogo
- di: Cristina Volpe Rinonapoli

La Commissione europea guarda con favore alla possibilità che si tenga un vertice tra Unione europea e Stati Uniti guidati da Donald Trump, e a giocare un ruolo chiave potrebbe essere proprio Giorgia Meloni. A riportarlo è il Financial Times, secondo cui la premier italiana avrebbe discusso questa ipotesi con Charles Costa, presidente del Consiglio europeo, ricevendo una valutazione positiva. L’iniziativa sarebbe appoggiata anche da diversi funzionari della Commissione, intenzionati a ricostruire una cornice di confronto transatlantico nonostante le divergenze accumulate durante la prima presidenza Trump e i nuovi attriti emersi in seguito al suo ritorno alla Casa Bianca. Donald Trump è infatti tornato ufficialmente presidente degli Stati Uniti dopo la vittoria elettorale dello scorso novembre, insediandosi lo scorso gennaio in un contesto internazionale ancora più turbolento rispetto a quello del suo primo mandato.
Meloni ago della bilancia per un vertice Ue-Usa con Trump. L’Ue scommette sul dialogo
Il tentativo di riportare il dialogo ai massimi livelli arriva in una fase geopolitica complessa, segnata da tensioni su commercio, difesa e politica estera. La prospettiva di un vertice con il presidente Trump viene accolta con cautela, ma anche come un’occasione per cercare nuove sintonie tra le due sponde dell’Atlantico. A Bruxelles, funzionari e analisti osservano con attenzione il riassetto dell’agenda politica americana, soprattutto per quanto riguarda le scelte in ambito energetico, climatico e industriale. Le prime mosse del nuovo esecutivo statunitense — tra cui l’introduzione di nuovi dazi e l’annuncio di una revisione radicale degli accordi multilaterali — hanno sollevato preoccupazioni, ma anche stimolato la volontà di una risposta coordinata. In questo quadro, l’ipotesi di un incontro formale tra i leader europei e Trump potrebbe rappresentare un’occasione per affrontare in modo diretto i nodi della cooperazione bilaterale e prevenire una nuova stagione di instabilità commerciale.
La strategia italiana e le relazioni con Washington
Giorgia Meloni si trova al centro di una rete di relazioni sempre più fitte con gli Stati Uniti. La sua visita a Washington nei primi mesi del nuovo mandato presidenziale è stata salutata come un passo importante per rafforzare la presenza italiana nello scacchiere internazionale. Il suo profilo, apprezzato da una parte dell’amministrazione americana e considerato affidabile da vari interlocutori europei, le conferisce oggi un ruolo potenzialmente decisivo nella gestione dei rapporti transatlantici. Secondo fonti diplomatiche citate dal quotidiano britannico, l’interesse di Meloni per un summit Ue-Usa sarebbe motivato dal desiderio di mantenere aperto un canale di comunicazione diretto con la Casa Bianca, in un momento in cui le posizioni europee appaiono frammentate e spesso esitanti.
Un’Europa divisa e la scommessa sulla mediazione
Non è un segreto che le cancellerie europee abbiano opinioni contrastanti sul ritorno di Trump alla guida degli Stati Uniti. Mentre alcuni governi, come quello polacco e ungherese, hanno espresso entusiasmo per il nuovo corso, altri — tra cui Francia e Germania — si mostrano più diffidenti e temono una rottura delle intese comuni faticosamente raggiunte negli anni precedenti. Proprio per questo la figura di Meloni potrebbe fungere da elemento di equilibrio: in grado di interloquire con il nuovo inquilino della Casa Bianca ma anche di interpretare le esigenze del fronte europeo più cauto. La proposta di un vertice, valutata positivamente da Costa e dalla Commissione, si inserisce in un tentativo più ampio di rilanciare il ruolo dell’Unione come attore geopolitico autonomo ma non isolato. Un compito arduo, soprattutto in uno scenario segnato da crisi simultanee: dalla guerra in Ucraina all’instabilità in Medio Oriente, fino alle nuove tensioni commerciali con la Cina.
Una partita ancora aperta
La possibilità di tenere un vertice ufficiale tra l’Unione europea e il presidente Trump resta al momento sul tavolo, ma non è ancora stata formalmente calendarizzata. I contatti tra Roma, Bruxelles e Washington continuano, e nelle prossime settimane si capirà se esistono le condizioni politiche e tecniche per organizzare un incontro che, se ben gestito, potrebbe contribuire a ridefinire gli equilibri della relazione transatlantica per gli anni a venire. Al di là delle formule diplomatiche, il tentativo europeo appare chiaro: evitare che le tensioni si trasformino in fratture irreparabili e ribadire il ruolo del dialogo come strumento principale di cooperazione. Per farlo, l’Ue potrebbe avere bisogno proprio di una figura come Giorgia Meloni, capace di parlare a entrambi i mondi.