Mercato del lavoro: nei primi due mesi del 2023, creati oltre 100.000 posti a tempo indeterminato

- di: Daniele Minuti
 
Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, la Banca d’Italia e Anpal hanno redatto la Nota relativa al mercato del lavoro, con cui analizzano i dati fino al marzo di quest'anno sulla base elle comunicazioni obbligatorie e delle dichiarazioni di immediata disponibilità al lavoro. L'anno è iniziato con un'accelerazione sensibile della domanda nel settore privato non agricolo, con il valore delle attivazioni nette nel bimestre più che raddoppiate rispetto agli ultimi due mesi del 202. Al netto delle cessazioni, le assunzioni sono state 51.000 a febbraio e 55.000 a febbraio, quando fra novembre e dicembre 2022 erano state solo 45.000.

Lavoro: creati oltre 100.000 posti a tempo indeterminato a febbraio

Circa la metà  dei nuovi posti di lavoro arriva dal settore dei servizi (circa 22.000 attivazioni solo nel settore del turismo), ma anche la domanda dell'industria ha visto una crescita importante (circa 23.000 unità, specialmente per via del calo del prezzo delle materie prime energetiche). Salta all'occhio anche la salita dei posti di lavoro che ha riguardato quasi totalmente la componente a tempo indeterminato, con quella delle attivazioni nette a termine che sale solo leggermente e quella dei contratti di apprendistato che cala.

La ripartizione per genere vede una lieve prevalenza maschile (66.000 unità circa), anche se dalla metà del 2021 l'occupazione femminile cresce a una velocità più alta rispetto a quella maschile, raggiungendo livelli storicamente elevati. A livello territoriale, l'80% dei posti di lavoro si è concentrato nelle regioni del Centro-Nord.

La nota aggiunge: "Anche a causa del rallentamento della domanda di lavoro nei servizi, osservato nella seconda metà dell'anno, la diminuzione della disoccupazione nel 2022 è stata nettamente più debole rispetto al 2021: 80.000 Did in meno rispetto alle 300mila in meno dell’anno prima. Anche sotto questo aspetto emergono ampie differenze territoriali: tra le regioni più grandi, il calo di disoccupati amministrativi si è attenuato in Campania e si è arrestato in Lombardia, Lazio, Sicilia ed Emilia-Romagna; si è invece intensificato in Veneto".
Tags: lavoro
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