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Infrastrutture AI e cloud: Microsoft investe 4,3 miliardi in Italia

- di: Redazione
 
Infrastrutture AI e cloud: Microsoft investe 4,3 miliardi in Italia
Microsoft punta con forza sull'Italia: il colosso americano prevede infatti un investimento massiccio nel nostro Paese, con focus particolare sulle infrastrutture legate all'Intelligenza Artificiale, al cloud e ai data center (nello specifico, ampliare l'infrastruttura di Data center hyperscale cloud). Mai Microsoft aveva mobilitato tante risorse nello stivale, a dimostrazione della fiducia rivolta all'Italia: alla mobilitazione di finanze sarà affiancato anche un programma di formazione, nato con l'obiettivo di formare il personale (oltre 1 milione di unità entro la fine del prossimo anno).

Infrastrutture AI e cloud: Microsoft investe 4,3 miliardi in Italia

La nota ufficiale specifica che l'intenzione di Microsoft è quella di rendere la Cloud Region ItalyNorth una delle più grandi Regioni data Center europee, con un ruolo chiave nel soddisfare i requisiti di Data Boundary a livello continentale, fungendo anche da hub di dati chiave per il Nord Africa e il Mediterraneo.

Brad Smith
, Vice Presidente e Presidente di Microsoft (nella foto), ha commentato così, intervenendo in un evento alla Luiss: “Questo investimento storico rafforza ulteriormente il nostro impegno di lunga data per la trasformazione digitale dell’Italia. Ampliando l’accesso alla nostra tecnologia e promuovendo una diffusione delle competenze in materia di intelligenza artificiale, vogliamo fornire al Governo italiano, alle imprese e alla forza lavoro gli strumenti per costruire un’economia guidata dall’intelligenza artificiale che crei occupazione e prosperità. Una delle sfide che bisognerà affrontare per un’intelligenza artificiale e un’economia basata sull’intelligenza artificiale ’responsabile’ riguarda la governance. La governance deve davvero concentrarsi sulla garanzia di un accesso e di un utilizzo ampi e inclusivi. Questa è stata la stella polare per i nostri principi di accesso all’Ia, ma bisogna concentrarsi anche sul rischio. Quali sono le cose che possono andare storte? Quali sono gli usi sensibili di questa tecnologia? Occorre affrontare tutto ciò in modo che vi sia interoperabilità normativa, ovvero la capacità della tecnologia di spostarsi oltre i confini perché le normative stesse sono costruite in modo più simile. In Microsoft quello che abbiamo scoperto è che in un certo senso il modello dell’aviazione commerciale funziona molto bene. Il motivo per cui è possibile far volare aerei da un Paese all’altro è dovuto all’interoperabilità normativa esistente, per cui un’autorità aeronautica in un Paese può certificare un aereo e quindi sarà accettato negli altri Paesi che fanno parte della stessa convenzione”.
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