• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia
  • Fai un Preventivo

Acquaroli e Ricci, primo duello marchigiano a colpi di Zes e sanità

- di: Marta Giannoni
 
Acquaroli e Ricci, primo duello marchigiano a colpi di Zes e sanità
Acquaroli vs Ricci: Zes, sanità e lavoro nel primo duello ad Ancona
Faccia a faccia alla Uil di Ancona tra il governatore e lo sfidante dem: confronto serrato su lavoro, turismo e servizi pubblici, senza colpi bassi ma con numeri e affondi che anticipano la campagna.

Il primo confronto: una sfida senza scintille

Il primo faccia a faccia tra Francesco Acquaroli, governatore uscente e candidato del centrodestra, e Matteo Ricci, eurodeputato dem ed ex sindaco di Pesaro sostenuto dal campo largo, si è svolto il 28 agosto ad Ancona, nella sede della Uil. Un appuntamento atteso, a un mese dalle elezioni regionali del 28 e 29 settembre, che ha registrato oltre settemila visualizzazioni in diretta sui canali social del sindacato.

Non c’è stato lo scontro frontale che qualcuno immaginava: toni misurati, attacchi calibrati, risposte da manuale politico. Ma il confronto, durato oltre due ore, ha lasciato intravedere le linee di faglia che segneranno la campagna elettorale.

Zes e Atim al centro del dibattito

Il tema più caldo è stato la Zona economica speciale. Ricci non ha risparmiato fendenti: “Quella che chiamano Zes sembra più una zona elettorale speciale, un annuncio privo di risorse concrete”. Per il candidato dem, l’attuale amministrazione non ha sfruttato a pieno i fondi europei e rischia di arrivare impreparata alla sfida dei dazi introdotti da Trump, che colpiranno le esportazioni marchigiane.

Acquaroli ha ribattuto con fermezza: “La Zes unica è già finanziata e sarà operativa dall’autunno. Non è uno slogan, ma uno strumento che darà respiro alle nostre imprese”.

Lo scontro si è esteso all’Atim, l’agenzia regionale per il turismo. Ricci l’ha definita un “carrozzone da abolire”, promettendo di destinare i fondi alle aree interne. Acquaroli ha difeso la scelta con i numeri: nel 2024 le presenze straniere nelle Marche sono aumentate del 28%, risultato che attribuisce proprio alle campagne di promozione coordinate dall’agenzia.

Sanità, il nervo scoperto

Non poteva mancare il nodo sanità, che rappresenta l’80% del bilancio regionale. Ricci ha citato dati secondo cui il 10% dei marchigiani rinuncia alle cure per motivi economici, accusando la giunta di aver peggiorato la situazione. Ha proposto di rafforzare la rete territoriale con i Cau (Centri di assistenza urgenza) e di alzare l’investimento in sanità fino al 7% del Pil regionale.

Il governatore ha replicato sottolineando che “negli ultimi sei mesi abbiamo invertito la rotta, con misure che riducono le prestazioni inappropriate e liberano risorse per chi ne ha davvero bisogno”. Ha anche ricordato i primi segnali di miglioramento nella riduzione delle liste d’attesa.

Economia e lavoro: numeri contro numeri

Anche sull’economia le visioni divergono. Ricci ha accusato: “Nonostante i sei miliardi del Pnrr e i fondi post-sisma, le Marche restano ferme. Serve un patto regionale per il lavoro che coinvolga sindacati e imprese”.

Acquaroli ha contrattaccato con i dati: “Dal 2020 a oggi il Pil delle Marche è cresciuto del 15%, il secondo risultato più alto in Italia dopo il Lazio. Abbiamo appena approvato il Testo unico sulle politiche industriali, che introduce un confronto strutturato tra sindacati e datori di lavoro”.

Un fair play ostentato

Il finale è stato in perfetto stile istituzionale: stretta di mano, foto ricordo e la consegna da parte della Uil di due bandiere con la scritta “Zero morti sul lavoro”. Un segnale simbolico ma potente, che ha ricordato come la sicurezza resti una priorità condivisa, oltre le contrapposizioni politiche.

I prossimi round della sfida

Quello di Ancona è stato solo il primo assaggio. Il 3 settembre i due candidati torneranno a confrontarsi sul futuro delle Province, mentre il 5 settembre sarà la volta di un dibattito interamente dedicato alla sanità, organizzato da Anaao Assomed e Nursind.

Le Marche, prime a votare nell’autunno delle regionali, diventano così un laboratorio politico osservato a livello nazionale: la sfida Acquaroli-Ricci non è solo un test locale, ma un termometro per gli equilibri fra centrodestra e centrosinistra in tutta Italia.

Notizie dello stesso argomento
Trovati 31 record
Pagina
1
05/12/2025
Informazioni, editori contro le big tech: l’Italia teme il black out
Editori italiani in allarme: pubblicità in fuga, contenuti saccheggiati e tasse minime per...
05/12/2025
Trattori in rotta su Bruxelles: il 18 dicembre sfida sulla Pac
Il 18 dicembre migliaia di agricoltori con i trattori raggiungeranno Bruxelles. Pac a risc...
05/12/2025
Inchiesta Mogherini, l’onda si allarga sul Collegio d’Europa
L’inchiesta EPPO su Federica Mogherini si allarga: perquisizioni, nuovi indagati e accuse ...
05/12/2025
Merz, le pensioni e la fragile “maggioranza del cancelliere”
Merz punta alla maggioranza del cancelliere sulla riforma pensionistica tedesca tra ribell...
05/12/2025
Hegseth nel vortice: nuovi raid, Signal-gate e media contro Pentagono
Nuovo strike su un presunto narcoscafo, accuse di “kill-them-all” e uso improprio di Signa...
Trovati 31 record
Pagina
1
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia
  • POSTE25 sett 720