Rai: l'AD Fuortes annuncia le dimissioni

- di: Redazione
 
Prendendo atto che ''non ci sono più le condizioni per proseguire il mio lavoro di amministratore'', Carlo Fuortes, AD della Rai, ha comunicato le sue dimissioni al Ministro dell’Economia e delle Finanze, dopo avere premesso che ''da decenni lavoro nell’amministrazione pubblica e ho sempre agito nell’interesse delle istituzioni che ho guidato, privilegiando il beneficio generale della collettività rispetto a convenienze di parte'' e che, però, nel CdA ''è venuto meno l'atteggiamento costruttivo'' precedente.

Rai: l'AD Fuortes annuncia le dimissioni

L'annuncio arriva dopo le voci che si sono susseguite nelle scorse settimane, secondo le quali il governo vuole dare un nuovo profilo alla Rai, affidandosi a figure diverse da Fuortes, per il quale sarebbe pronto un nuovo incarico, al vertice del San Carlo di Napoli. Attualmente l'incarico di sovrintendente e direttore del San Carlo è di Stéphane Lissner, la cui permanenza non potrebbe proseguire, sulla base di un provvedimento recente del governo, che pone un tetto massimo di 70 anni per ruoli come quello attualmente retto dall'intellettuale francese. Il quale, comunque, si è detto pronto a impugnare il provvedimento in ogni sede.

Nella lettera con cui ha spiegato le sue motivazioni, Fuortes ha scritto che ''nel primo anno di lavoro del nuovo Consiglio di Amministrazione con il governo Draghi, il Cda ha raggiunto grandi risultati per l’Azienda. Per citarne solo alcuni: nuovi programmi e palinsesti che hanno portato tra l’altro a un evidente rilancio di Rai2, la trasformazione organizzativa per Generi, un Piano immobiliare strategico che si attendeva da decenni, un rilevante potenziamento di RaiPlay e dell’offerta digitale. Dall’inizio del 2023 sulla carica da me ricoperta e sulla mia persona si è aperto uno scontro politico che contribuisce a indebolire la Rai e il Servizio pubblico. Allo stesso tempo ho registrato all’interno del Consiglio di amministrazione della Rai il venir meno dell’atteggiamento costruttivo che lo aveva caratterizzato, indispensabile alla gestione della prima azienda culturale italiana. Ciò minaccia di fatto di paralizzarla, non mettendola in grado di rispondere agli obblighi e alle scadenze della programmazione aziendale con il rischio di rendere impossibile affrontare le grandi sfide del futuro della Rai''.

''Il Consiglio di Amministrazione - ha scritto ancora Fuortes - deve deliberare, nelle prossime settimane, i programmi dei nuovi palinsesti ed è un dato di fatto che non ci sono più le condizioni per proseguire nel progetto editoriale di rinnovamento che avevamo intrapreso nel 2021. Non posso, pur di arrivare all’approvazione in CdA dei nuovi piani di produzione, accettare il compromesso di condividere cambiamenti - sebbene ovviamente legittimi - di linea editoriale e una programmazione che non considero nell’interesse della Rai. Ho sempre ritenuto la libertà delle scelte e dell’operato di un amministratore un elemento imprescindibile dell’etica di un’azienda pubblica. Il mio futuro professionale - di cui si è molto discusso sui giornali in questi giorni, non sempre a proposito - è di nessuna importanza di fronte a queste ragioni e non può costituire oggetto di trattativa. Prendo dunque atto che non ci sono più le condizioni per proseguire il mio lavoro di amministratore delegato. Nell’interesse dell’Azienda, ho comunicato le mie dimissioni al Ministro dell’Economia e delle Finanze''.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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