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Referendum 2025: lavoro e cittadinanza al bivio

- di: Matteo Borrelli
 
Referendum 2025: lavoro e cittadinanza al bivio
Cinque quesiti, due giorni, una scelta: tra diritti da ripristinare e riforme da difendere.
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L’8 e il 9 giugno 2025, gli italiani saranno chiamati a esprimersi su cinque quesiti referendari abrogativi. Quattro riguardano il mondo del lavoro, mentre il quinto concerne la cittadinanza. Di seguito, un’analisi dettagliata di ciascun quesito, con i relativi pro e contro, per fornire un quadro completo delle implicazioni di ogni scelta.
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Quesito 1: Reintegro in caso di licenziamento illegittimo
Cosa prevede:
Abrogazione del contratto a tutele crescenti introdotto dal Jobs Act, ripristinando la possibilità di reintegro nel posto di lavoro per i dipendenti licenziati senza giusta causa.
Pro:
Rafforza le tutele dei lavoratori, garantendo maggiore sicurezza occupazionale.
Contrasta il potere discrezionale dei datori di lavoro nei licenziamenti.
Contro:
Potrebbe disincentivare le assunzioni, soprattutto nelle PMI, per timore di difficoltà nel gestire il personale.
Rischia di aumentare il contenzioso legale tra aziende e dipendenti.
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Quesito 2: Indennità di licenziamento nelle piccole imprese
Cosa prevede:
Eliminazione del tetto massimo di sei mensilità per l’indennizzo in caso di licenziamento illegittimo nelle imprese con meno di 15 dipendenti.
Pro:
Introduce maggiore equità tra lavoratori di aziende grandi e piccole.
Permette al giudice di valutare caso per caso, considerando anzianità e condizioni del lavoratore.
Contro:
Potrebbe gravare economicamente sulle piccole imprese, mettendone a rischio la sostenibilità.
Rischia di creare incertezza nei rapporti di lavoro, scoraggiando nuove assunzioni.
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Quesito 3: Contratti a termine e causali
Cosa prevede:
Reintroduzione dell’obbligo di indicare una causale per i contratti a tempo determinato, anche per quelli inferiori a 12 mesi.
Pro:
Combatte il precariato, incentivando contratti a tempo indeterminato.
Garantisce maggiore stabilità ai lavoratori, soprattutto giovani e donne.
Contro:
Riduce la flessibilità per le aziende, complicando la gestione del personale in periodi di picco.
Potrebbe aumentare il lavoro nero o l’utilizzo di forme contrattuali atipiche.
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Quesito 4: Responsabilità negli appalti per la sicurezza sul lavoro
Cosa prevede:
Estensione della responsabilità solidale del committente in caso di infortuni sul lavoro nelle imprese appaltatrici e subappaltatrici.
Pro:
Incentiva una maggiore attenzione alla sicurezza da parte di tutte le aziende coinvolte.
Potrebbe ridurre il numero di infortuni e morti sul lavoro.
Contro:
Aumenta gli oneri per i committenti, che potrebbero essere riluttanti ad affidare lavori in appalto.
Potrebbe rallentare l’esecuzione di opere pubbliche e private per timore di responsabilità.
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Quesito 5: Riduzione del periodo di residenza per la cittadinanza
Cosa prevede:
Riduzione da 10 a 5 anni del periodo minimo di residenza per i cittadini extracomunitari per richiedere la cittadinanza italiana.
Pro:
Favorisce l’integrazione e il riconoscimento dei diritti civili per chi vive stabilmente in Italia.
Allinea l’Italia agli standard di altri paesi europei.
Contro:
Potrebbe essere percepito come un incentivo all’immigrazione irregolare.
Rischia di creare tensioni sociali in un contesto già complesso.
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Le posizioni dei partiti
Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia: invitano all’astensione, ritenendo i referendum strumentali e ideologici.
Partito Democratico: sostiene il “Sì” a tutti i quesiti, con la segretaria Elly Schlein che sottolinea l’importanza di ripristinare diritti erosi.
Movimento 5 Stelle: favorevole ai quattro quesiti sul lavoro, lascia libertà di scelta su quello sulla cittadinanza.
+Europa: promotore del quesito sulla cittadinanza, sostiene il “Sì” anche su lavoro e sicurezza.
Italia Viva e Azione: contrari ai quesiti sul lavoro, favorevoli solo a quello sulla cittadinanza.
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Un momento cruciale per il futuro del lavoro e della cittadinanza in Italia 
Questi referendum rappresentano un momento cruciale per il futuro del lavoro e della cittadinanza in Italia. È fondamentale che ogni cittadino si informi adeguatamente e partecipi al voto, esprimendo la propria opinione su temi che toccano da vicino la vita quotidiana di milioni di persone.
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