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SACE, ISPI e Assolombarda collaborano per sostenere la crescita delle imprese sui mercati esteri

- di: Daniele Minuti
 
SACE, ISPI e Assolombarda collaborano per sostenere la crescita delle imprese sui mercati esteri
SACE, ISPI e Assolombarda avviano una partnership che mira a valutare le opportunità per le imprese italiane in India o nei mercati di destinazioni più interessanti a livello di esportazioni: le tre realtà collaboreranno mettendo a disposizione la loro competenza in un ciclo di sei incontri, con cui forniranno alle imprese strumenti utili per approfondire opportunità di business per l'export nostrano.

SACE, ISPI e Assolombarda collaborano per sostenere la crescita delle imprese sui mercati esteri

La nota ufficiale specifica che la prima tappa (con focus sull'India) sarà il 28 marzo presso la Sala Falck, Assolombarda, in via Chiaravalle, Milano, e per l'occasione "interverranno l’Ambasciata italiana in India, la Camera di Commercio italiana in India, una testimonianza dal mondo delle imprese oltre agli specialisti di SACE, Assolombarda e ISPI".
Gli appuntamenti successivi si concentreranno invece su zone strategiche come Messico, Sudafrica, Brasile, Vietnam e i Paesi del Golfo.

Antonio Frezza, Chief Marketing and Sales PMI di SACE (nella foto), ha commentato: "Questa iniziativa da un lato consolida la nostra proficua e storica relazione con un partner come ISPI, dall’altro rafforza una partnership con Assolombarda, con cui noi di SACE facciamo rete a vantaggio delle aziende del territorio, soprattutto PMI e ad oggi come Gruppo SACE ne supportiamo 2504 in Lombardia. Grazie a questa azione di sistema, le imprese lombarde potranno così accedere più facilmente a know how e competenze fondamentali per i loro processi di crescita sostenibile in Italia e nel mondo, con un focus sui mercati dove l’export italiano ha ampi spazi di crescita. Proprio in termini di export, la Lombardia è la prima regione italiana con un’incidenza di oltre un quarto sul totale nazionale, avendo esportato beni per un oltre 120 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2022".

Paolo Magri, Vice Presidente Esecutivo ISPI, ha aggiunto: "Come ISPI collaboriamo da tempo con SACE e Assolombarda su iniziative di informazione e orientamento per le imprese sugli scenari globali o su singoli mercati. Questo ciclo di incontri, dopo la conferenza annuale dello scorso gennaio, è un ulteriore tassello, che porta l’attenzione su paesi d’interesse strategico per le nostre imprese, non soltanto dal punto di vista geoeconomico, ma anche dal punto di vista geopolitico. Non a caso si parte con l’India, che anche grazie alla presidenza del G20 è al centro della scena internazionale, in un momento particolarmente delicato, ed è stata recentemente oggetto di una missione del governo italiano. Una collaborazione e un’iniziativa che rafforzano dunque l’impegno che l’Istituto porta avanti da quasi 90 anni a supporto dell’internazionalizzazione delle imprese e del Sistema Italia a tutto tondo, fornendo chiavi di lettura e strumenti utili a interpretare i rischi e cogliere le opportunità".

Veronica Squinzi, Vicepresidente di Assolombarda con delega all’internazionalizzazione, ha concluso: "L’iniziativa, che prende forma con questo ciclo di incontri, oltre a rinsaldare la partnership di Assolombarda con ISPI e SACE, intende offrire alle imprese una occasione per raccogliere informazioni utili su Paesi ad alto potenziale di interesse, ma non solo: l’obiettivo è anche quello di condividere strumenti a supporto del loro impegno sui mercati globali e di attivare contatti utili a beneficio della loro attività. L’internazionalizzazione, del resto, rappresenta, sempre di più, una leva fondamentale per la crescita delle nostre imprese: i dati che riguardano il nostro export dimostrano la forza della manifattura italiana, oltre che l’apprezzamento delle nostre produzioni sui mercati internazionali. Tuttavia, le imprese si trovano, oggi, a operare in contesti estremamente ‘fluidi’ che richiedono competenze e know how particolari tali da permettere alle aziende di poter gestire, e non di subire, le conseguenze dei cambiamenti in atto. Mi riferisco, in particolare, agli aspetti geopolitici, alla trade compliance e alla gestione del rischio; elementi non sempre considerati e valutati con la necessaria attenzione da parte delle imprese".
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