• 8501 intesa GREEN 25
  • POSTE25 850 1

Olio d’oliva e tumore al seno, così si riduce il rischio aggressivo

- di: Marta Giannoni
 
Olio d’oliva e tumore al seno, così si riduce il rischio aggressivo
Un cucchiaio al giorno protegge: scopriamo i dati, le reazioni e le prospettive future.Uno studio italiano rilancia il ruolo protettivo della dieta mediterranea.
________________________________________
Una scoperta italiana che guarda verso il futuro
Nell'European Journal of Cancer è stato pubblicato lo studio del team Neuromed Insubria LUMcondotto su 11.442 donne molisane seguite per circa 13 anni. 
Il consumo di oltre 3 cucchiai di olio d’oliva al giorno si associa a una riduzione del rischio per le forme di tumore al seno più aggressive: quelle senza recettori ormonali (ER–/PR–) e HER2– – categorie spesso resistenti alle terapie standard.

La potenza del cucchiaio in più
“Ogni cucchiaio aggiuntivo al giorno riduce sostanzialmente il rischio di tumori non ormono dipendenti”, spiega il team di ricerca, evidenziando il ruolo dei polifenoli e acidi grassi monoinsaturi contro infiammazione e stress ossidativo . Medscape conferma: un cucchiaio extra al giorno riduce il rischio di ER– del 68 % (HR = 0.32) e HER2– del 46 % (HR = 0.54).

Tra studi osservazionali e prospettici: un quadro da dipingere
La revisione sistematica parte di questa ricerca ha confrontato modalità diverse: gli studi caso-controllo suggeriscono un effetto protettivo, mentre quelli prospettici sono ancora incerti, richiedendo ulteriori approfondimenti.

Coerenze e conferme da meta analisi internazionali
Una meta analisi del 2020 (PubMed) ha evidenziato un trend protettivo, sebbene con risultati non sempre significativi (OR tra 0.48 e 0.76). Un’altra revisione del 2022 ha confermato effetti anti cancro grazie ai polifenoli dell’olio EVO.

Opinioni della comunità medica
Secondo Medscape: Gli studi caso controllo e l’unico trial randomizzato suggeriscono un effetto protettivo, mentre quelli prospettici no: servono conferme definitive prima di cambiare linee guida”.

Professionisti internazionali in coro
Recenti analisi evidenziano come la dieta mediterranea, inclusa l’olivicoltura extra vergine, riduca il rischio di cancro al seno del 13 %, con picchi fino al 12 % nelle donne in menopausa.
Nel 2015 lo studio clinico spagnolo PREDIMED ha collegato l’integrazione di EVOO a un calo del 62 % della diagnosi di tumore al seno in donne >60 anni.

Focus sull’alternativa: oli di semi sotto la lente
Al contrario, ricerche recenti (aprile 2025) suggeriscono che gli oli di semi (girasole, soia) ricchi di linoleico possano alimentare tumori triplo negativi in modelli sperimentali, mentre l’olio d’oliva sembrerebbe preferibile, in particolare per soggetti ad alto rischio.
________________________________________
Cosa ci dice il presente
Esistono forti evidenze (Italia, PREDIMED, meta analisi) che legano il consumo frequente di olio d’oliva a un minor rischio di tumori aggressivi.
Tuttavia, la certezza dei dati non è totale: servono trial clinici prospettici, che confermino la causalità.
Intanto, l’olio d’oliva rimane un cardine della dieta mediterranea, con polifenoli e grassi buoni utili a ridurre infiammazione e rischio tumorale.
________________________________________
Prospettive future
In corso nuove ricerche approfondite su componenti specifici dell’olio (oleocanthal, idrossitirosolo) e i loro effetti molecolari.
Attesi trial randomizzati per stabilire dosaggi, durata, e valore preventivo in popolazioni diverse (pre  e post menopausa).
Le istituzioni scientifiche cominciano a valutare raccomandazioni precise: “Se confermati, i dati potranno orientare politiche alimentari nazionali, integrando l’olio d’oliva nella prevenzione oncologica” .
________________________________________
L’olio d’oliva alleato della prevenzione

L’olio d’oliva, fiore all’occhiello della dieta mediterranea, si conferma alleato nella prevenzione contro forme aggressive di cancro al seno. Se da un lato gli studi italiani sono entusiasmanti, la comunità scientifica resta cauta in attesa di conferme definitive. Intanto, aumentare il consumo di olio d’oliva — oltre a essere un piacere gastronomico — si dimostra una strategia sensata di salute pubblica.
Notizie dello stesso argomento
Trovati 9 record
Pagina
1
03/07/2025
Le microplastiche come alleate dei superbatteri. Nuovi studi avvertono: crescono le resistenze agli antibiotici
Le microplastiche come alleate dei superbatteri. Nuovi studi avvertono: crescono le resist...
03/07/2025
Perché roviniamo tutto quando va bene? La trappola della felicità
Scopri perché roviniamo la felicità proprio quando le cose vanno bene. Un’analisi delle ra...
03/07/2025
Mal di schiena cronico? Forse non è colpa della postura!
Il dolore lombare non dipende sempre da come ci sediamo: ecco perché è ora di cambiare app...
03/07/2025
Ansia globale: tra paura silente e reazioni psicologiche inedite
Guerre, dazi e debito USA alimentano ansia globale. Scopri come fight, flight e freeze pla...
02/07/2025
Hai superato i 70? Scopri perché il tuo cervello può battere un trentenne
Il cervello dopo i 70 anni può sorprendere: memoria, problem solving e flessibilità mental...
02/07/2025
Addio al diabete? Una sola iniezione può cambiare tutto
Una sola iniezione per dire addio al diabete: la proteina FGF1, le nuove insuline settiman...
Trovati 9 record
Pagina
1
  • POSTE25 720
  • 720 intesa GREEN 25