Sicurezza energetica, il Mase autorizza il progetto Terna Sa.Co.I. 3

- di: Barbara Leone
 

Il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica ha autorizzato il progetto definitivo del Sa.Co.I. 3, il cavo elettrico sottomarino in corrente continua a 200 kV di Terna che collegherà la Sardegna, la Corsica e la Toscana, con una capacità di trasporto complessiva fino a 400 MW. L’opera, per la quale Terna ha previsto un investimento complessivo di circa un miliardo di euro, prevede l’ammodernamento e il potenziamento dell’attuale collegamento elettrico, denominato Sa.Co.I.2, risalente all’inizio degli anni ’90. L’opera originale tra la Sardegna e la Toscana entrò in servizio alla fine degli anni ‘60, e fu il primo collegamento ad alta tensione a 200 kV in corrente continua al mondo. Nel 1988 con la costruzione di una terza stazione di conversione a Lucciana, in Corsica, fu realizzato il primo collegamento multi-terminale ad alta tensione in corrente continua. A conferma della rilevanza strategica dell’opera per il mercato elettrico europeo, il Sa.Co.I. 3 è stato inserito nella lista dei progetti che Terna ha presentato al MASE e alla Commissione europea nell’ambito del RepowerEU. Nel dettaglio, nella misura per le “reti del trasporto elettrico”, il finanziamento destinato all’infrastruttura è di 200 milioni di euro.

Sicurezza energetica, il Mase autorizza il progetto Terna Sa.Co.I. 3

Il collegamento elettrico tra Sardegna, Corsica e la Penisola italiana è un’opera infrastrutturale storica per l’Italia e la Francia - ha dichiarato Giuseppina Di Foggia, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna (nella foto) -: il suo rinnovo, per il quale Terna investirà circa un miliardo di euro, è un progetto di assoluta eccellenza tecnologica che contribuirà a rafforzare il ruolo del nostro Paese di hub energetico dell’Europa e del Mediterraneo. Una rete efficiente e interconnessa a livello europeo consente di accelerare il processo di transizione energetica in corso e di raggiungere gli obiettivi fissati a livello comunitario”.

Una volta entrato in esercizio, il Sa.Co.I.3 contribuirà al rafforzamento del mercato elettrico europeo, favorendo, inoltre, lo sviluppo delle fonti rinnovabili e aumentando la capacità di trasporto tra il Centro Nord e le Isole, con una conseguente maggiore affidabilità e sicurezza della rete elettrica di trasmissione nazionale e, in aggiunta, una riduzione dei costi del Mercato per il Servizio di Dispacciamento (MSD). La necessità di potenziare la capacità di trasporto dell’esistente collegamento deriva, inoltre, dall’esigenza del gestore della rete elettrica in Corsica, Edf, di aumentare il prelievo di energia presso la stazione elettrica di Lucciana, nella zona di Bastia. “Il rinnovo e potenziamento del collegamento tra Italia Sardegna e Corsica è un progetto di grande rilevanza non solo per l’approvvigionamento della Corsica, ma anche per il sistema elettrico italiano. Contribuirà a rafforzare l’adeguatezza del sistema elettrico della Sardegna,  soprattutto in vista dell’obiettivo del phase-out dal carbone fissato nel PNIEC 2019 e confermato da questo Governo nell’aggiornamento del Piano”, ha dichiarato il Ministro Gilberto Pichetto Fratin.

Il rinnovo dell’opera, inserita dal 2017 nella terza lista dei Progetti di Interesse Comune della Commissione europea, prevede la realizzazione di due nuove stazioni di conversione adiacenti alle esistenti (una a Codrongianos, in provincia di Sassari, e una a Suvereto, in provincia di Livorno), la posa di nuovi cavi sottomarini per una lunghezza totale di 120 km e di cavi interrati per 20 km dagli approdi alle stazioni elettriche utilizzando, dove possibile, l’infrastruttura esistente. Gli approdi dei cavi sottomarini saranno localizzati a Santa Teresa di Gallura in Sardegna e a Salivoli, nel Comune di Piombino, in Toscana. Per entrambi si ricorrerà alla tecnica della perforazione teleguidata, che consentirà di ridurre l’interferenza con la flora marina e l’impatto dei lavori sul litorale. Terna, dunque, realizzerà l’opera assicurando un ridotto impatto ambientale sui territori coinvolti e la massima sostenibilità dell’opera.

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