“Noi Siamo Energia”, è partita la campagna di comunicazione lanciata da Terna per risparmiare energia rispettando l’ambiente

- di: Redazione
 

La crisi energetica, per essere affrontata con efficacia, deve vedere il contributo di ciascuno di noi, nella consapevolezza che tutti possono fare la propria parte per contenere i consumi. ‘’Noi Siamo Energia’’, la campagna ideata da Terna, si inserisce in questa strategia. Dottor Paolucci, ce ne può illustrare contenuti e, soprattutto, finalità?

La campagna, declinata sui media tradizionali e digitali, è stata realizzata d’intesa con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica con l’obiettivo di rafforzare la consapevolezza di quanto l’energia sia un bene fondamentale per cittadini e imprese e di come, con gesti semplici ma virtuosi, sia possibile aiutare il Paese e l’ambiente e favorire importanti risparmi economici. Da un punto di vista concreto, chiunque potrà accedere all’app Terna e, attraverso la nuova funzionalità, Ecologio, individuare la fascia oraria di picco giornaliera in cui è preferibile utilizzare meno energia (dal lunedì al venerdì) e, quindi, scegliere di moderare i propri consumi riducendo i costi per sé e per l’intero sistema elettrico. Ogni giornata, infatti, è suddivisa in fasce: ‘ora normale’ quando c’è una disponibilità di produzione di energia elettrica superiore al fabbisogno; ‘ora sensibile’ che invita a risparmiare energia; ‘ora potenzialmente critica’ in cui è preferibile ridurre l’utilizzo di energia non indispensabile; ‘ora critica’ che suggerisce di evitare i consumi di elettricità non indispensabili.

Intervista al Direttore Relazioni Esterne, Affari Istituzionali e Sostenibilità del Gruppo Terna, Massimiliano Paolucci

Non è sempre facile, quando gli italiani si trovano davanti alle emergenze, trovare un argomento per chiedere loro di fare fronte comune. Quali sono state le motivazioni che, con la vostra campagna, avete ritenuto necessario toccare?

Io credo che, di fronte alle emergenze, gli italiani abbiano sempre dimostrato di essere capaci di compattarsi e fare ognuno la propria parte per affrontare e superare situazioni difficili. In questo caso ritengo che ci sia una consapevolezza diffusa rispetto alla complessità del momento che stiamo vivendo e alle sue ricadute da un punto di vista energetico ed economico. E questo vale anche in relazione all’emergenza climatica: vi è una sempre maggiore coscienza delle conseguenze che i nostri comportamenti hanno sull’ambiente e sul clima. Ciò che, quindi, stiamo cercando di fare con la nostra campagna, attraverso specifiche informazioni e puntuali strumenti, è dare un aiuto concreto a tutti i cittadini che desiderano fare la propria parte per affrontare e superare questo difficile momento. 

La campagna di sensibilizzazione al risparmio, che Terna ha avviato, di fatto contribuisce a dare al cliente-consumatore una serie di preziose informazioni in una modalità facilmente accessibile. Molto si deve fare, infatti, per fare capire che risparmiare non è più un’opzione o una convenienza, ma una esigenza nazionale. Cosa avete messo concretamente in campo?

Terna è il gestore della rete elettrica nazionale e regista del sistema elettrico. La trasparenza è sempre stato uno dei capisaldi delle nostre azioni e della nostra comunicazione. Sul nostro sito è infatti possibile analizzare, in tempo reale, l’andamento dei consumi, le curve di fabbisogno, la produzione di energia elettrica per fonti, l’import/export di energia elettrica. Dati che poi vengono resi disponibili anche in maniera aggregata mensilmente e annualmente, spiegati in un podcast e fruibili attraverso l’app, disponibile su tutti gli store, che ora è stata dotata anche dell’innovativo Ecologio. Dato il momento storico particolare, ci è sembrato giusto e necessario, dunque, dare un contributo ancor maggiore per far sì che tutti abbiano gli strumenti per adottare comportamenti virtuosi riguardo ai propri consumi.

Terna, da un punto di vista ‘’anagrafico’’ (è stata fondata nel 1999), è una azienda giovane, eppure ambiziosa (vi definite ‘’registi della transizione energetica’’), con risultati che si commentano da soli. La domanda potrebbe essere banale, ma è d’obbligo: qual è il segreto del vostro successo?

A partire dalla seconda metà del 2020, Terna, guidata dal nostro amministratore delegato Stefano Donnarumma, ha impresso una decisa accelerazione al piano di investimenti a beneficio del Paese e della transizione energetica. Oggi Terna ha un Piano di Sviluppo decennale al 2030 che prevede oltre 18 miliardi di investimenti, il 25% in più rispetto alla precedente versione. Investimenti che non rimangono sulla carta: nei primi nove mesi del 2022, infatti, per la prima volta nella storia di Terna gli investimenti messi a terra hanno superato il miliardo di euro.

Visione e capacità di realizzazione sono alla base del successo della nostra impresa, per raggiungere il quale, ovviamente, giocano un ruolo fondamentale le persone di Terna, donne e uomini della nostra organizzazione che, come membri di una grande orchestra, sentono la responsabilità del nostro ruolo in un momento tanto cruciale per il nostro Paese e suonano armonicamente il loro spartito.  

Uno dei temi ricorrenti di questo momento storico è quello della sostenibilità. Quanto è importante, nella elaborazione delle vostre strategie industriali? 

La sostenibilità è un driver strategico e uno dei pilastri su cui si basa l’attività di Terna. Un dato per tutti: i circa 10 miliardi di euro complessivi di investimenti previsti nell’aggiornamento del Piano Industriale 2021-2025 ‘Driving Energy’ sono considerati per loro natura sostenibili al 99% in base al criterio di eleggibilità introdotto dalla Tassonomia Europea. Si tratta di un risultato che ci è riconosciuto a livello internazionale. Proprio di recente, Terna è stata inserita per il quattordicesimo anno consecutivo nel Dow Jones Sustainability World Index e nel più restrittivo Dow Jones Sustainability Europe Index di S&P Global, i prestigiosi indici internazionali che selezionano le imprese di eccellenza in base alle best practice adottate in campo ESG.

Alla luce degli eventi che hanno segnato questi ultimi anni, ritiene sia cambiato il ruolo del comunicatore e in che modo?

Il ruolo del direttore della comunicazione è sempre più centrale all’interno delle organizzazioni. La complessità dei rapporti con tutti gli stakeholder richiede competenze molto più ampie e diversificate rispetto al passato. In un modello ormai “aperto” – basti pensare all’impatto dei social network che hanno abbattuto il sottile muro che separava la comunicazione interna da quella esterna – la comunicazione gioca un ruolo fondamentale nel posizionare, promuovere e proteggere il brand, garantendo che tutti gli stakeholder siano coinvolti in un circolo virtuoso e coerente.
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