La notte è stata nuovamente segnata dalle sirene aeree in Ucraina, in particolare a Kiev, dove un attacco russo condotto con droni ha causato un morto e un ferito. Il sistema di difesa antiaerea ucraino è entrato in azione per cercare di intercettare gli apparecchi senza pilota, ma diversi di questi sono riusciti a colpire obiettivi nelle regioni settentrionali e centrali del Paese. Le esplosioni udite nella capitale hanno generato panico nella popolazione, mentre le autorità locali hanno confermato danni ad alcune strutture civili.
Ucraina sotto attacco: droni russi colpiscono Kiev e altre regioni
Secondo fonti militari ucraine, l’attacco sarebbe stato condotto con droni kamikaze Shahed, forniti dall’Iran all’esercito russo. Si tratta di velivoli noti per la loro capacità di volare a bassa quota ed eludere i radar. Le difese ucraine ne hanno abbattuti diversi, ma non tutti. I detriti dei droni intercettati hanno danneggiato edifici e infrastrutture elettriche, generando blackout temporanei in alcune aree. L’attacco si inserisce in un’escalation di incursioni aeree da parte russa che, nell’ultimo mese, ha preso di mira anche impianti industriali e centrali energetiche.
L’allarme antiaereo diffuso in tutto il Paese
Oltre alla capitale, l’allarme è risuonato anche nelle regioni di Chernihiv, Vinnytsia, Poltava e Dnipropetrovsk. Le autorità ucraine hanno esortato i cittadini a non uscire dai rifugi fino alla fine dell’allerta, durata oltre tre ore. Le forze di sicurezza hanno operato per ispezionare le aree colpite e valutare l’entità dei danni. A Kiev, una persona è morta per le ferite riportate a seguito dell’esplosione in un’abitazione residenziale, mentre un’altra è stata trasportata in ospedale in gravi condizioni. Il sindaco della capitale, Vitali Klitschko, ha condannato con forza l’attacco, parlando di “terrorismo deliberato contro i civili”.
Kiev denuncia: obiettivi civili colpiti, nuovo crimine di guerra
Il governo ucraino ha diffuso un comunicato ufficiale in cui si parla apertamente di “crimini di guerra” da parte della Russia. Il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba ha dichiarato che “l’uso sistematico di droni contro obiettivi non militari è una violazione del diritto internazionale e delle Convenzioni di Ginevra”. L’Ucraina ha chiesto una nuova sessione urgente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e ha sollecitato ulteriori forniture di sistemi di difesa aerea dagli alleati occidentali.
La risposta internazionale e il ruolo degli Stati Uniti
Il presidente Donald Trump ha condannato l’attacco attraverso una nota diffusa dalla Casa Bianca, ribadendo che gli Stati Uniti continueranno a sostenere la sicurezza e la sovranità dell’Ucraina. “Questi atti dimostrano ancora una volta la natura aggressiva del regime di Mosca. Difendere Kiev significa difendere i valori di libertà e autodeterminazione che uniscono il mondo libero”, ha affermato Trump. La NATO ha convocato per domani una riunione straordinaria a Bruxelles, mentre il Pentagono ha annunciato una nuova spedizione di missili intercettori Patriot verso l’Europa orientale.
Tensione crescente nel Donbass e in Crimea
Nel frattempo, continuano i combattimenti nelle zone orientali del Paese. A Bakhmut e Avdiivka, le truppe russe e le forze separatiste sostenute da Mosca tentano di avanzare, mentre l’esercito ucraino resiste e registra nuove perdite. In Crimea, diverse esplosioni notturne sono state avvertite nei pressi della base navale di Sebastopoli, dove un deposito di munizioni sarebbe andato distrutto. Anche in questo caso, le autorità russe parlano di “sabotaggio da parte ucraina” ma non hanno fornito prove concrete. La tensione resta altissima su tutti i fronti.