Unioncamere, missione Bangkok: il presidente Prete in Thailandia

- di: Barbara Bizzarri
 
Avviare una partnership imprenditoriale, commerciale ed economica tra l’Italia e la Thailandia, valorizzando le eccellenze e il made in Italy: questo l’obiettivo di una visita di lavoro dell’Unioncamere presieduta dal presidente Andrea Prete a Bangkok su invito dell’Ambasciatore italiano in Thailandia, Cambogia e Laos, Paolo Dionisi ed organizzata in collaborazione con la Thai-Italian Chamber of commerce (CCIE Bangkok) presieduta da Federico Cardini. La delegazione italiana, composta dal presidente di Unioncamere, Andrea Prete e dal dirigente Pietro Infante è impegnata in una serie di incontri e workshop e particolare attenzione è stata dedicata alla collaborazione tra i rispettivi sistemi camerali dei due Paesi nell’ambito di un incontro con la vicepresidente della Thailand Chamber of Commerce - Board of Trade of Thailand, Busaba Chirathivat, anche vicepresidente esecutivo per le comunicazioni di Central Group, che controlla diversi gruppi presenti in Italia ed Europa, tra cui “La Rinascente”. Sono stati discussi e approfonditi i principali filoni di collaborazione, tra cui digitale, green e agrifood, che confluiranno in un Mou di prossima sottoscrizione, e altre questioni di contesto legate all’accordo con l’Unione europea sul Free Trade Agreement e il rilancio degli Investimenti Diretti Esteri – IDE. In agenda, pure un meeting con il Board della Thai- Italian Chamber of Commerce (CCIE Bangkok) in cui sono state condivise possibili collaborazioni in materia di digitalizzazione e promozione di ulteriori scambi commerciali tra Italia e Thailandia.

Unioncamere: il presidente Prete in Thailandia

La visita prevede, inoltre, un dialogo con le istituzioni governative: la Thailand Board of Investment (BOI) e l’Eastern Economic Corridor (EEC), agenzie governative alle dirette dipendenze del Primo Ministro, attive nella promozione degli investimenti in Thailandia. Il confronto col mondo imprenditoriale della Thailandia si è svolto con Kriengkrai Thiennukul, presidente della Federation of Thai Industries (FTI) e i suoi vicepresidenti, associazione cui aderiscono 15mila imprese manifatturiere che contribuiscono in maniera significativa al PIL del Paese. Con la FTI verranno attivati specifici working group su agrifood, economia circolare, energie rinnovabili e automotive. Un focus particolare è stato dedicato, infatti, alla valorizzazione delle eccellenze italiane della filiera agroalimentare, dai produttori nazionali alla ristorazione italiana, ben inserita nel tessuto thailandese e suscettibile di ulteriore crescita, soprattutto alla luce dell’impegno del sistema camerale italiano con il marchio Ospitalità Italiana. Al riguardo, il presidente Prete ha partecipato all’inaugurazione a Bangkok della prima sede estera di Alma – Scuola Internazionale della Cucina Italiana, con sede a Parma, e ha rivolto i propri saluti nell’ambito della Giornata Mondiale della Pizza, organizzata dall’Ambasciata assieme alla Thai-Italian Chamber of commerce e ad ALMA e con tutte le pizzerie italiane di Bangkok. 

La Thailandia rappresenta la seconda economia dell’Area ASEAN e ha mostrato una convincente ripresa dopo la crisi pandemica, come rilevato dalla crescita del 4,5% del PIL nel terzo quarto del 2022 e da circa 30 milioni di euro di investimenti diretti esteri (IDE) nei primi dieci mesi del 2022 (in aumento del 72% rispetto al 2021). L’interscambio bilaterale nel 2021 ha superato i 3,3 miliardi di euro. L’Italia si colloca al 20° posto tra i paesi fornitori della Thailandia (terzo tra i paesi UE) con un valore pari 1,571 miliardi di euro nel 2021 (+10,9%) rispetto all’anno precedente. Le principali voci del nostro export sono macchinari, prodotti elettronici, chimici e alimentari. Le importazioni italiane dalla Thailandia sono cresciute del 39% nel 2021, raggiungendo la cifra di 1,824 miliardi di euro.

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