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Forum Ambrosetti, apre Zelensky: aumenteremo export elettricità verso l’Europa. Sentiment positivo imprese ma timori per crisi energia e inflazione

- di: Barbara Leone
 
Forum Ambrosetti, apre Zelensky: aumenteremo export elettricità verso l’Europa. Sentiment positivo imprese ma timori per crisi energia e inflazione
“L’Ucraina è pronta ad aumentare l'export di elettricità verso l'Europa”. Con queste parole di Volodymyr Zelensky si è aperto oggi il 48esimo Forum Ambrosetti dal titolo “Lo scenario di oggi e domani per le strategie competitive”, che come ogni anno ospita a Cernobbio il gotha della politica e della finanza italiana. Un appuntamento che mai come quest’anno è sotto i riflettori svolgendosi praticamente a ridosso delle elezioni. E difatti, non a caso, domenica sfileranno tutti i candidati dei principali schieramenti politici: Giorgia Meloni, Enrico Letta, Giuseppe Conte, Carlo Calenda, Matteo Salvini e Antonio Tajani. Missione e ambizione del Forum sono infatti quelle di offrire alla classe dirigente internazionale ed italiana un’occasione di approfondimento serio e qualificato, supportato da analisi e ricerche, sugli scenari geopolitici, economici, tecnologici e sociali e sulle loro implicazioni per le imprese e per i Paesi. “Dodici mesi fa in questa stessa sedi ci trovavamo di fronte a un quadro prospettivo completamente diverso e più positivo - ha detto in apertura lavori Valerio De Molli, Managing Partner e Amministratore Delegato di The European House - Ambrosetti dal 2000 -.

Negli ultimi mesi - ha aggiunto - lo scenario di riferimento è drasticamente mutato. A parte la fine improvvisa del Governo Draghi e il conseguente clima di grande incertezza politica in Italia, sono cinque i fattori di crisi che emergono dal nostro osservatorio su cui desidero riflettere con voi: la pandemia con il covid-19 che è tutt’altro che sconfitto; i fattori geopolitici a partire dalla guerra in Ucraina che sta generando una crisi umanitaria senza precedenti; l’esplosione dell’inflazione; il balzo dei costi energetici e la disruption delle filiere di approvvigionamento. Preoccupano inoltre quattro grandi sfide globali che passano in silenzio assordante nella campagna elettorale italiana. C’è l’emergenza climatica e idrica, un ‘inverno’ demografico, la sicurezza alimentare e le tensioni sociali. Queste sfide - ha concluso De Molli, che nell’occasione ha anche ricordato la figura dell’ex presidente del Parlamento Europeo David Sassoli, dell’economista francese Jean-Paul Fitoussi, di Mikhail Gorbaciov, del giornalista Piero Angela e dell’imprenditore Domenico Bosatelli - hanno dimensioni e ricadute globali e ci spingono pertanto a riflettere, alla ricerca di una nuova governance, per adottare un approccio comune che identifichi soluzioni e strategie su scala mondiale o almeno europea, evitando il rischio di frammentazione”.

Molteplici gli argomenti di questa edizione, che come le ultime due si svolgerà in parte fisicamente ed in parte digitalmente con un hub centrale nella sede storica di Villa d’Este e altri diversi hub in altre sedi in Italia, in Europa e nel mondo. Si va da “Le sfide globali del futuro e gli impatti sull’economia - Lo scontro è avvenuto: e adesso?” al “Quadro economico”, fino a “Oggi il mondo di domani - Sviluppi scientifici e tecnologici” e “La società del futuro - come vivremo e interagiremo nel futuro”. E ancora: “Country Focus Usa”, “Agenda per l’Europa”, “Governare la transizione energetica”, “Costruire una politica di difesa comune europea” e “La Peres Heritage Initiative: costruire il futuro attraverso i giovani talenti”. Focus, ovviamente, anche sull’ “Agenda per l’Italia”. Nel corso di questa prima giornata sono emerse una serie di previsioni di business piuttosto positive da parte degli imprenditori e manager presenti nella deliziosa cittadina incastonata sulle sponde del lago di Como. Per il 2022, infatti, è atteso un incremento di fatturato e occupazione, anche se resta alta l’allerta dovuta a inflazione e crisi energetica. Tanto si evince dal primo televoto del Forum.

Alla domanda su come la propria azienda stia performando rispetto ai concorrenti, infatti, gli oltre duecento manager e imprenditori intervenuti a Cernobbio hanno risposto in maniera positiva. Va "molto meglio" al 31,4% (nel 2020 era il 16,7%) e "meglio" al 34,3% (nel 2020 era il 37,5%). Chi dice che il proprio business è sostanzialmente in linea con quello dei competitor sono il 41,7%. Anche le previsioni del fatturato 2022 sono positive: il 56,1% afferma che chiuderà l'anno con un +10% e il 26,3% con un giro d'affari fino al 10%. Numeri positivi anche per l'occupazione: il 23,3% la incrementerà di oltre il 10%, mentre il 38,3% stima un aumento dell'organico fino al 10%. Su anche gli investimenti: nel prossimo triennio il 17,7% dei manager intervenuti li aumenterà di oltre il 20% e un altrettanto 17,7% li prevede fra il 10 e il 20%. Un terzo dei presenti (33,3%), invece, stima un aumento degli investimenti fino al 10%. L'impatto dell'aumento dei costi dell'energia sulle performance delle aziende sarà per la maggioranza della platea di Cernobbio rilevante (39%). "Molto grave" invece lo definisce il 17% e grave il 20,3%. Infine, l'allerta sulle aspettative per l'aumento dei prezzi nei prossimi 12 mesi. Che sarà massima per il 21,1% dei presenti, anche se in media il sentiment è per tutti di grande attenzione e preoccupazione. Domani è atteso il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, oltre agli interventi di personalità quali, ad esempio, il Commissario europeo per l’economia Paolo Gentiloni, il Ministro dell’innovazione tecnologica e della transizione digitale Vittorio Colao, la Ministra della giustizia Marta Cartabia e molti altri ancora.

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