• PIRELLI25 850 1
  • Banca IFIS GIUGNO25 850 1
  • 8501 intesa GREEN 25
  • POSTE25 850 1

La gara di solidarietà per l’agricoltore pugliese disperato dopo la grandinata non piace agli influencers

- di: Barbara Bizzarri
 
La gara di solidarietà per l’agricoltore pugliese disperato dopo la grandinata non piace agli influencers
È una storia che commuove quella di Giuseppe, il floricoltore di Foggia che in un video piange sotto la grandine per i suoi tulipani, su cui aveva investito tutto, distrutti dal maltempo. Fra pochi giorni, ad aprile, era previsto un evento per visitare il campo e raccogliere questi fiori meravigliosi, un tempo rari e preziosi come gioielli, i cui bulbi erano usati addirittura come pagamento di somme ingenti. Purtroppo, il clima impietoso che si è abbattuto sulla Puglia nei giorni scorsi ha sconvolto i piani e nel video, Giuseppe, sconsolato sotto la furia battente del ghiaccio, ripete che tutto è perduto, che i tulipani non ci sono più. Ancora non poteva sapere che qualcosa di più forte delle circostanze avverse si stava muovendo per portare un nuovo sole per i suoi bellissimi fiori. Le immagini del contadino pugliese hanno commosso il web e un’ondata di solidarietà ha spazzato via il buio di quel giorno. Nei commenti al video, amici, conoscenti o semplicemente followers della Cascina Savino, l’azienda florovivaistica di Giuseppe, si sono uniti in suo aiuto: c’è chi aveva prenotato per la visita al campo ad aprile e scrive che non vuole il rimborso, perché “quel denaro può servire per ripartire, aiutiamo Giuseppe”, chi propone di “fare una donazione” o di “lasciare la vendita dei biglietti aperta: compriamoli lo stesso e aiutiamo Giuseppe”, anche se tutti i biglietti acquistati per l’evento di aprile, per motivi fiscali, saranno rimborsati. Ieri, 28 marzo, per arginare i danni e recuperare parte dei costi di coltivazione, la Cascina aveva aperto un crowdfunding: il risultato è stato duemila donazioni per un totale di oltre 28mila euro, fino alla sospensione per eccesso di offerte, qualche ora fa.

Giuseppe Savino, il floricoltore in lacrime

"Nel pianto e nello sconforto ho continuato a leggere i messaggi che arrivano da ciascuna/o di voi e il bene che si è creato intorno a questo campo è, ed è stato, davvero enorme, ci sentiamo contadini amati", ha scritto Giuseppe sulla pagina Facebook della sua azienda. Fino a qui sembra una favola di quelle che restituiscono fiducia all’umanità, però è troppo presto per esultare, as always. Perché ovviamente mancavano i fini indagatori, fra cui le influencers che, ben felici di far guadagnare miliardi alle case farmaceutiche pubblicizzando sieri salvifici e pezze in faccia, e di raccomandare baby fidanzati alla tv di Stato, pagati quindi coi soldi dei contribuenti, si mettono a fare le Poirot nei riguardi dei contadini per cifre che, loro, guadagnano con un pastone per polli (più o meno quanto dovuto dalla Jebreal per ammorbarci a Sanremo, 25mila o giù di lì), quando dovrebbero mostrare ben altra solidarietà, trattandosi di braccia strappate all’agricoltura. Il maltempo capita, e capita spesso: oppure le gretinate sul clima impazzito sono da sostenere soltanto in separate e più opportune sedi? La terra è dura, il clima imprevedibile e gli agricoltori possono aver necessità di aiuti più volte nel corso del tempo. Una raccolta fondi non è una rapina: si può decidere se aderirvi o meno. In più, si parla di una cifra esigua: se proprio si vuole indagare sulle raccolte fondi, sarebbe bello sapere dove finiscono i denari per terremotati & C., dalla missione arcobaleno in poi, ma dubito che le pasionarie de’ noantri si addentrino in questioni impervie: evidentemente, preferiscono accanirsi contro gli imprenditori agricoli, in piena condivisione del credo targato EU. 
Notizie dello stesso argomento
Trovati 33 record
Pagina
Nessun record risponde ai criteri di ricerca
Trovati 33 record
Pagina
  • Banca IFIS GIUGNO25 720
  • PIRELLI25 300
  • POSTE25 720
  • 720 intesa GREEN 25