Farmaè in prima linea con la start-up Ogyre per gli oceani più puliti

- di: Barbara Leone
 
Il Gruppo Farmaè scende in campo per pulire gli oceani. E lo fa nella Giornata mondiale degli oceani istituita dalle Nazioni Unite, nata per sensibilizzare il pubblico sui problemi che riguardano gli oceani di tutto il mondo. L’azienda, che è leader in Italia nei settori healthcare, beauty e wellness, promuove infatti la  raccolta di 1.000 chilogrammi di plastica dal mare. Il tutto in collaborazione con la start-up Ogyre, la prima piattaforma globale di fishing for litter, un modello che permette a  chiunque (persone e aziende) di contribuire alla salute degli oceani raccogliendo rifiuti marini grazie  all’aiuto dei pescatori. “Questa  iniziativa a favore degli oceani - ha dichiarato Daniele Bertuccelli, responsabile Corporate Social Responsability di Farmaè - si inserisce in un percorso più ampio che Farmaè ha intrapreso con  l’obiettivo non solo di divenire essa stessa sostenibile ma di favorire tra la popolazione la diffusione  della awareness dei gravi problemi ambientali che oggi dobbiamo affrontare. In questa ottica si pone  anche la recente decisione dell’azienda di divenire carbon neutral, cioè ad emissioni zero di CO2, con l’obiettivo contrastare la crisi climatica”.

Il progetto di raccolta potrà essere seguito online grazie a una pagina web dedicata  (https://ogyre.com/pages/farmae) dove verrà riportato l’avanzamento della raccolta fino all’obiettivo  dei 1.000 kg di rifiuti totali, e i dettagli dei pescatori coinvolti. Con porti già attivi in Italia (Cesenatico, Santa Margherita Ligure, Marina di Ravenna), Brasile e  Indonesia, Ogyre conta oggi su un network di 80 pescherecci in tre continenti, grazie alla cui  collaborazione realizza progetti di sostenibilità come quello portato a termine con il contributo di  Farmaè.  “Credo che  per un’azienda che opera nell’healthcare, beauty e wellness impegnarsi per l’ambiente, che si tratti  di crisi climatica o salute degli oceani, sia molto importante - ha sottolineato Riccardo Iacometti, Founder e Amministratore Delegato di Farmaè -. Anche questo, infatti, fa parte della  salute e del benessere dei nostri clienti. Grazie all’elevato numero di visitatori del nostro portale web,  quasi 44 milioni lo scorso anno, possiamo dare ampia visibilità a questi temi attraverso i nostri canali,  sensibilizzando cosi il nostro pubblico”.  Il fishing for litter è un modello nato nei paesi scandinavi per ripulire i mari dalla plastica attraverso  la collaborazione dei pescatori, che ogni giorno durante il loro lavoro incontrano chili e chili di rifiuti  abbandonati in mare. Il progetto prevede un contributo economico per loro affinché portino a terra i  rifiuti marini che restano incastrati nelle reti da pesca, producendo al contempo un impatto positivo  sulle comunità locali. Una volta a terra, i rifiuti sono smaltiti correttamente grazie alle partnership con  alcune Ong del territorio. Mediamente Ogyre raccoglie, attraverso il suo network di pescherecci,  10.000 kg di rifiuti al mese, una parte dei quali vengono inseriti nel circuito del riciclo. L’obiettivo della start up è raccogliere quattro milioni di chilogrammi entro il 2025 grazie a progetti di raccolta  che coinvolgono aziende e individui. 
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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