Addio Accordo di Parigi, IEA: "Target climatici irraggiungibili"

- di: Barbara Bizzarri
 

Era prevedibile: cambiare un assetto energetico e sociale mondiale (per quanto, Europa a parte, gli altri Paesi non sembravano affatto interessati, BRICS in testa), con in più la spada di Damocle della creazione, in tempi brevissimi, di milioni di disoccupati, soprattutto nel campo dell’automotive, non è certo un piano che si possa attuare in una manciata di anni come era stato brillantemente pensato in quel di Bruxelles. E dunque, ecco ora la notizia, desunta dal World Energy Outlook 2023 dell'Agenzia internazionale dell'Energia (Iea): dato che la domanda di combustibili fossili è destinata a rimanere troppo alta, risulta impossibile, di conseguenza, mantenere l'obiettivo dell'Accordo di Parigi, ovvero, limitare l'aumento della temperatura media globale a 1,5°C.

Addio Accordo di Parigi, IEA: "Target climatici irraggiungibili"

Secondo la Iea, allo stato attuale, sarebbero necessarie misure ancora più incisive per mantenere l'obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5°C, il che è ovviamente impossibile. Il World Energy Outlook 2023 evidenzia che i mercati del gas naturale sono stati dominati dai timori per la sicurezza e dalle impennate dei prezzi dopo il taglio delle forniture dalla Russia, tuttavia un'impennata senza precedenti di nuovi progetti di gas naturale liquefatto (Gnl), in funzione a partire dal 2025, è destinata ad aggiungere più di 250 miliardi di metri cubi all'anno di nuova capacità entro il 2030, pari a circa il 45% dell'attuale offerta globale.

Il forte aumento della capacità ridurrà i prezzi e le preoccupazioni per l'approvvigionamento di gas, ma rischia anche di creare un eccesso di offerta, dato che la crescita della domanda globale di gas è notevolmente rallentata rispetto al decennio scorso, proprio dopo l’Accordo di Parigi.

In questo scenario, si presume anche che la quota di gas commercializzato dalla Russia a livello internazionale, pari al 30% nel 2021, è destinata a scendere alla metà entro il 2030. Inoltre, secondo le proiezioni del rapporto, la domanda totale di energia della Cina raggiungerà il suo picco intorno alla metà di questo decennio.

Il Weo-2023, però, lungi dall’arrendersi, propone anche una strategia globale per rimettere il mondo in carreggiata entro il 2030: cinque pilastri fondamentali, che potrebbero costituire la base per il successo della conferenza sui cambiamenti climatici Cop28. In sintesi, si tratta di triplicare la capacità rinnovabile globale; raddoppiare il tasso di miglioramento dell'efficienza energetica; ridurre del 75% le emissioni di metano prodotte dalle attività dei combustibili fossili; meccanismi di finanziamento innovativi e su larga scala per triplicare gli investimenti nelle energie pulite nelle economie emergenti e in via di sviluppo; e infine adottare misure per garantire un declino ordinato nell'uso dei combustibili fossili, compresa la fine delle nuove autorizzazioni per le centrali elettriche a carbone senza limiti.

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Italia Informa n° 2 - Marzo/Aprile 2024
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