• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia
  • Fai un Preventivo

Calore in mare: come il Mediterraneo si scalda e si annuncia

- di: Bruno Coletta
 
Calore in mare: come il Mediterraneo si scalda e si annuncia
Calore in mare nel Mediterraneo: cause, effetti e previsioni
Ondate di calore marine nel Mediterraneo: scoperte sorprendenti, meccanismi climatici e modelli predittivi per affrontare l’emergenza.

Ondate di calore marine: un approfondimento acceso e informato

Un recente studio rivela i meccanismi scatenanti delle ondate di calore marine nel Mediterraneo e prepara la strada per previsioni più affidabili.

Un binomio determinante: dorsali subtropicali e venti deboli

Il Mediterraneo è teatro di ondate di calore marine quando dorsali subtropicali persistenti — anticicloni che dall’Africa si estendono verso il mare — si stabilizzano per almeno cinque giorni, causando l’arresto dei venti. Il risultato è che il mare smette di disperdere calore e la superficie si riscalda velocemente.

Numeri che spaventano

L’analisi di eventi registrati dal 1982 al 2022 evidenzia che, nella parte occidentale del Mediterraneo, il 63,3% delle ondate di calore marine coincide con la combinazione di dorsali subtropicali persistenti e venti deboli. La percentuale scende al 46,4% nella zona centrale e al 41,3% in quella orientale. Eppure, queste condizioni atmosferiche si verificano solo tra l’8,6% e il 14,6% dei giorni estivi. Ciò significa che, quando si manifestano insieme, la probabilità di un’ondata di calore marina cresce da quattro a cinque volte rispetto alla media stagionale.

Perdita di calore e riscaldamento accelerato

Il fenomeno è amplificato dal fatto che, in assenza di venti sostenuti, viene meno oltre il 70% della dispersione di calore verso l’atmosfera. Si riducono sia l’evaporazione sia lo scambio di calore per conduzione, e diminuisce anche il rimescolamento delle acque superficiali con strati più profondi e freschi. Il risultato è un’impennata rapida e localizzata delle temperature marine.

Implicazioni ecologiche e clima: subito allerta, subito azione

Ecosistemi fragili in bilico

Il Mediterraneo si riscalda a una velocità superiore alla media globale, e questo rende vitale la capacità di prevedere gli eventi estremi. Nel giugno 2025 sono state rilevate temperature marine da 3 a 6 gradi sopra la media del periodo 1982–2023, valori che normalmente si registrano in agosto. Le anomalie più evidenti sono state segnalate tra le coste spagnole e italiane. Questi picchi termici possono compromettere la sopravvivenza di pesci, invertebrati e coralli, alterando gli equilibri riproduttivi e portando alla morte di intere popolazioni marine.

Previsioni a breve termine: ora si può

Il Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, insieme a diversi partner scientifici, sta perfezionando sistemi previsionali come il MedFS (Mediterranean Forecasting System), che consente di anticipare le ondate di calore marine con fino a dieci giorni di preavviso. Questa capacità predittiva è cruciale per settori come pesca, acquacoltura e gestione delle aree marine protette.

Parallelamente, si stanno sperimentando modelli di machine learning in grado di stimare con rapidità e precisione la temperatura superficiale del mare e l’insorgere di ondate di calore, offrendo prestazioni pari o superiori ai modelli numerici tradizionali.

Sapere oggi per agire domani

La ricerca scientifica ha ormai identificato con chiarezza le condizioni che portano il Mediterraneo a vivere ondate di calore marine: la coesistenza di dorsali subtropicali persistenti e venti deboli. Capire questo meccanismo significa poter intervenire in anticipo con strategie di allerta e mitigazione, in un contesto in cui il mare nostrum è destinato, se non si agisce rapidamente, a diventare sempre più caldo e fragile.

Le evidenze raccolte in oltre quarant’anni di dati mostrano che non si tratta di un fenomeno sporadico ma di una tendenza strutturale, legata al cambiamento climatico e capace di ridefinire l’equilibrio ecologico del Mediterraneo. Prevedere significa anche proteggere: non solo la biodiversità marina, ma anche le attività economiche e sociali che dipendono da un mare sano. 

Notizie dello stesso argomento
Trovati 4 record
04/12/2025
Parità di genere in azienda: in Umbria nasce il progetto PAGINA
Presentato il percorso PAGINA – Parità di Genere in Azienda per accompagnare le imprese um...
03/12/2025
Ue, slitta la revisione auto 2035: biocarburanti in pole
Bruxelles rinvia il pacchetto auto sullo stop ai motori endotermici dal 2035. Italia e Ger...
01/12/2025
S&P Global e Sustainalytics confermano Terna come leader globale di sostenibilità
I risultati del CSA 2025 di Standard&Poor’s Global confermano ancora una volta la posizion...
Trovati 4 record
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia
  • POSTE25 sett 720