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Assoturismo-CST: "Fra Natale e Santo Stefano attese 13,8 milioni di presenze"

- di: Daniele Minuti
 
Assoturismo-CST: 'Fra Natale e Santo Stefano attese 13,8 milioni di presenze'
Assoturismo ha reso noti i risultati di un'analisi compiuta dal Centro Studi Turistici di Firenze, condotta su un campione composto da 1.334 imprenditori del settore della ricettività con l'intento di prevedere il flusso di turisti in vista del periodo festivo.

Assoturismo-CST: "Per le feste attese 13,8 milioni di presenze"

Le stime raccolte a una settimana dal 25 dicembre sono ottimistiche: nel periodo che va da Natale all'Epifania sono infatti attese 13,8 milioni di presenze nelle strutture ufficiali, un aumento di 8,1 punti percentuali su base annua, trainato dalla forte crescita di presenze straniere (del 19,5%) che in alcune località d'arte sono tornate ai livelli dell'ultimo anno precedente alla pandemia, il 2019.

Si tratta di ossigeno puro per il settore dopo i mesi complicati dell'autunno, resi più difficili dal rincaro dei beni energetici, che hanno portato diverse imprese ad anticipare la chiusura stagionale o persino a sospendere attività nella bassa stagione.

La domanda interna resta comunque la fetta più grande del dato: sono 8,6 milioni gli italiani attesi dagli imprenditori della recettività, circa il 62,3% del totale, dato in aumento di 2,2 punti percentuali su base annua, mentre gli stranieri attesi superano i 5,2 milioni di presenze. A farla da padrone sono tedeschi e francesi, con ottimi numeri dai turisti svizzeri, olandesi, britannici o belgi. Fuori dall'Europa, viene registrato un grande ritorno dei turisti statunitensi, con timidi segnali di ripresa anche da Canada, Cina e Brasile.

Privilegiate le città d'arte (+11% rispetto al 2021) e quelle di montagna (8,4%), con stime ottimistiche per le località di collina-campagna (+7,2%) e laghi (+6,2%). Sempre in crescita, seppur più contenuta, anche località termali, marine e di altro interesse (rispettivamente del 5,2%, del 5% e del 3,1%). 


Per quanto riguarda la diffusione geografica, l'andamento è abbastanza uniforme fra le diverse aree italiane: Centro e Nord Ovest prevedono aumenti del 91,% e dell'8,2%, ma sia Nord Est che Sud e Isole prevedono crescite (+7,9% e +6,7% rispettivamente). Lieve differenziazione nelle scelte degli stranieri, dove la quota della domanda.    

Vittorio Messina
, Presidente di Assoturismo Confesercenti, ha commentato: "Previsioni positive, che fanno sperare che la ripresa prosegua anche nel 2023. Il turismo si conferma tra i comparti più capaci di cogliere le occasioni di ripartenza, nonostante la fase difficile a livello nazionale e internazionale. Per accelerare la ripresa, però, bisogna risolvere nuove e vecchie criticità, dal caro-energia alla destagionalizzazione, così come promozione e infrastrutture: le regioni del Sud e delle Isole sono considerate ancora, soprattutto agli occhi della domanda estera, destinazioni principalmente balneari, nonostante la ricchezza culturali del territorio. Dobbiamo fare uno sforzo in più per rendere l’intero Paese una meta attrattiva 365 giorni l’anno, ne abbiamo le potenzialità".
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