Tesla, vendite in crollo in Europa: -45% a gennaio, pesa l’immagine del marchio

Le vendite di Tesla in Europa hanno subito un drastico crollo nel gennaio 2025, registrando una diminuzione del 45% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo calo ha ridotto la quota di mercato dell’azienda dall’1,8% all’1%, con sole 9.945 unità vendute rispetto alle 18.161 di gennaio 2024.

I numeri della crisi
In Germania le immatricolazioni sono scese del 59%, con solo 1.277 veicoli venduti, rappresentando la performance peggiore tra i 30 principali marchi automobilistici nel Paese.
“Tesla non ha mai registrato un calo così drastico in Germania – ha dichiarato un analista del settore – Il mercato tedesco è uno dei più importanti per l’azienda e questi numeri sono un segnale d’allarme.”
In Francia il calo è stato del 63%, mentre nel Regno Unito le vendite sono diminuite del 12%. Questa tendenza negativa è particolarmente preoccupante considerando che, nello stesso periodo, il mercato europeo dei veicoli elettrici ha registrato una crescita del 37%, passando da 121.000 a oltre 166.000 unità vendute. 

La concorrenza aumenta
Diversi fattori hanno contribuito a questo declino. In primo luogo, l’offerta di veicoli elettrici si è ampliata con nuovi modelli, sia economici che di fascia alta, aumentando la concorrenza. Nella top 10 dei veicoli elettrici più venduti in Europa figurano nuove entrate come Volkswagen ID.7 e modelli accessibili come la nuova Dacia Spring e la Renault 5.
“Il mercato si sta evolvendo rapidamente e Tesla non può più contare sul vantaggio dell’innovazione – ha spiegato a InsideEVs un dirigente del settore automotive – Le case automobilistiche europee e cinesi stanno offrendo alternative competitive a prezzi più accessibili.”

L’ombra di Elon Musk e le ripercussioni politiche
Un altro elemento cruciale è l’impatto delle posizioni politiche del CEO di Tesla, Elon Musk. Il suo sostegno a partiti di estrema destra, come l’Alternativa per la Germania (AfD), e la sua partecipazione attiva nell’amministrazione Trump hanno suscitato controversie e reazioni negative in Europa.
“Molti clienti europei non vogliono associare il loro acquisto a un personaggio così divisivo – ha dichiarato un esperto di marketing a Wired – Tesla era un simbolo di progresso e sostenibilità, ma ora la percezione del marchio sta cambiando.”
Queste azioni hanno portato a un deterioramento dell’immagine di Tesla, con episodi di vandalismo contro i veicoli e i concessionari dell’azienda. 

L’attesa per il Model Y restyling
Inoltre, l’attesa per il restyling del Model Y, denominato progetto “Juniper”, ha indotto molti potenziali acquirenti a posticipare l’acquisto, in attesa del nuovo modello previsto per marzo. Questa situazione ha ulteriormente rallentato le vendite nel primo mese dell’anno.
“Gli acquirenti sanno che sta per arrivare una versione aggiornata e preferiscono aspettare – ha commentato un concessionario Tesla in Francia a InsideEVs – È un fenomeno tipico nel settore, ma combinato con altri fattori ha avuto un impatto significativo.”

Le contromisure di Tesla
In risposta a queste sfide, Tesla ha intrapreso azioni come l’acquisizione degli asset del gruppo ingegneristico tedesco Manz, con l’obiettivo di rafforzare le proprie capacità produttive e tecnologiche in Europa.
“Questo è un passo importante per Tesla, che dimostra di voler investire nel mercato europeo – ha affermato un analista di Financial Times – Tuttavia, non basterà se l’azienda non affronta anche la questione della reputazione e della concorrenza.”
Sarà fondamentale per Tesla affrontare le questioni legate alla percezione del marchio e alla crescente concorrenza per riconquistare la fiducia dei consumatori europei e invertire la tendenza negativa nelle vendite.

(Foto: Elon Musk)